Specific language impairment in Italian: the first steps in the search for a clinical marker (Articolo in rivista)

Type
Label
  • Specific language impairment in Italian: the first steps in the search for a clinical marker (Articolo in rivista) (literal)
Anno
  • 2002-01-01T00:00:00+01:00 (literal)
Alternative label
  • Bortolini U., Caselli M.C., Deevy P., Leonard B.L. (2002)
    Specific language impairment in Italian: the first steps in the search for a clinical marker
    in International journal of language and communication disorders (Print)
    (literal)
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  • Bortolini U., Caselli M.C., Deevy P., Leonard B.L. (literal)
Pagina inizio
  • 77 (literal)
Pagina fine
  • 93 (literal)
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  • Questi dati hanno un interesse clinico molto rilevante; sulle base delle misure identificate sarà infatti possibile effettuare più precocemente e con più sicurezza diagnosi di DSL in bambini italiani in età prescolare. I risultati ottenuti sono però altrettanto stimolanti sul piano teorico. Ci permettono infatti, attraverso analisi comparative cross-linguistiche, di descrivere le somiglianze e le differenze nei profili linguistici di bambini con DSL di lingue diverse, e di formulare ipotesi sul ruolo di fattori biologici e ambientali (tra cui le caratteristiche stesse della lingua a cui il bambino esposto) nel determinare la variabilità far le lingue e, all’interno dello stesso contesto linguistico, fra i bambini con lo stesso disturbo. (literal)
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  • 37 (literal)
Rivista
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  • Questo lavoro rappresenta il primo esempio di ricerca volta all’ individuazione, in bambini di lingua italiana, di sintomi che potrebbero funzionare come “clinical markers” per un Disturbo Specifico di Linguaggio (DSL). La diagnosi di DSL è ancora oggi tradiva e basata su criteri di esclusione (assenza di sordità, di disturbi neurologici, di problemi affettivo-relazionali). Inoltre, i profili linguistici dei bambini con DSL variano sensibilmente da lingua a lingua e dipendono fortemente dalle caratteristiche morfofonologiche e sintattiche della lingua a cui i bambini sono esposti. Questo rende indispensabile definire quali siano gli aspetti dell’italiano che con più sensibilità e specificità ci permettono di discriminare, in età precoce, bambini con sviluppo tipico del linguaggio e bambini con DSL. Sono stati condotti tre studi disegnati per valutare l’utilità di particolari misure linguistcihe per l’italiano. Nei primi due studi è stato dimostrato che una misura “composita” basata sull’uso degli articoli determinativi e della terza persona plurale dei verbi è altamente sensibile e specifica nel distunguere i due gruppi di bambini, con sviluppo tipico e con DSL. Nel terzo studio è stato dimostrato che tale misura “composita” individua con successo una percentuale molto alta di bambini con diagnosi di DSL. I risultati sono discussi per le loro implicazioni cliniche e di ricerca (literal)
Note
  • ISI Web of Science (WOS) (literal)
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  • Umberta Bortolini - Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione - CNR -sez di Padova M. Cristina Caselli - Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione -CNR - Roma, sede di Via Nomentana 56 Patricia Deevy - Audiology and Speech Sciences - Purdue University, West Lafayette, IN 47907 -USA Laurence Leonard - Audiology and Speech Sciences - Purdue University, West Lafayette, IN 47907 -USA (literal)
Titolo
  • Specific language impairment in Italian: the first steps in the search for a clinical marker (literal)
Abstract
  • Recent studies of children with specific language impairment (SLI) have identified language measures that seem quite accurate in distinguishing preschool-age children with SLI from their normally developing peers. However, the studies have focussed exclusively on English, and it is clear from the literature that the SLI profile varies between languages. This paper reports on three studies designed to assess the utility of particular language measures for Italian. In the first two studies, it was found that a composite measure based on the use of definite singular articles and third-person plural inflections showed good sensitivity and specificity in distinguishing Italian-speaking children with SLI from their typically developing peers. The third study showed that the same composite can be applied successfully to individual cases of SLI. Some of the additional steps needed to evaluate this composite measure are discussed. (literal)
Prodotto di
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