Vaccini eduli / Edible vaccins (Articolo in rivista)

Type
Label
  • Vaccini eduli / Edible vaccins (Articolo in rivista) (literal)
Anno
  • 2005-01-01T00:00:00+01:00 (literal)
Alternative label
  • B. Basso (2005)
    Vaccini eduli / Edible vaccins
    in Leader for chemist
    (literal)
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  • B. Basso (literal)
Pagina inizio
  • 24 (literal)
Pagina fine
  • 33 (literal)
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  • http://www.leadershipmedica.com/sommari/2005/numero_02/medicina/basso/articolo/interfaccia.htm (literal)
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  • 20 (literal)
Rivista
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  • 10 (literal)
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  • IBF C.N.R. Milano, Italia (literal)
Titolo
  • Vaccini eduli / Edible vaccins (literal)
Abstract
  • Le piante si sono rivelate nei secoli come organismi estremamente duttili, capaci di adattarsi alle necessità dell'uomo, sia per scopi agricoli che ornamentali. Circa vent'anni fa, con i primi studi sulla tecnica del DNA ricombinante, è anche stata scoperta la possibilità di introdurre e far esprimere in un tessuto vegetale geni non solo derivanti da altre specie vegetali, ma anche di origine batterica o animale. I primi studi sono stati rivolti al miglioramento delle piante stesse, per la loro difesa contro organismi patogeni ed infestanti, con l'introduzione di geni di resistenza di origine batterica, fungina o isolati da altre piante. Successivamente è stata contemplata la possibilità di utilizzare le piante come bireattori per la produzione di molecole ad uso sanitario, come antigeni, anticorpi o proteine a funzione farmacologica. La possibilità di produzione di vaccini di derivazione vegetale ha suscitato grande interesse anche in campo veterinario, in particolare per il bestiame da carne, in considerazione delle implicazioni sociali ed economiche legate alla loro salute. La possibilità di fornire direttamente a questi animali delle sostanze farmacologicamente attive sotto forma di cibo, semplificherebbe enormemente le pratiche di somministrazione. Sono riportati gli avanzamenti delle ricerche in questo campo negli ultimi 10 anni, con riferimento ai diversi metodi utilizzati per la modificazione genica dei vegetali. Sono infine riportati, a titolo di esempio, due studi effettuati presso il Dipartimento di Biologia dell'Università di Milano, uno per la produzione di un vaccino contro il melanoma umano, in collaborazione con l'Istituto Pasteur di Parigi, e l'altro per la produzione di vaccini veterinari, in collaborazione con la Facoltà di Veterinaria dell'Università di Milano. (literal)
  • Through the centuries plants proved to be extremely flexible organisms that adjust to man's requirements both for agricultural and ornamental purposes. About twenty years ago early studies on the recombinant DNA method also found the possibility of introducing and express in a plant tissue genes, not only deriving from different plant species, but also of bacterial or animal origin. Early studies focused on improving plants' defence against pathogens and infesting organisms, by introducing resistance genes isolated from bacteria, fungi or other plants. Later on the possibility was envisaged of using plants as bioreactors to produce molecules for health purposes, as antigens, antibodies or proteins with pharmacological function. The possibility of producing plant derived vaccines aroused great interest also in the veterinary field, in particular for livestock and cattle, considering the social and economic implications related to their health. The possibility of directly providing these animals with pharmaceuticals in the form of food would greatly simplify drug administration. Research progress in this field is reported, covering the last ten years, with reference to the different methods for plant genetic modification. Two research lines are described that are under progress at the Department of Biology (University of Milano, Italy): the first for the production of a vaccine against human melanoma, in collaboration with Pasteur Institute (Paris, France), and the second for the production of veterinary vaccines, in collaboration with the Faculty of Veterinary (University of Milano, Italy). (literal)
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