Elenchos. Collana di testi e studi sul pensiero antico (Curatela)

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  • Elenchos. Collana di testi e studi sul pensiero antico (Curatela) (literal)
Anno
  • 2005-01-01T00:00:00+01:00 (literal)
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  • V. Celluprica (2005)
    Elenchos. Collana di testi e studi sul pensiero antico
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  • - vol. XLII. Studi sull’anima in Plotino, a cura di Riccardo Chiaradonna, pp. 412, 2005. - vol. XLIII. Gabriele Giannantoni, Dialogo socratico e nascita della dialettica nella filosofia di Platone, edizione postuma a cura di Bruno Centrone, pp. 520, 2005. - vol. XLIV. Jean-François Pradeau, Platon, les démocrates et la démocratie. Essai sur la réception contemporaine de la pensée politique platonicienne, pp. 172, 2005. - vol. XLV. L’eredità platonica. Studi sul platonismo da Arcesilao a Proclo, a cura di Mauro Bonazzi e Vincenza Celluprica, pp. 338, 2005. - vol. XLVI. Diana Quarantotto, Causa finale sostanza essenza in Aristotele. Saggio sulla struttura dei processi teleologici naturali e sulla funzione del telos, pp. 372, 2005. (literal)
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  • Istituto per il Lessico Intellettuale Europeo e Storia delle Idee (literal)
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  • V. Celluprica (literal)
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  • - vol. XLII:Il commento alla Metafisica di Aristotele, che Siriano (scolarca della Scuola Platonica di Atene) compone nel V sec. d.C., è tanto prezioso quanto poco conosciuto. Siriano mostra un approccio frontale con i temi principali del testo aristotelico e, lontano da un concordismo scontato tra le dottrine di Platone e quelle di Aristotele, non esita a esprimere e a motivare il proprio accordo o disaccordo rispetto al “geniale Aristotele”. Egli offre inoltre dei contributi personali di rilievo nell’interpretazione del principio della contraddizione e degli assiomi in generale, e modella una nuova mappa delle scienze. Il suo approccio interpretativo è qui valutato sia nell’ambito della tradizione esegetica peripatetica dell’opera aristotelica (Alessandro di Afrodisia), sia in quello del platonismo della tarda antichità. Il presente studio propone anche un confronto tra l’interpretazione del principio della contraddizione elaborata da Siriano e quella di J. Lukasiewicz. - vol. XLIII:In alcune brevi Considerazioni su Eraclito e gli storici della filosofia, scritte in occasione della pubblicazione del IV vol. laterziano dello Zeller-Mondolfo, G. Giannantoni poneva questa “impertinente” domanda: «437 pagine per interpretare e ricostruire la personalità di un filosofo, i cui frammenti autentici […] non riempiono neppure venti pagine a stampa! E se con questo criterio dovessimo fare uno studio su Platone o Aristotele?». In realtà, veniva subito riconosciuto quanto «la vastissima bibliografia e le infinite discussioni» del libro fossero indispensabili per decifrare un pensatore «enigmatico» perfino per gli antichi, e quindi particolarmente esposto ai fraintendimenti, come l’Efesino, cui del resto si attagliava così bene lo “stile” che lui stesso aveva attribuito all’oracolo di Delfi: «non dice e non nasconde, ma accenna». Compito precipuo degli «storici moderni» era, allora quello di «ricostruire da questi accenni una mentalità, un modo di pensare che per la loro arcaicità sembrano tanto lontani da noi». Era invece, da respingere la mania “etimologica” con cui un «modernissimo», anziché interprete, si faceva emulo di un modo di vedere arcaico, che è poi quello che, almeno nel quotitidiano, più o meno inconsciamente sopravvive in noi tutti. A contrasto, Giannantoni tracciava un profilo “ideale” dello «storico autentico» della filosofia, che ha il «dovere di farsi filologo rigoroso per avvicinarsi il più possibile al mondo mentale del pensatore da lui studiato», ben sapendo che ciò «non basta ancora se non è accompagnato da una sensibilità filosofica e da una consapevolezza teoretica e storica insieme […] Di qui – concludeva – il fascino di una ricerca che, rendendoci consapevoli di una grande quantità di problemi altrimenti inavvertiti, termina in un autentico arricchimento spirituale». E’ senz’altro questo il modello a cui Giannantoni si attenne nel tempo, sia come docente che come studioso, ed è del