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Cooperazione, conflitti e interventi pubblici, con riguardo ai fattori produttivi agricoli e alla gestione del territorio (Curatela)
- Type
- Label
- Cooperazione, conflitti e interventi pubblici, con riguardo ai fattori produttivi agricoli e alla gestione del territorio (Curatela) (literal)
- Anno
- 2009-01-01T00:00:00+01:00 (literal)
- Alternative label
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- Il volume fa parte della Collana dell'IDAIC con il n. 59 (literal)
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- ISBN 88-14-14559-8 (literal)
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- A quaranta anni dalla Sua morte gli agraristi italiani vogliono ricordare Emilio Betti e il Suo insegnamento. In particolare, vogliono tenere presente il pensiero espresso dal Maestro nel suo tempo e nelle temperie culturali in cui operava, ma al fine di verificare il senso della sua lezione nella prospettiva dei problemi moderni del diritto in generale e del diritto agrario in particolare.
Gli agraristi italiani riconoscono in Emilio Betti il Maestro che ha affermato, anche nelle sue Lezioni di diritto civile sui contratti agrari e non solo nella Interpretazione della legge e degli atti giuridici, che la lettera della legge è una impalcatura destinata a rianimarsi e ad illuminarsi al contatto della vita sociale e che ha sempre insegnato che il lavorio del giurista non può rimanere rinchiuso nelle formule storicamente condizionate delle prescrizioni normative ma deve mantenere il contatto con la storia della civiltà e delle idee alimentandosi direttamente da essa dato che lordinamento giuridico è qualcosa che non è, ma si fa, in accordo con lambiente sociale storicamente condizionato, proprio per opera assidua di interpretazione.
Ma la fondamentale precomprensione del mondo di Emilio Betti era basata sulla presenza di una comunità umana fondata su valori condivisi in chiave solidaristica e in contrapposizione all'individualismo possessivo dellallora progrediente capitalismo di mercato con una conseguente sua attenzione alla tipicità sociale dei fenomeni rispetto a quella legale, tipicità sociale che gli appariva manifestazione di una valutazione valoriale vincolante per il legislatore. La realtà di oggi dà, invece, atto di una società che sembra essersi dissolta nella realtà statuale, e di un incisivo individualismo egoistico che trova alimento nella crescente globalizzazione delleconomia, sicché la \"solidarietà\", ossia il contemperamento degli interessi, sembra presente più nella legislazione, ispirata alle moderne Carte costituzionali promozionali, che in spontanei valori diffusi nella società. In altre parole, attualmente sembra che sia la legislazione a caricarsi di finalità sociali e a promuovere la cooperazione anche in funzione pedagogica.
In tale ottica, l'esperienza agraristica può rivelarsi di fondamentale rilevanza per cogliere la tensione che caratterizza drammaticamente il nostro tempo. Oggi il diritto agrario nazionale, che si è profondamente comunitarizzato con il divenire sempre più un mixtum di leggi pubbliche e private, sembra assumere una posizione di contrasto agli istinti egoistici ormai prevalenti nella società per l'esigenza di un raccordo tra gli interessi dei produttori agricoli e quelli della collettività nella prospettiva anche delle future generazioni. A tal fine è sufficiente richiamare le disposizioni del sistema del nostro diritto agrario con cui il legislatore ha in particolare dettato norme sulla conservazione delle risorse naturali in un quadro di tutela dellintero ecosistema, sulla garanzia pubblica di produzione e di commercializzazione di alimenti sani e sicuri per gli uomini e per gli altri esseri viventi, sulla qualificazione di diritto fondamentale attribuita al diritto alla comunicazione che governa lodierno mercato i cui giudici sono i consumatori, sulla concorrenza tra i produttori di alimenti anche dei vari Paesi del mondo tra il principio di extraterritorialità del diritto degli Stati acquirenti e la garanzia della sovranità degli Stati venditori, ma anche sulla preferenza degli strumenti negoziali di diritto privato rispetto allesercizio del potere regolativo discrezionale della p.a. e sulla sostituzione di una disciplina contrattuale di cooperazione tra agricoltori e industriali legalmente ordinata rispetto allesercizio di una libera autonomia privata.
(literal)
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- Alberto Germanò, Guido Biscontini,Luca Petrelli, Michele Tamponi, Giuliano Crifò, Paolo Di Lucia, Alfredo Massart, Carlo Alberto Graziani, Francesco Adornato, Ettore Casadei, Alfredo Fioritto, Giuseppe Giuffrida, Gioia Maccioni, Fernando Salaris, Antonio Jannarelli, Irene Canfora, Eva Rook Basile, Domenico Viti. (literal)
- Titolo
- Cooperazione, conflitti e interventi pubblici, con riguardo ai fattori produttivi agricoli e alla gestione del territorio (literal)
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- Autore CNR
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