L'inerbimento in zone collinari preserva il suolo dall'erosione (Articolo in rivista)

Type
Label
  • L'inerbimento in zone collinari preserva il suolo dall'erosione (Articolo in rivista) (literal)
Anno
  • 2010-01-01T00:00:00+01:00 (literal)
Alternative label
  • Eugenio Cavallo, Marcella Biddoccu; Gabriella Bonifacino, Elisa Paravidino (2010)
    L'inerbimento in zone collinari preserva il suolo dall'erosione
    in L'Informatore agrario; Edizioni L'Informatore Agrario Srl, Verona (Italia)
    (literal)
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  • Eugenio Cavallo, Marcella Biddoccu; Gabriella Bonifacino, Elisa Paravidino (literal)
Pagina inizio
  • 50 (literal)
Pagina fine
  • 53 (literal)
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  • 66 (literal)
Rivista
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  • n. 957 ISSN 0020-0689 rivista n. 1 (literal)
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  • IMAMOTER; Regione Piemonte, Azienda sperimentale vitivinicola \"Tenuta Cannona\" Carpeneto, Alessandria (literal)
Titolo
  • L'inerbimento in zone collinari preserva il suolo dall'erosione (literal)
Abstract
  • L'erosione è riconosciuta come una delle otto maggiori \"minacce\" relative al degrado dei suoli individuate dalla Commissione delle Comunità Europee nell'ambito della \"Strategia tematica per la protezione del suolo\" (COM(2006)231). L'erosione è influenzata dalle caratteristiche delle precipitazioni (quantità, intensità, energia cinetica sviluppata, distribuzione nel tempo), del territorio (pendenza, esposizione e topografia), del suolo (tipo di suolo, permeabilità) e della sua gestione (lavorazioni, copertura). Le lavorazioni, in particolare, condizionano le caratteristiche fisiche ed idrologiche del suolo, determinando quindi la propensione al deflusso idrico superficiale ed all'asportazione del suolo stesso (Gagliano et al., 2008; Colecchia et al., 2009). La presenza di copertura vegetale sul suolo diminuisce sensibilmente l'erosione (Bovio et al., 2000; Gily, 2001; Gagliano et al., 2008). L'erosione provoca la diminuzione della quantità di suolo utile alla coltivazione, o comunque alla vita vegetale ed animale che in esso si svolge, e la riduzione della sua fertilità, a seguito della perdita dei principi nutritivi e del contenuto di sostanza organica. Il materiale asportato dai suoli costituisce inoltre un rischio di inquinamento per le acque superficiali. Il fenomeno dell'erosione assume particolare rilevanza sui terreni collinari che rappresentano una parte non trascurabile della superficie coltivata nazionale. In un vigneto a girapoggio nella collina piemontese è stata misurata un'asportazione di suolo annua compresa tra 47 t/ha e 30 t/ha a seconda se l'interfila fosse lavorata o diserbata con prodotti chimici (Tropeano D., 1984). Recenti indagini in analoghe condizioni riferiscono che un singolo temporale di particolare intensità può provocare perdite di suolo variabili da 20 t/ha fino a 100 t/ha (Van der Knijff J.M. et al., 2000). Nel corso di un singolo evento, in un vigneto in area acclive della Spagna settentrionale è stata registrata una perdita di suolo pari a 217 t/ha (Ramos M.C. & Martinez-Casasnovas, 2007). Il fenomeno dell'erosione si presenta in tutta la sua gravità quando si considera che l'asportazione annua di suolo superiore a 1 t/ha è ritenuta irreversibile nell'arco di 50-100 anni (Van der Knijff J.M. et al., 2000). Le precipitazioni, l'infiltrazione d'acqua nel terreno, il ruscellamento delle acque di deflusso sono alcune delle principali cause di innesco di frane superficiali. L'errata gestione agricola del suolo e la concentrazione di acque di deflusso non controllate con un'adeguata rete di drenaggio e regimazione concorrono a minacciare la stabilità delle aree coltivate collinari e montane. (literal)
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