Ten years of debris-flow monitoring in the Moscardo Torrent (Italian Alps) (Articolo in rivista)

Type
Label
  • Ten years of debris-flow monitoring in the Moscardo Torrent (Italian Alps) (Articolo in rivista) (literal)
Anno
  • 2002-01-01T00:00:00+01:00 (literal)
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  • 10.1016/S0169-555X(01)00162-3 (literal)
Alternative label
  • Marchi L., Arattano M., Deganutti A.M. (2002)
    Ten years of debris-flow monitoring in the Moscardo Torrent (Italian Alps)
    in Geomorphology (Amst.)
    (literal)
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  • Marchi L., Arattano M., Deganutti A.M. (literal)
Pagina inizio
  • 1 (literal)
Pagina fine
  • 17 (literal)
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  • La strumentazione installata nel Torrente Moscardo include: 2 pluviografi, 2 sensori ad ultrasuoni, 1 telecamera fissa, 4 sismografi, 4 geofoni e 3 sensori acustici di proprietà della Shiga University (Giappone), con la quale è in corso una collaborazione per la ricerca sulla sensoristica. Le ricerche nel bacino del Torrente Moscardo sono state sviluppate nell’ambito di progetti di ricerca nazionali (Gruppo Nazionale per la Difesa dalle Catastrofi Idrogeologiche – U.O. 1.29) ed internazionali (Progetti Europei “Debris Flow” contratto N° EV5V-CT94-0453, “Debris Flow Risk” contratto N° ENV4-CT96-0253 e THARMIT contratto N° EVG1-CT-1999-00012). (literal)
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  • 46 (literal)
Rivista
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  • La memoria presenta i risultati di un decennio di attività di monitoraggio delle colate detritiche (debris flow) condotta dalle Sezioni di Torino e di Padova del CNR IRPI in un bacino attrezzato delle Alpi Orientali (Torrente Moscardo). Le colate detritiche torrentizie sono fenomeni di grande importanza sia per quanto riguarda l’evoluzione morfologica dei piccoli bacini montani, sia per le condizioni di rischio che determinano per centri abitati e rete viaria. Alla riconosciuta importanza di questi processi ha fatto riscontro in Europa, fino a tempi recenti, la scarsità o l’assenza di dati rilevati attraverso idonea strumentazione in aree adeguatamente attrezzate. Il Torrente Moscardo è stato il primo bacino attrezzato per il monitoraggio delle colate detritiche in Europa mediante strumentazione fissa, e tuttora possiede una delle più ampie serie di dati rilevati in campagna sui principali parametri quantitativi di questi fenomeni. La possibilità di disporre di osservazioni e misure condotte nel corso di un decennio conferisce particolare interesse ai dati rilevati ed alla strumentazione utilizzata. Riguardo a quest’ultima, in particolare l’articolo sottolinea la possibilità di utilizzare vari tipi di sensori testati nel bacino del Torrente Moscardo per lo sviluppo di sistemi di allarme in corso di evento, suscettibili di utilizzo pratico per aumentare la sicurezza delle vie di comunicazione esposte a rischio da colata detritica. (literal)
Note
  • ISI Web of Science (WOS) (literal)
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  • Lorenzo Marchi: CNR IRPI - Sezione di Padova Massimo Arattano: CNR IRPI - Sezione di Torino Andrea Maria Deganutti - CNR IRPI - Sezione di Padova (literal)
Titolo
  • Ten years of debris-flow monitoring in the Moscardo Torrent (Italian Alps) (literal)
Abstract
  • Field data on debris flows are of utmost importance for improving knowledge of these hazardous phenomena and for the development of attenuation measures. In alpine basins, debris flows generally occur with a frequency high enough to create serious risk to human settlements and transportation routes, but too low to justify monitoring activity capable of providing enough data in a sufficiently short time. The Moscardo Torrent, a small stream in the Eastern Italian Alps, is an exception to this general situation since it displays a high frequency of debris flows (commonly at least one event per year). In 1989, this torrent was instrumented and the results of the following 10 years (1989–1998) of debris-flow monitoring are presented, with an analysis of collected data. The equipment installed allowed measurement of rainfall, flow stage and ground vibrations caused by debris flows. Other important debris-flow variables, that is, mean front velocity, peak discharge and flowing volume were estimated from instrumental records. Video pictures have proved to be useful for the visual interpretation of debris-flow waves and have made it possible to estimate the surface velocity of debris flows. Recorded data are compared with other experimental data sets collected and documented worldwide. Advantages and shortcomings of different types of sensors are discussed with relevance both for research monitoring purposes and for possible use in debris-flow warning systems. (literal)
Prodotto di
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