Morpheum (Manufatti, prototipi d'arte e relativi progetti)

Type
Label
  • Morpheum (Manufatti, prototipi d'arte e relativi progetti) (literal)
Anno
  • 2003-01-01T00:00:00+01:00 (literal)
Alternative label
  • Molinari Tosatti L. 1, Fassi I. 2, Negri S. 3, Jatta F. 4, Malosio M. 5, Zanoni L. 6, Dallefrate D. 7, Finardi F. 8, Bianchi G. 9, Leonesio M. 10, Sommariva F. 11, Bozzi R. 12 (2003)
    Morpheum
    (literal)
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  • Molinari Tosatti L. 1, Fassi I. 2, Negri S. 3, Jatta F. 4, Malosio M. 5, Zanoni L. 6, Dallefrate D. 7, Finardi F. 8, Bianchi G. 9, Leonesio M. 10, Sommariva F. 11, Bozzi R. 12 (literal)
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  • In seguito al deposito del brevetto, nei Laboratori dell’ITIA-CNR è stato costruito un prototipo della macchina. Tale prototipo è stato presentato alla EMO 2003, Fiera Internazionale delle Macchine Utensili, Robot, Automazione, presso lo stand dell’ITIA-CNR ed ha riscosso un notevole interesse da parte del pubblico, sia nazionale che internazionale. Il prototipo costruito è tuttora in fase di sviluppo/validazione e consente anche di esplorare aree tematiche afferenti a discipline diverse dall’ingegneria meccanica, in particolare: Lo sviluppo di un sistema di controllo basato su PC Lo studio di nuovi algoritmi per il controllo del movimento Lo sviluppo e l’integrazione con la macchina di un sistema di visione Il brevetto è anche stato oggetto di diverse pubblicazioni a congressi internazionali e di tesi di Laurea in Ingegneria. (literal)
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  • 1 ITIA-CNR 2 ITIA-CNR 3 ITIA-CNR 4 ITIA-CNR 5 ITIA-CNR 6 ITIA-CNR 7 ITIA-CNR 8 ITIA-CNR 9 ITIA-CNR 10 ITIA-CNR 11 ITIA-CNR (literal)
Titolo
  • Morpheum (literal)
Descrizione sintetica
  • Il brevetto deriva dallo studio della teoria delle macchine a cinematica parallela (utili per l’elevata rigidezza della meccanica, l’alta dinamica, l’elevato rapporto tra il carico e la massa della macchina e l’elevata modularità intrinseca) e delle macchine riconfigurabili (vantaggiosi per la capacità di poter rispondere facilmente e in breve tempo ai continui cambiamenti nei lotti di produzione, con volumi variabili e tipologie di prodotto diverse). La macchina ha quindi una notevole rilevanza dal punto di vista tecnico-scientifico, poiché cerca di unire i vantaggi delle due tipologie di macchine. La struttura della nuova macchina, grazie anche all’estrema leggerezza della parte mobile, si adatta a molte diverse modalità di funzionamento. Dall’installazione su un impianto o una linea di assemblaggio sia in configurazione orizzontale che verticale, alla possibilità di variare il numero dei gradi di libertà (sono possibili 2 o 3 gradi di libertà nel piano, e da 3 a 6 nello spazio); dall’introduzione di un’ulteriore traslazione ridondante per ampliare il volume di lavoro in una direzione preferenziale limitata solo alla corsa di tale asse ridondante, alla possibilità di sfruttare la modularità della macchina e “raddoppiare” così la parte mobile, per ottenere più rigidezza. Le principali applicazioni industriali della macchina sono l’assemblaggio ed il confezionamento. (literal)
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