Descrizione del modulo "Biodiversità del patrimonio caprino in Sardegna (SV.P18.001.008)"

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  • Descrizione del modulo "Biodiversità del patrimonio caprino in Sardegna (SV.P18.001.008)" (literal)
Potenziale impiego per bisogni individuali e collettivi
  • Il latte di capra può essere destinato, oltre che alla caseificazione, anche al consumo alimentare diretto. Infatti, per le sue peculiari caratteristiche, rappresenta una valida alternativa al latte vaccino e, in particolare, sembra sia indicato nella dietoterapia dei lattanti con intolleranza alle proteine vaccine. Infatti il latte caprino mostra un diverso contenuto proteico, con ridotta sensibilizzazione intestinale e sistemica. Lo studio della struttura genetica della capra, relativamente al polimorfismo delle differenti frazioni caseiniche è pertanto di fondamentale importanza per un migliore utilizzo del latte e per individuare gli animali portatori di alleli utili, da utilizzare come riproduttori in schemi di selezione genetica diversificata, finalizzata al miglioramento qualitativo del latte, in funzione della sua destinazione. (literal)
Tematiche di ricerca
  • - Filogenesi e biodiversità del patrimonio caprino in Sardegna attraverso l'analisi del DNA mitocondriale , del cromosoma Y e di altri geni suscettibili di selezione. - Analisi della diversità genetica e fenotipica tra allevamenti di regioni della Sardegna con alta densità di capre e confronto tra allevamenti della stessa regione. - Caratterizzazione dei geni associati a caratteristiche funzionali interessanti per la conservazione e valorizzazione della razza caprina autoctona (per esempio lo studio dei polimorfismi dei geni codificanti le proteine del latte) - Rilevanza dei risultati scientifici sugli aspetti economici dell'allevamento caprino in Sardegna tra cui le potenzialità commerciali diversificate del latte caprino, utilizzabile sia per la produzione di formaggi che per il consumo diretto, in alternativa al latte vaccino, per individui intolleranti alle proteine vaccine (literal)
Competenze
  • - Competenze (conoscenze possedute dai partecipanti alla commessa rilevanti ai fini del suo svolgimento) Competenze di Biologia molecolare: impiego di tecniche quali estrazione di acidi nucleici, PCR ed RT-PCR, elettroforesi su gel di agarosio ed acrilammide, digestione enzimatica, sequenziamento genico e analisi di frammenti di DNA Strumenti informatici : Software specifici per sequenziatore automatico Applied Biosystem ABI PRISM 3100 collector (Genescan, Genotyper, Sequencing analysis) Software per analisi genetiche: Lasergene-SeqMan, Mega 4, Arlequin 3.1, Phylip 3.67 - Tecniche d'indagine (metodologie per la comprensione di fenomeni o strutture attraverso l'impiego combinato di competenze e strumentazione) - Tecnologie (Metodologie di modellazione o di intervento su oggetti e sistemi) (literal)
Potenziale impiego per processi produttivi
  • Dato ormai per acquisito il ruolo che la capra riveste per lo sviluppo sostenibile del territorio, non si può evitare di soffermarsi sulle importanti ricadute economiche che può offrire questa antica forma di allevamento. Infatti alimenta un' industria di trasformazione, dislocata un po' in tutta l'isola, la cui specializzazione è orientata sempre più verso la produzione di formaggi di moderna concezione, molli e freschi, che riscontrano il gusto dei consumatori e le richieste di un mercato sempre più interessato a valutare i contenuti salutistici, dietetici e di tolleranza alimentare dei prodotti a base di latte di capra. Il controllo e differenziamento del latte in base alla qualità è utile sia agli agricoltori che ai trasformatori perchè la materia prima può possedere caratteristiche funzionali che si ripercuotono sulla qualità e resa della produzione del formaggio. Le varianti genetiche delle caseine sono quelle che in assoluto riescono ad influenzare più di tutte il processo di caseificazione. Il miglioramento genetico rappresenta la chiave della qualità per arrivare ad avere un latte di buone attitudini alla trasformazione. (literal)
Obiettivi
  • Salvaguardia del patrimonio genetico della capra sarda, razza filogeneticamente più pura e rustica anche se meno produttiva Correlazione genotipo-fenotipo con particolare riguardo ad aspetti ambientali, per una migliore caratterizzazione degli allevamenti, tramite raccolta di informazioni riguardanti alimentazione, tipo di allevamento, caratteristiche del territorio ecc identificare mediante sequenziamento i polimorfismi dei geni caseinici che possono essere associati a caratteristiche produttive di interesse economico Individuare i portatori di tali polimorfismi, da selezionare e incrociare per la conservazione di caratteristiche funzionali desiderabili Sequenziamento dell'intero genoma una volta identificata quella che potrebbe essere la capra sarda ancestrale Creare una biobanca per la conservazione del materiale biologico dei capi geneticamente interessanti Creare un database interattivo consultabile via internet con tutte le informazioni genetiche, morfologiche e fenotipiche che saranno messe a disposizione della comunità scientifica internazionale per favorire dei programmi di miglioramento, salvaguardia e conservazione delle popolazioni oggetto di selezione genetica (literal)
Stato dell'arte
  • Lo studio del mtDNA e del cromosoma Y viene usato per l'identificazione dell'origine, distribuzione e movimento di animali durante i processi di domesticazione e adattamento a nuovi habitat. I numerosi studi a livello mondiale sulla variabilità genetica del mtDNA di capra domestica hanno evidenziato la presenza di 6 aplogruppi. Per conoscere dal punto di vista genetico e morfologico il tipo di capre esistenti in Sardegna l'Igp sta conducendo un'analisi del mtDNA (della regione ipervariabile D-LOOP) di circa 2000 capre di 118 allevamenti localizzati in 35 paesi di tutta l'isola, in particolare dell'Ogliastra. È la prima volta che si fa uno studio di questo tipo su un numero così ampio di animali di una sola regione, grazie anche al grosso supporto delle istituzioni locali. L'analisi filogenetica ha mostrato che la maggioranza della nostra popolazione appartiene all'aplogrupo A, il piu' diffuso nel bacino del Mediterraneo. La pressante richiesta di salvaguardare la biodiversità del patrimonio caprino sardo e la tipicità di prodotti lattiero-caseari ha inoltre promosso numerosi studi sulle caratteristiche dei geni codificanti le proteine del latte, in particolare i geni caseinici (literal)
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