Additivi alimentari: meglio non esagerare (Articolo in rivista)

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  • Additivi alimentari: meglio non esagerare (Articolo in rivista) (literal)
Anno
  • 2010-01-01T00:00:00+01:00 (literal)
Alternative label
  • Longo V. (2010)
    Additivi alimentari: meglio non esagerare
    (literal)
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  • Longo V. (literal)
Pagina inizio
  • 51 (literal)
Pagina fine
  • 53 (literal)
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  • In base agli studi ad oggi effettuati, non si puo' concludere esprimendo un giudizio unico sugli additivi alimentari, non potendo affermare con totale certezza che siano innocui e ne' al contempo condannarne la presenza. Nel dubbio, pero', un consumatore attento, e' bene che faccia la spesa buttando sempre prima l'occhio sull'etichetta e preferendo prodotti che presentano un basso contenuto di additivi. Fare la spesa usando il cervello e non gli occhi: se il colore di un alimento è troppo appariscente bisogna confrontarlo con il prezzo. Preferire i cibi freschi ed evitare i cibi precotti e confezionati nei quali l'uso di additivi è spesso importante. Riscoprire la cucina tradizionale, utilizzando ingredienti naturali di prima qualità. (literal)
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  • 2 (literal)
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  • Tutti gli additivi alimentari, oltre ad avere un’utilità dimostrata, devono essere sottoposti ad una valutazione di sicurezza completa e rigorosa prima di essere approvati per l’uso. Le valutazioni si basano sull’esame di tutti i dati tossicologici disponibili, comprese le indagini sugli esseri umani e su modelli animali. Sulla base di tali dati, si stabilisce il livello massimo di additivi che non abbia effetti tossici dimostrabili. (literal)
Titolo
  • Additivi alimentari: meglio non esagerare (literal)
Abstract
  • Assieme ai metodi di conservazione naturale come alcol, aceto, sale, affumicamento, zucchero, le civiltà del passato utilizzavano anche estratti naturali per insaporire o conservare meglio i cibi. Tutte queste sostanze possono essere considerate precursori degli attuali additivi. Gli Egizi utilizzavano coloranti e aromi per rendere più appetitosi certi alimenti e i Romani usavano nitrato di potassio, le spezie e i coloranti per conservare e migliorare l’aspetto dei cibi. A partire dagli anni 50 gli sviluppi della scienza e della tecnologia alimentare hanno portato alla scoperta di molte nuove sostanze, chiamate additivi, che possono svolgere varie funzioni e che sono ora facilmente disponibili. Vi sono, per esempio, gli emulsionanti della margarina, i dolcificanti contenuti nei prodotti a basso contenuto calorico ed un ampio ventaglio di conservanti ed antiossidanti che permettono di rallentare il deterioramento e l’irrancidimento del prodotto, conservandone integro il sapore. Poiché la definizione di additivo, può suscitare nel consumatore atteggiamenti di diffidenza occorre sottolineare che molti additivi sono costituenti naturali di alimenti: ad es. l’acido citrico, la lecitina, le pectine, i tocoferoli. (literal)
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