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Cambiano gli scenari, grazie alle nanotecnologie (Articolo in rivista)
- Type
- Label
- Cambiano gli scenari, grazie alle nanotecnologie (Articolo in rivista) (literal)
- Anno
- 2009-01-01T00:00:00+01:00 (literal)
- Alternative label
- Http://www.cnr.it/ontology/cnr/pubblicazioni.owl#autori
- Buzzi O., Confessore G. (literal)
- Pagina inizio
- Pagina fine
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- Rivista
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- Ombretta Buzzi (Libera Professionista) (literal)
- Titolo
- Cambiano gli scenari, grazie alle nanotecnologie (literal)
- Abstract
- Come è ormai evidente, il settore manifatturiero delle calzature
sta rapidamente cambiando e le spinte verso nuovi scenari
competitivi provengono da fattori esogeni strettamente correlati,
tra questi: la crescita pervasiva delle tecnologie dell'informazione
e della comunicazione (ICT), le scelte organizzative di
molti produttori verso una delocalizzazione delle lavorazioni
a basso valore aggiunto, la trasformazione nella domanda dei
prodotti, le nuove tecnologie di manifattura, le nuove tecnologie
dei materiali. Proprio quest'ultimo aspetto verrà preso in
considerazione analizzando come le cosiddette nanotecnologie
concorrono a creare nuovi scenari competitivi.
Una radicale innovazione di prodotto, come quella legata all'introduzione
dell'uso di materiali nanostrutturati, impatta notevolmente
sui processi produttivi e logistici: risulterà necessario
gestire e controllare tali processi rifl ettendo probabilmente anche su nuove strutture aziendali. Siamo quindi di fronte a una pesante ingegnerizzazione che va a
infl uire contemporaneamente sulle tre dimensioni del prodotto,
dei processi e dell'organizzazione e che, ad oggi, nel settore del
calzaturiero, proviene essenzialmente dall'interazione con i subfornitori
(IPI, 2005). Infatti, secondo un'accreditata e ancora attuale
tassonomia (Pavitt, 1984), le aziende si possono suddividere
in quattro classi che si differenziano per la diversità della fonte di
innovazione. La prima classe contiene le imprese nelle quali l'innovazione
tecnologica viene perseguita acquistando nuovi macchinari
o materiali da fornitori specializzati i quali sono quindi la
fonte; i settori che ricadono in questa classe sono il calzaturiero,
il tessile, il legno, il cibo, le bevande, ecc. Questo comporta che
il nuovo, specialmente se altamente dirompente come nel caso
delle nanotecnologie, deve pervadere l'intera catena logistica di
fornitura e non solo una singola azienda. Analizzando le altre
tre classi della tassonomia precedentemente introdotta, troviamo in una le aziende ad alta intensità di scala (dove prevalgono
forti economie di scala: settori automobilistico, elettrodomestici,
ecc.) la cui fonte di innovazione è essenzialmente il reparto di
progettazione, di ingegneria o, se presente, di ricerca e sviluppo.
In un'altra classe le aziende che si confi gurano come fornitori
specializzati (aerospaziale, aeronautico, beni strumentali, strumentazione
medica, ecc.) dove le novità nascono dai reparti di
progettazione e sviluppo ivi presenti. Infi ne, nell'ultima classe,
le aziende cosiddette science-based (farmaceutico, elettronico,
chimico, ecc.) la cui fonte di innovazione è sia interna nei reparti
di ricerca e sviluppo e di ingegneria, sia esterna mediante stretti
legami con il mondo degli Istituti di ricerca pubblici e privati e
con il mondo accademico. Volendo fare una ragionevole previsione
sull'evoluzione prossima del calzaturiero, considerando
la capacità delle aziende di assorbire innovazione dai fornitori,
possiamo ipotizzare una rete di fornitura specializzata nell'uso
delle nanotecnologie che spinga le aziende a innovare i prodotti.
È forse meno realistico pensare a un'evoluzione del settore in
esame che posizioni la maggior parte delle imprese nella classe
science-based (Confessore, 2008). (literal)
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