Descrizione del modulo "Tecniche spettroscopiche avanzate per lo studio di materiali di interesse nei beni culturali (PM.P07.015.002)"

Type
Label
  • Descrizione del modulo "Tecniche spettroscopiche avanzate per lo studio di materiali di interesse nei beni culturali (PM.P07.015.002)" (literal)
Potenziale impiego per bisogni individuali e collettivi
  • Lo studio chimico-fisico di materiali di interesse per i beni culturali fornisce un approfondimento nella conoscenza di base del patrimonio archeologico, storico ed artistico, contribuendo alla sua ottimale conservazione indispensabile per la idonea fruizione da parte del singolo e della collettività. (literal)
Tematiche di ricerca
  • Le attività di ricerca sviluppate nell'ambito del presente modulo sono orientate allo studio chimico fisico di materiali, sia innovativi sia tradizionali, di interesse per la conoscenza e la conservazione del patrimonio culturale artistico ed archeologico. In particolare, i ricercatori afferenti al modulo si occupano delle seguenti tematiche: a) sviluppo ed applicazione di tecniche spettroscopiche non-invasive e portatili; b) sviluppo ed applicazione di metodi avanzati per la identificazione e localizzazione di componenti organiche; c) studio sperimentale e teorico delle proprietà strutturali ed elettroniche di pigmenti e coloranti; d) sviluppo e caratterizzazione di materiali e metodi per il restauro e la conservazione. (literal)
Competenze
  • Le competenze del personale CNR e di quello universitario associato sono eccellenti, come testimoniato dalla produzione scientifica e dalla partecipazione a progetti nazionali ed internazionali. In particolare il personale impegnato in questo modulo possiede grande esperienza nella messa a punto di tecniche spettroscopiche avanzate per la diagnostica non invasiva e micro-distruttiva, associata ad una conoscenza approfondita delle problematiche inerenti i materiali di interesse nello studio e conservazione dei beni culturali. Il personale CNR, insieme al personale associato universitario, ha creato nel 2004 il primo laboratorio mobile europeo dedicato alla diagnostica non invasiva dei beni culturali attualmente operante nell'ambito del progetto europeo 7FP CHARISMA. Il know-how esistente è quindi certamente competitivo ed adeguato alla sfida internazionale, pur sussistendo una sofferenza di massa critica. (literal)
Potenziale impiego per processi produttivi
  • I risultati delle ricerche condotte nell'ambito del presente modulo sono di gran valore nello sviluppo di metodologie e strumentazioni espressamente dedicate alla caratterizzazione e alla conservazione dei manufatti artistici ed archeologici, collocandosi nell'ambito della filiera produttiva dei beni culturali che tanto può contribuire allo sviluppo socio-economico del Paese. (literal)
Tecnologie
  • Lo studio di materiali di interesse storico artistico è condotto mediante un approccio integrato di metodologie spettroscopiche (non invasive e micro-distruttive), analitiche e morfologiche, complementari tra loro. L'approccio sperimentale, ove necessario, e' coadiuvato da metodi chemiometrici per l'elaborazione dei dati spettrali/analitici e da metodi teorici per la loro interpretazione. (literal)
Obiettivi
  • L'obiettivo principale di questo modulo è di sperimentare tecniche diagnostiche non convenzionali per lo studio di materiali di interesse per i beni culturali, sia antichi che moderni, attraverso lo sviluppo di nuove metodologie di indagine che rispondano alle esigenze peculiari della ricerca applicata ai materiali artistici ed archeologici. Infatti, la complessità dell'insieme dei materiali costitutivi un'opera d'arte, i processi di trasformazione e degrado subiti da questi nel tempo, nonché l'esigenza di salvaguardare l'integrità dell'oggetto, dato il valore e l'unicità che lo contraddistinguono, costituiscono problematiche specifiche che si devono affrontare nella attività di ricerca in questo campo. (literal)
Stato dell'arte
  • a) Sviluppo metodi non-invasivi - In questo settore la attività svolta e' allo stato dell'arte, di fatto il gruppo Beni Culturali, costituito dal personale CNR e dal personale universitario associato e' leader in Europa per lo sviluppo di metodi non invasivi come dimostrato dalle attività nazionali ed internazionali del laboratorio MOLAB. b) Identificazione e localizzazione di sostanze organiche - Questa tematica e' certamente di grande attualità nel settore, come dimostrato da recenti workshop e congressi. Per quanto riguarda l'immunofluorescenza sono riportati in letteratura solo sporadici studi che dimostrano le potenzialità senza tuttavia affrontare la soluzione di problematiche riguardanti l'autofluorescenza, l'invecchiamento del legante o l'interferenza di matrici inorganiche. c) Studio delle proprietà strutturali ed elettroniche di pigmenti e coloranti - Le problematiche affrontate in questo ambito sono di grande interesse e in parte studiate da altri gruppi di ricerca ma con metodologie che non prevedono l'interpretazione dei dati sperimentali con simulazioni teoriche né l'integrazione di tecniche spettroscopiche per la speciazione delle varie componenti molecolari. (literal)
Tecniche di indagine
  • I ricercatori CNR impegnati nel presente modulo lavorano con tecniche spettroscopiche elementari e molecolari che operano in modalità puntuale o in modalità di mapping/imaging. Di seguito e' riportato un elenco, parziale, delle strumentazioni disponibili: XRF (fluorescenza a raggi X, strumentazione portatile); spettrometria nel medio infrarosso a trasformata di Fourier (mid-FTIR) (strumentazione portatile e da banco); spettrometro UV-Vis (strumentazione portatile e da banco); spettrometro microRaman (strumentazione portatile e da banco); spettrometro nearFT-IR (strumentazione portatile); strumentazione NMR per rilassometria; gas cromatografo con rivelazione a spettrometria di massa; AFM (Atomic Force Microscopy, portatile); microscopio (portatile e da banco). Inoltre tramite la convenzione con il dipartimento di Chimica i ricercatori hanno accesso a strumentazioni dell'Università di Perugia come il microscopio elettronico a scansione (SEM-EDS) e il cromatografo HPLC Q-TOF MSMS. Inoltre, tramite l'applicazione a call specifiche i ricercatori del modulo hanno avuto accesso a tempo macchina per misure EXAFS e XANES presso il sincrotrone di Grenoble. (literal)
Descrizione di

Incoming links:


Descrizione
data.CNR.it