Sostenibilità dell’'identità e trasformazioni dei luoghi nel territorio contemporaneo: il metodo di analisi PlaceMaker (Articolo in rivista)

Type
Label
  • Sostenibilità dell’'identità e trasformazioni dei luoghi nel territorio contemporaneo: il metodo di analisi PlaceMaker (Articolo in rivista) (literal)
Anno
  • 2006-01-01T00:00:00+01:00 (literal)
Alternative label
  • M. Sepe (2006)
    Sostenibilità dell’'identità e trasformazioni dei luoghi nel territorio contemporaneo: il metodo di analisi PlaceMaker
    in Territorio (Testo stamp.); Franco Angeli, Milano (Italia)
    (literal)
Http://www.cnr.it/ontology/cnr/pubblicazioni.owl#autori
  • M. Sepe (literal)
Pagina inizio
  • 171 (literal)
Pagina fine
  • 188 (literal)
Http://www.cnr.it/ontology/cnr/pubblicazioni.owl#numeroVolume
  • 39 (literal)
Rivista
Http://www.cnr.it/ontology/cnr/pubblicazioni.owl#pagineTotali
  • 18 (literal)
Note
  • Google Scholar (literal)
Http://www.cnr.it/ontology/cnr/pubblicazioni.owl#affiliazioni
  • Irat (literal)
Titolo
  • Sostenibilità dell’'identità e trasformazioni dei luoghi nel territorio contemporaneo: il metodo di analisi PlaceMaker (literal)
Abstract
  • Lo sviluppo tecnologico, la globalizzazione, il cambiamento dei rapporti interpersonali e intergenerazionali, le mutate esigenze che vi sono connessi hanno determinato la trasformazione dei luoghi che costituiscono il territorio. Sono nate tipologie di spazi nuovi e sono mutate le modalità di utilizzo di quelle già esistenti (Augè, 1990; Massey and Jess, 1995; Landrove, 1997). Queste trasformazioni hanno reso sempre più simili tra loro città, luoghi, percorsi, abitudini, comportamenti, contribuendo ad una crescente crisi dell'identità urbana (Christensen, 1999; Koolhaas et al., 2001). La sostenibilità di un luogo è determinata da un insieme di fattori che contribuiscono alla sua vivibilità, qualità e al riconoscimento dell'identità (Lynch, 1960; Carter et al., 1993; Nijkamp and Perrels, 1994; CNU, 2001; Gospodini, 2004). Azioni quali il camminare ad esempio, di per sè sostenibili, possono diventare non sostenibili se l'ambiente dove si attuano non risponde ad adeguate condizioni di vivibilità e qualità. Nei luoghi ad utilizzo prevalentemente pedonale, ed in particolare negli assi urbani turistico-culturali, si osserva oggi la concentrazione di una quantità crescente di luoghi creati per effetto della globalizzazione che trasmettono messaggi nati con modalità non controllate e volti a veicolare i modi del pensare e dell'agire degli utenti (Dickens, 1990; Groupe E2, 2002). La presenza di una forte commistione di elementi e percezioni contrastanti può danneggiare l'immagine della città e contribuire al degrado sia urbano che umano, aumentando anche episodi dannosi per la sicurezza delle persone (Castells, 1997; Nasar, 1998; Zelinka and Brennan, 2001). L'elaborazione di un progetto urbano attento alla conservazione e valorizzazione dell'identità di questi luoghi che costituiscono molto spesso aree rappresentative per le città (Appleyard, 1981) richiede l'utilizzo di tipologie di analisi e di strumenti di rappresentazione in grado di individuare e rappresentare gli elementi urbani che costituiscono il territorio contemporaneo. Partendo da tali premesse, il lavoro intende illustrare il metodo di analisi PlaceMaker, elaborato nel contesto di una ricerca più ampia nell'ambito di una Convenzione tra il Consiglio Nazionale delle Ricerche e il Dipartimento di Progettazione Urbana dell'Università di Napoli Federico II, che ha per oggetto la rappresentazione della nuova cultura urbana e le ipotesi di scenari futuri della trasformazione tra integrazione e sostenibilità. Al fine di studiare la transitorietà e la complessità del territorio contemporaneo, nuovi approcci metodologici e strumenti di supporto alla rappresentazione sono allo stato in corso di elaborazione e sperimentazione. Le metodologie di analisi che possono essere individuate, relative ad un approccio nei confronti della lettura dei luoghi virtuale (Mitchell, 1996), laterale (Boeri, 2003), nomade (Careri, 2002), multiscala (MVRDV, 2002), configurazionale (Hillier, 2004), complesso-sensibile (Sepe, 2004) hanno lo scopo di focalizzare l'attenzione sul percorso che identifica il modo di leggere e rappresentare oggi l'identità urbana contemporanea e le sue trasformazioni. PlaceMaker, nell'ambito dell'approccio complesso-sensibile, è una metodologia di analisi del paesaggio urbano che ha lo scopo di consentire l'individuazione degli elementi, che non sono riconoscibili attraverso cartografie di tipo tradizionale e che costituiscono l'identità dei luoghi, e la rappresentazione in una mappa complessa che ne consente la lettura. Il metodo raccoglie, elabora e ricostruisce i dati derivanti dai rilievi nominale, percettivo, grafico, fotografico, video e confronta tali dati con quelli raccolti da un'analisi delle aspettative, un'analisi elaborata con l'utilizzo di cartografia tradizionale, da un questionario posto agli abitanti del luogo. Al fine di illustrare le potenzialità del metodo sono illustrati di seguito due casi studio svolti in due aree a forte vocazione pedonale: le Ramblas di Barcellona e l'area Esplanade di Helsinki. L'articolo è organizzato come segue. Nella prima sezione è illustrato il metodo di analisi PlaceMaker. Nella seconda sezione sono presentati i due casi studio e le osservazioni sul metodo. Infine la terza sezione riporta le conclusioni. (literal)
Editore
Prodotto di
Autore CNR
Insieme di parole chiave

Incoming links:


Prodotto
Autore CNR di
Editore di
Http://www.cnr.it/ontology/cnr/pubblicazioni.owl#rivistaDi
Insieme di parole chiave di
data.CNR.it