Miglioramento genetico delle qualità alimentari del fagiolo: fattori antinutrizionali. (Articolo in rivista)

Type
Label
  • Miglioramento genetico delle qualità alimentari del fagiolo: fattori antinutrizionali. (Articolo in rivista) (literal)
Anno
  • 2007-01-01T00:00:00+01:00 (literal)
Alternative label
  • Galasso I.; Sparvoli F.; Tagliabue G.; Fileppi M.; Daminati G. M.; Campion B.; Nielsen E.; Doria E.; Bollini R. (2007)
    Miglioramento genetico delle qualità alimentari del fagiolo: fattori antinutrizionali.
    in Agroindustria (Bologna)
    (literal)
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  • Galasso I.; Sparvoli F.; Tagliabue G.; Fileppi M.; Daminati G. M.; Campion B.; Nielsen E.; Doria E.; Bollini R. (literal)
Pagina inizio
  • 41 (literal)
Pagina fine
  • 46 (literal)
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  • http://www.isci.it (literal)
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  • 6 (literal)
Rivista
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  • Convegno “Il Fagiolo in Italia: stato della ricerca e prospettive” Reggio-Emilia – 26 Febbraio (literal)
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  • Galasso I.; Sparvoli F.; Tagliabue G.;Daminati G. M.; Bollini R. - IBBA-CNR, Milano; Fileppi M.;Campion B. - ISPORT -CRA, Sezione di Montanaso L., Lodi; Nielsen E.; Doria E. - Dipartimento di Genetica e Microbiologia, Università di Pavia, Pavia (literal)
Titolo
  • Miglioramento genetico delle qualità alimentari del fagiolo: fattori antinutrizionali. (literal)
Abstract
  • I semi delle leguminose sono tra le fonti energetiche e proteiche più importanti per l’alimentazione umana, in particolare nei paesi in via di sviluppo e nelle diete vegetariane. Per contro, diversi fattori concorrono a determinare negativamente le caratteristiche nutrizionali del seme, tra questi vi sono alcune proteine di riserva, gli inibitori di idrolasi, i fitati, gli a-galattosidi, le saponine e i polifenoli. Diversi studi hanno mostrato che nel fagiolo la presenza di questi fattori è abbastanza omogenea nei materiali coltivati, mentre è più variabile nei genotipi selvatici. Basandosi sull’analisi della biodiversità presente nel genere Phaseolus, durante questi anni sono stati individuati alcuni genotipi, sia selvatici che coltivati, con le più diverse composizioni proteiche, fino ad identificare mutanti naturali in cui una o più componenti erano assenti o fortemente ridotte. Utilizzando questi mutanti in programmi di breeding classico (incrocio e selezione), sono stati prodotti e si stanno producendo nuove linee genetiche caratterizzate per l’assenza di una o più componenti proteiche. Questi nuovi materiali permetteranno di valutare “in vivo” l’influenza delle singole componenti sulle caratteristiche nutrizionali del seme. Abstract Grain legumes are an important source of food and represent the major supply of proteins in the human diet in many regions of the world. However, the nutritional value of grain legumes depends on their seed-protein quality/quantity and composition. In Phaseolus vulgaris (L.) the storage protein phaseolin and the group of lectin-related proteins are considered as key-components of seed quality. But, phaseolin is responsible of the suboptimal sulfur amino acids content, and the presence of compounds like lectin-related APA proteins (Arcelin, Phytohemagglutinin, a-Amylase Inhibitor), enzyme inhibitors, saponin, phytic acid and flatulence factors adversely affects the nutritional quality of bean seeds. A number of bean genotypes showing variation in the composition of APA proteins/genes have been identified by biochemical and molecular analyses. To improve the nutritional value of the seeds, the genetic trait of these genotypes has been introgressed in commercial cultivars using a breeding programme based on cross, selection and backcross. This work has produced several breeding lines containing none or only one of the APA components that are now under agronomic and nutritional evaluation. Another desired character for adding nutritional value to bean seeds is the lowering of phytic acid and/or oligosaccharides content. To this purpose, a lectin-free bean seed population was submitted to a mutagenic treatment with ethyl-methane-sulphonate (EMS) and, related progeny, screened for low phytic acid (lpa) mutants. Some lpa mutants have been identified and one of them is under biochemical and molecular characterisation in the M3 and M4 progeny. These newly developed lines with modified and/or reduced content in anti-nutritional components are innovative genetic material that will be useful for the development of future cultivars with reduced content of anti-nutritional factors and may constitute an improved source of food for human consumption. (literal)
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