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Lo sviluppo territoriale ed ambientale attraverso modelli di governance pubblico/privata. Un approfondimento sugli SPL ambientali nella Direttiva Quadro Europea 2000/60 (Contributo in atti di convegno)
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- Lo sviluppo territoriale ed ambientale attraverso modelli di governance pubblico/privata. Un approfondimento sugli SPL ambientali nella Direttiva Quadro Europea 2000/60 (Contributo in atti di convegno) (literal)
- Anno
- 2004-01-01T00:00:00+01:00 (literal)
- Alternative label
Vitolo Tiziana, D'Andrea Cristina, Mariniello M.L. (2004)
Lo sviluppo territoriale ed ambientale attraverso modelli di governance pubblico/privata. Un approfondimento sugli SPL ambientali nella Direttiva Quadro Europea 2000/60
in XXV CONFERENZA ITALIANA DI SCIENZE REGIONALI,, Novara, 10 ottobre 2004
(literal)
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- Vitolo Tiziana, D'Andrea Cristina, Mariniello M.L. (literal)
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- La governance ambientale ed una gestione sostenibile del servizio idrico integrato, non sono ipotizzabili senza l'attuazione di una politica integrata di riduzione dell'inquinamento idrico richiede l'adozione di sistemi informativi trasparenti ed efficienti a supporto dei processi decisionali, il ricorso ad obiettivi quantificabili mediante la selezione di opportuni indicatori ed, in attuazione dell'impianto strategico, azioni di monitoraggio e controllo, con l'eventuale costruzione di banche dati (per es. per l'autorizzazione degli scarichi industriali) anche a sostegno dell'elaborazione di piani e programmi per la tutela dei corpi idrici. D'altra parte, come visto, la stessa direttiva quadro 2000/60/CE individua - quali fattori determinanti per il successo della sua strategia - l'informazione, la consultazione e la partecipazione dell'opinione pubblica, compresi gli utenti, oltre che il partenariato istituzionale. Perché tale strategia sia concretamente attuabile, tuttavia, è essenziale che le linee di sviluppo sostenibile delineate a livello regionale si integrino pienamente con le priorità identificate dalla Strategia europea dello sviluppo sostenibile approvata a Göteborg nel 2001 e sostanzialmente confermata nel più recente Consiglio di Bruxelles del 2003.
Tale strategia muovendo proprio dal presupposto che la politica pubblica ha un ruolo chiave nel promuovere un maggiore senso di responsabilità sociale a livello di imprese e nell'istituire un quadro inteso a garantire che esse integrino considerazioni di natura ambientale e sociale nelle loro attività, persegue l'obiettivo di migliorare la comunicazione e mobilitare i cittadini e le imprese. (literal)
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- Vitolo Tiziana, Istituto di Studi sulle Società del Mediterraneo ISSM CNR
Cristina D'Andrea, Black & Veatch Italia, Roma
Mariniello Marialuce, TFA Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio Direzione Ricerca Ambientale e Sviluppo Napoli (literal)
- Titolo
- Lo sviluppo territoriale ed ambientale attraverso modelli di governance pubblico/privata. Un approfondimento sugli SPL ambientali nella Direttiva Quadro Europea 2000/60 (literal)
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- Abstract
- Il dibattito internazionale in materia di governance e rapporto pubblico/privato con riferimento agli SPL ambientali, negli ultimi anni si è concentrato in maniera crescente sul cambiamento delle politiche urbane e territoriale e dei modelli di azione collettiva di organizzazione del territorio.
Gli orientamenti delle politiche e gli interventi più recenti sono centrati sul raggiungimento di obiettivi strategici per lo sviluppo economico e sempre più sono rivolti ad attivare modalità di azione basate sui meccanismi negoziale del consenso.
Volendo riflettere sull'argomento in chiave teorico-metodologico, si verifica che le modalità di azione si sono modificate passando da modelli del governo o government della città e del territorio ai modelli della governance urbana e territoriale.
Il termine governance, tanto utilizzato nel dibattito scientifico, risulta impreciso sul piano teorico e metodologico. Infatti, se lo si intende come new modes of planning, in buona sostanza può essere inteso come una modalità di coordinamento delle dinamiche economiche e sociali basato sul coinvolgimento e sulla partecipazione di una molteplicità di attori. In questo senso il ruolo e le modalità di azione del soggetto pubblico richiedono una ridefinizione del concetto di governance perché evidenti appaiono gli ostacoli che un soggetto unico incontra nel definire e attuare le politiche pubbliche rivolte alla società che sempre più si presenta complessa e frammentate. Altro aspetto è quello che vede la moltiplicazione degli attori che prendono parte al processo decisionale e che sempre più intervengono nelle scelte di carattere collettivo, anche solo esercitando potere di veto \"(Bagnasco e Le Galès, 1997; Healey, 1997)\".
La problematica diviene ancora più complessa quando entra in gioco il problema del controllo \"di gruppo\" da parte dell'ente locale che, inevitabilmente, si traduce nella necessità di definire modelli organizzativi e di gestione che favoriscano la trasparenza delle scelte aziendali ed un adeguato monitoraggio di risultati d'impresa. (literal)
- Il lavoro affronta una problematica cruciale, strettamente connessa a forme innovative di approccio e di gestione concepite a scala globale/locale che verificano l'esistenza di un vero e proprio trade off fra strumenti di politica ambientale, logiche di liberalizzazione e di valorizzazione delle potenzialità dei servizi ambientali. Questi concetti chiave, contribuiscono, nelle attuali politiche di sviluppo nazionale e locale, ad una crescente attenzione rivolta alla componente ambientale nella riforma dei SPL, secondo il principio della \"carryng capacity\". Nella politica comunitaria nasce così una visione onnicomprensiva del settore idrico, che considera la c.d. \"disciplina delle acque\" come parte integrante della più generale \"politica ambientale\" centrata sul ruolo degli enti pubblici locali chiamati a sviluppare relazioni con una pluralità di soggetti in un'ottica di governance. Tuttavia scarseggiano i contributi al dibattito che consentano di individuare i percorsi teorici ed operativi più idonei a condurre alla definizione di modelli di azione collettiva. Per quanto riguarda il tema della governance riferita ai servizi ambientali locali, come quelli idrici, aspetti di difficile approfondimento riguardano la ripartizione delle competenze, la regolazione tariffaria, l'individuazione di adeguate soluzioni legislative per una \"gestione integrata\". Pertanto il lavoro si articolerà su due livelli, entrambi strettamente connessi, cioè uno teorico (lo studio della Dir. 2000/60) ed uno metodologico, soffermandosi sulle possibilità di realizzazione di un sistema di regolazione/organizzazione dei servizi idrici in qualità di SPL ambientali, tale da favorire il consolidarsi di condizioni di gestione coerenti con le esigenze di sviluppo del territorio. (literal)
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