Registrazione di 5 antichi vitigni autoctoni e 2 cloni al Registro Nazionale delle Varietà di Vite (Risultati di valorizzazione applicativa)

Type
Label
  • Registrazione di 5 antichi vitigni autoctoni e 2 cloni al Registro Nazionale delle Varietà di Vite (Risultati di valorizzazione applicativa) (literal)
Anno
  • 2011-01-01T00:00:00+01:00 (literal)
Alternative label
  • La Notte P., Pirolo C.S., Savino V., Giannini P., Bottalico G., Campanale A., Venerito P., Cagnazzo A. (2011)
    Registrazione di 5 antichi vitigni autoctoni e 2 cloni al Registro Nazionale delle Varietà di Vite
    (literal)
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  • La Notte P., Pirolo C.S., Savino V., Giannini P., Bottalico G., Campanale A., Venerito P., Cagnazzo A. (literal)
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  • Coproponenti e cocostitutori: IVV-CNR, CRSA, DPPMA-UBA (literal)
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  • http://catalogoviti.politicheagricole.it/catalogo.php (literal)
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  • 1) Istituto di Virologia Vegetale U.O.S. Bari, Bari, Italy 2) Centro di Ricerca e Sperimentazione in Agricoltura \"Basile Caramia\", Locorotondo, Italy 3) Università degli Studi di Bari, Dipartimento di Protezione delle Piante e Microbiologia Applicata, Bari, Italy (literal)
Titolo
  • Registrazione di 5 antichi vitigni autoctoni e 2 cloni al Registro Nazionale delle Varietà di Vite (literal)
Descrizione sintetica
  • Le cinque antiche varietà autoctone pugliesi registrate (Antinello b., Marchione b., Maresco b., Minutolo b. e Somarello rosso n.) manifestano caratteristiche tecnologiche di notevole interesse. Queste varietà potranno essere utilizzate per l'ottenimento di nuovi prodotti enologici unici ed inimitabili arricchendo la gamma di vini tipici pugliesi. La loro registrazione ufficiale consentirà di impiantare vigneti commerciali e anche l'inserimento nei disciplinari di produzione dei vini IGP e/o DOC. Per la varietà Minutolo e Somarello rosso sono stati contestualmente registrati i primi 3 cloni al mondo. I cloni di vite sono una discendenza vegetativa derivata da una pianta capostipite scelta per i suoi caratteri fenotipici (morfologici, agronomici produttivi e tecnologici) ed il suo stato sanitario nei confronti delle malattie virali. I cloni, ottenuti da una pluriennale attività di selezione clonale, miglioramento sanitario e valutazione comparativa in campo secondo protocolli ufficiali nazionali, una volta riconosciuti (omologati) dal competente Ministero, danno origine al materiale di moltiplicazione certificato prodotto nella filiera vivaistica viticola ed utilizzato dai viticoltori per i nuovi impianti. Nello stesso DM è stata anche riconosciuta ufficialmente la sinonimia tra le varietà Pampanuto b. e Verdeca b. scoperta dalle medesime Istituzioni scientifiche proponenti la registrazione delle varietà e costitutori dei cloni. (literal)
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