tutto trasparente in questa sua ultima opera, frutto di una lunga riflessione sul significato cruciale del rapporto Socrate-Platone e sui tanti problemi che vi sono connessi, spesso suggeriti se non già affrontati da Guido Calogero, suo maestro. E di Calogero Giannantoni si riconosce debitore, nella misura in cui nell’orizzonte del pensiero filosofico, non solo antico, considera centrale la “questione socratica”, intesa anche come problema dell’ “origine” storica della filosofia vera e propria, probabilmente risalente proprio a Socrate. Da un serrato esame di temi caratteristici affrontati dal Platone plausibilmente “predialettico”, Giannantoni ricava argomenti decisivi sulla rilevanza filosofica della concezione socratica imperniata sul dialeghesthai. Una posizione in controtendenza la sua, soprattutto a causa di certe pregiudiziali analitiche e/o continentali, molto influenti anche tra gli antichisti, dalle quali è venuto l’incoraggiamento ad archiviare come “improponibile” una filosofia “preplatonica” (ma anche post) di carattere socratico. Il che spiega, l’accoglienza distratta agli innovativi studi di Calogero, nonché il riduzionismo ideologico quasi manicheo che inquina molte analisi della vicenda morale e politica del Socrate storico, avanzate da chi ne ignori o ne misconosca i presupposti filosofici intrinseci pur così autorevolemnte testimoniati. Sono certamente i risultati dei suoi studi, ma anche l’ interesse per la politica, a maturare in Giannantoni la profonda convinzione, ribadita in questo libro, che, con la filosofia del dialogo pienamente intesa, non importa se nata dal Socrate storico o da quello raccontato da Platone, si definisca, in Occidente, uno dei percorsi fondamentali del pensiero: quello che, vivendo di un libero esame e pubblico confronto di idee, a dispetto della sua “interpretazione etimologica”, non può prevedere di stabilire il torto o la ragione in base al possesso di un’inconfutabile “sofia”. - vol. XLIV: En son temps, Platon était un adversaire résolu du régime politique de sa cité: la “démocratie”. Cet ouvrage examine les principales raisons et les principaux arguments de la critique platonicienne de la démocratie qu’on trouve dans la République, le Politique et les Lois. Il observe également la manière dont cette critique est lue par les interprètes contemporains, et comment les arguments de Platon sont revus et souvent corrigés par des lecteurs qui, “démocrates” d’aujourd’hui, voudraient que la leçon politique platonicienne fût débarrassée de ce qu’elle conserve à leurs yeux de plus fâcheux. On montre ici, en les exposant dans leur contexte, que les principes mêmes de la pensée politique platonicienne appellent au contraire de toute nécessité le refus du régime démocratique, ou au besoin sa subversion, au profit d’une constitution politique vertueuse et heureuse. - vol. XLV:La storia del platonismo antico costituisce uno dei fenomeni più rilevanti della filosofia antica, coprendo un arco di tempo che, dallo scolarcato di Speusippo alla chiusura dell’Academia neoplatonica, si distende per oltre otto secoli. Ma una valutazione d’insieme di questa tradizione è stata spesso ostacolata dal pregiudizio antico e moderno che tende a operare una distinzione netta tra l’Academia ellenistica e il platonismo imperiale, come se si trattasse di due realtà diverse, opposte – non senza cedere ad anacronismi – nei due momenti dello scetticismo e del dogmatismo. Recentemente, questa contrapposizione è stata però messa in discussione da studi di diverso orientamento: riunendo studiosi dell’una e dell’altra tradizione, questo volume si propone di ridiscutere il significato del platonismo, per verificarne linee di continuità e punti di rottura. - vol. XLVI:Il concetto di “causa finale” svolge un ruolo centrale nell’ambito della filosofia aristotelica. Scopo di questo saggio è avanzare l’ipotesi che la definizione di “natura” come principio interno del movimento e della quiete, formulata in Physica B 1, sia allo stesso tempo una definizione della teleologia naturale e che fornisca significative informazioni circa la struttura dei processi finalistici e la funzione ontologica ed epistemologica del telos. (literal)
Titolo
  • Elenchos. Collana di testi e studi sul pensiero antico (literal)
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  • Monografia (literal)
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