Protezioni ottiche in Teflon® per sensori di radiazione solare in acqua marina (Contributo in atti di convegno)

Type
Label
  • Protezioni ottiche in Teflon® per sensori di radiazione solare in acqua marina (Contributo in atti di convegno) (literal)
Anno
  • 2010-01-01T00:00:00+01:00 (literal)
Alternative label
  • Fasano G., Materassi A., De Vincenzi M., Benincasa F. (2010)
    Protezioni ottiche in Teflon® per sensori di radiazione solare in acqua marina
    in Terzo Simposio Internazionale "Il Monitoraggio costiero mediterraneo: problematiche e tecniche di misura", Livorno, 15-16-17 giugno 2010
    (literal)
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  • Fasano G., Materassi A., De Vincenzi M., Benincasa F. (literal)
Pagina inizio
  • 567 (literal)
Pagina fine
  • 576 (literal)
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  • pagine 567-576 (literal)
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  • 10 (literal)
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  • CNR-IBIMET Sede di Sassari CNR-IBIMET Sede di Sassari CNR-IBIMET Sede di Sassari CNR-IBIMET Sede di Sassari (literal)
Titolo
  • Protezioni ottiche in Teflon® per sensori di radiazione solare in acqua marina (literal)
Http://www.cnr.it/ontology/cnr/pubblicazioni.owl#isbn
  • 9788890221040 (literal)
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  • Benincasa F. (literal)
Abstract
  • An applicative limit in the use of optical sensors, in underwater surveys, is due to the colonization, of transparent or translucent parts of the devices, by micro organisms, plants, algae and / or animal (bio-fouling). Several methods were proposed to reduce this problem and thus to increase the time interval between a maintenance and a next one, of the transparent or translucent parts, of the devices. When the underwater optical devices are gauges of intensity of global radiation or in wide spectral radiation bands, it doesn't need that the protection system maintains a perfect transparency, but it is sufficient that is adequately translucent. This paper takes into account the instruments (radiometers) for the qualiquantitative measures of solar radiation which can penetrate, to different depths, in sea water. In particular it refers to the global radiation, and these bands of the radiation that are necessary to the life of underwater vegetation. Many studies have shown that the glass, in sea water, is rapidly colonized but it becomes biorepellent if it is treated in surface with oxides such as: titatium oxide (TiO2) or tin oxide (SnO2). In this work we set out to verify whether this treatment could also improve the performance of Teflon® optical protections mounted on many underwater radiometers. To this end certain Teflon® protections, untreated, were compared to Teflon® protections, treated with SnO2, to glass protections, treated with SnO2, and to glass protections, treated with TiO2 and SnO2. The tests, conducted at sea, showed that the Teflon® keeps the value of transmittance practically constant over time, for a longer period than glass from three to ten times. But the most interesting result was that the transmittance of the Teflon® over time is constant regardless of whether it is treated or not. In other words, for Teflon®, the surface treatment with SnO2 seems to have no effect on bio-fouling. (literal)
  • Un limite applicativo nell'utilizzo dei dispositivi ottici nei rilevamenti subacquei è dovuto alla colonizzazione da parte di microrganismi, piante, alghe e/o animali (bio-fouling), delle parti trasparenti o traslucide dei dispositivi stessi. Per ridurre questo inconveniente e aumentare così l'intervallo di tempo fra una manutenzione e l'altra delle parti trasparenti o traslucide, degli apparati di rilevamento, sono stati proposti vari metodi. Quando gli strumenti ottici subacquei sono misuratori di intensità di radiazione o globale o in ampie bande spettrali, non serve che il sistema di protezione mantenga una perfetta trasparenza ma è sufficiente che sia adeguatamente traslucido. Il presente lavoro prende in considerazione gli strumenti (radiometri) per misure quali-quantitative della radiazione solare che riesce a penetrare, alle diverse profondità, nell'acqua marina. In particolare si riferisce alla radiazione globale e a quelle bande di radiazione indispensabili alla vita della vegetazione subacquea. Molti studi hanno mostrato che il vetro, in acqua marina, viene rapidamente colonizzato ma diventa biorepellente se trattato in superficie con ossidi quali quelli di titanio (TiO2) o di stagno (SnO2). In questo lavoro ci siamo posti l'obiettivo di verificare se questo trattamento poteva migliorare anche le prestazioni delle protezioni ottiche in Teflon® montate su molti radiometri subacquei. A tal fine delle protezioni in Teflon®, non trattato, sono state confrontate con protezioni sia di Teflon® trattato con SnO2, sia di vetro trattato con SnO2, sia di vetro trattato con TiO2 e SnO2. Le prove condotte in mare hanno mostrato che il Teflon® mantiene il valore di trasmittanza praticamente costante nel tempo, più a lungo del vetro da tre a dieci volte. Ma ciò che più interessa è che la trasmittanza del Teflon® nel tempo è costante indipendentemente dal fatto che sia trattato o no. In altre parole, per il Teflon®, il trattamento superficiale con SnO2 sembra non avere effetto sul bio-fouling. (literal)
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