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Automazione, Robotica e Sensoristica: sviluppi futuri nel settore delle macchine operanti in ambienti poco strutturati (Contributo in volume (capitolo o saggio))
- Type
- Label
- Automazione, Robotica e Sensoristica: sviluppi futuri nel settore delle macchine operanti in ambienti poco strutturati (Contributo in volume (capitolo o saggio)) (literal)
- Anno
- 2011-01-01T00:00:00+01:00 (literal)
- Alternative label
Paoluzzi, R., Tolio, T. A. M. (2011)
Automazione, Robotica e Sensoristica: sviluppi futuri nel settore delle macchine operanti in ambienti poco strutturati
in Le Ricerche del Dipartimento Sistemi di Produzione del CNR e lo sviluppo delle prospettive internazionali, 2011
(literal)
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- Paoluzzi, R., Tolio, T. A. M. (literal)
- Pagina inizio
- Pagina fine
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- Le Ricerche del Dipartimento Sistemi di Produzione del CNR e lo sviluppo delle prospettive internazionali (literal)
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- ISBN 978-88-903312-9-9 (literal)
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- IMAMOTER - C.N.R., ITIA - C.N.R. (literal)
- Titolo
- Automazione, Robotica e Sensoristica: sviluppi futuri nel settore delle macchine operanti in ambienti poco strutturati (literal)
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- Le ricerche del Dipartimento Sistemi di Produzione e lo sviluppo delle prospettive internazionali (literal)
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- 978-88-903312-9-9 (literal)
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- Claudio Bertoli (literal)
- Abstract
- Nel corso del tempo, l'automazione nei contesti produttivi si è evoluta da automazione
rigida, in cui le macchine operatrici eseguono automaticamente singole operazioni e/o
movimentazioni ripetute a tempo indeterminato, ad un'automazione fl essibile, in cui le
macchine operatrici eseguono un numero crescente, anche se fi nito, di varianti nelle
operazioni e nei cicli. Alla base di entrambi i paradigmi troviamo sempre l'ipotesi che tutte
le incertezze di prodotto, processo, materiale, ambiente, strumenti e informazioni possano
essere eliminate prima di implementare con successo un sistema automatizzato. Là dove tale
condizione non è rispettata,si continuano ad utilizzare processi produttivi manuali o mediati
dalla supervisione di operatori umani. Di fronte ai costi del lavoro relativamente alti e alla
potenziale mancanza di lavoratori specializzati, l'Europa deve e dovrà sempre di più affi darsi a
macchine operatrici in grado di operare autonomamente e in modo affi dabile in contesti non
completamente noti a priori e con range di varianti nelle operazioni sempre meno limitati.
Al concetto di supervisione da parte dell'operatore dovrà inoltre sostituirsi un concetto di
cooperazione tra operatore e macchina operatrice autonoma. A lungo termine, le macchine
operatrici dovranno pertanto evolvere verso profi li di applicazione sempre più knowledge
based e per certi aspetti \"umani\". Questa evoluzione \"naturale\" dovrà poi essere mediata, o
meglio resa compatibile, con una serie di condizionamenti, primi fra tutti quelli provenienti
dalla legislazione in materia di sicurezza, salute ed ambiente che, in Europa più che altrove,
vincolano fortemente alcune scelte tecnologiche. Due esempi paradigmatici vengono di
seguito illustrati nel settore delle macchine agricole e movimento terra e nel settore della
robotica industriale. (literal)
- Prodotto di
- Autore CNR
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