Studi per la difesa di portainnesti di melo dalle larve del maggiolino (Melolontha melolontha L.) (Abstract/Poster in atti di convegno)

Type
Label
  • Studi per la difesa di portainnesti di melo dalle larve del maggiolino (Melolontha melolontha L.) (Abstract/Poster in atti di convegno) (literal)
Anno
  • 2004-01-01T00:00:00+01:00 (literal)
Alternative label
  • Basso Barbara; Romanò Barbara; Rodolfi Marinella; Picco Anna Maria; Sala Francesco. (2004)
    Studi per la difesa di portainnesti di melo dalle larve del maggiolino (Melolontha melolontha L.)
    in 99° Congresso Nazionale della Società Botanica Italiana, Torino, Italia, 22-24 settembre 2004
    (literal)
Http://www.cnr.it/ontology/cnr/pubblicazioni.owl#autori
  • Basso Barbara; Romanò Barbara; Rodolfi Marinella; Picco Anna Maria; Sala Francesco. (literal)
Pagina inizio
  • B4-120 (literal)
Pagina fine
  • B4-120 (literal)
Http://www.cnr.it/ontology/cnr/pubblicazioni.owl#titoloVolume
  • 99° Congresso Nazionale della Società Botanica Italiana - Giornate di studio in onore di Carlo Allioni (1728 - 1804) (literal)
Note
  • Abstract (literal)
Http://www.cnr.it/ontology/cnr/pubblicazioni.owl#affiliazioni
  • Basso Barbara, Istituto di Biofisica C.N.R., Milano; Romanò Barbara, Dipartimento di Biologia, Università di Milano; Rodolfi Marinella, Picco Anna Maria, Dipartimento di Ecologia del Territorio e degli Ambienti Terrestri, Università degli Studi di Pavia; Sala Francesco, Dipartimento di Biologia, Università di Milano e Istituto di Biofisica C.N.R., Milano (literal)
Titolo
  • Studi per la difesa di portainnesti di melo dalle larve del maggiolino (Melolontha melolontha L.) (literal)
Http://www.cnr.it/ontology/cnr/pubblicazioni.owl#isbn
  • 88-88245-12-X (literal)
Http://www.cnr.it/ontology/cnr/pubblicazioni.owl#curatoriVolume
  • Dipartimento di Biologia Vegetale Università di Torino (literal)
Abstract
  • La coltivazione del melo in Valle d'Aosta è un'antica tradizione che rischia di estinguersi per i danni causati dalle larve del maggiolino (Melolontha melolontha L.) alle radici dei giovani impianti. A tutt'oggi non è stato possibile trovare un rimedio adeguato a questo annoso problema. I sistemi di controllo delle infestazioni adottati in altre zone di coltivazione, si sono rivelati inadatti alle condizioni pedologiche e climatiche della regione. I trattamenti con insetticidi sono inquinanti, costosi e non risolutivi; la pratica di stendere reti sul terreno per evitare lo sfarfallamento delle larve ogni 4 anni si è rivelata inefficace per coltivazioni poste su ripidi pendii; l'uso del fungo Beauveria brongnartii, predatore delle larve di melolonta, non è adatto per le condizioni climatiche della Valle d'Aosta, troppo asciutta e soleggiata per permettere la diffusione del fungo nel terreno. Nell'ambito di una collaborazione con l'Istituto Fitosanitario della Valle d'Aosta, sono stati considerati due differenti approcci per la risoluzione del problema, uno biotecnologico ed uno strettamente biologico. L'approccio biotecnologico si basa sull'inserzione di un gene \"insetticida\" (il gene AtCys) nel genoma del portainnesto di melo (Prunus malus, varietà M9). Questo gene, isolato da Arabidopsis thaliana e codificante per un inibitore di enzimi digestivi di molti insetti, era già stato sperimentato con successo per la difesa del pioppo contro un altro coleottero, Chrisomela populi (1). Esperimenti preliminari in vitro, per saggiare l'efficacia della proteina contro enzimi intestinali di melolonta, hanno dato risultati positivi ed incoraggianti. Il saggio in vivo, fornendo a larve di melolonta foglie e radici di pioppo transgenico come unica fonte di cibo, ha mostrato deperimento e morte degli insetti, che invece crescevano regolarmente con pioppi non trasformati. E' stata messa a punto la tecnica di trasformazione della varietà M9 di melo, molto utilizzata come portainnesto nelle coltivazioni, ma nota per essere particolarmente resistente a qualsiasi manipolazione genica. Dischetti fogliari di melo sono stati trasformati, tramite infezione con agrobatterio, con il gene AtCys, posto sotto il controllo del promotore costitutivo CAMV 35S. Anche se con bassa frequenza, un certo numero di germogli si sono sviluppati dai dischetti fogliari trasformati e la presenza del transgene è stata messa in evidenza tramite amplificazione con PCR. Contemporaneamente è stato necessario anche mettere a punto la tecnica per l'induzione della radicazione in germogli micropropagati di melo M9. Il secondo approccio si basa sull'uso del fungo Beauveria bassiana, di cui alcuni ceppi hanno mostrato la capacità di vivere come ospiti endofitici di piante superiori (2). Questo fungo, come B. brognartii, è un agente di controllo naturale per alcuni insetti e la possibilità di indurre artificialmente un'endosimbiosi per la difesa di piante coltivate, era già stata provata per mais e banano. Nell'ambito di questa ricerca, è stato isolato da Lolium perenne un ceppo endofitico di B. bassiana che, con saggi nutrizionali su melolonta, si è rivelato nocivo per le larve. Sono ora in corso esperimenti per l'introduzione e la stabilizzazione del fungo in germogli micropropagati di melo. (literal)
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