Global and local processing of hierarchical visual stimuli in tufted capuchin monkeys (Cebus apella) (Articolo in rivista)

Type
Label
  • Global and local processing of hierarchical visual stimuli in tufted capuchin monkeys (Cebus apella) (Articolo in rivista) (literal)
Anno
  • 2003-01-01T00:00:00+01:00 (literal)
Alternative label
  • Spinozzi G., De Lillo C., Truppa V. (2003)
    Global and local processing of hierarchical visual stimuli in tufted capuchin monkeys (Cebus apella)
    in Journal of comparative psychology (1983)
    (literal)
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  • Spinozzi G., De Lillo C., Truppa V. (literal)
Pagina inizio
  • 15 (literal)
Pagina fine
  • 23 (literal)
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  • Lavoro di interesse interdisciplinare; in particolare per la biologia, la psicologia cognitiva e le neuroscienze. Articolo su rivista ISI (literal)
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  • 117 (literal)
Rivista
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  • Navon (1977) ha ipotizzato che il sistema percettivo umano elabora l’aspetto globale degli stimoli visivi prima di procedere ad una più raffinata analisi dei dettagli locali. In questo studio abbiamo esaminato l’ipotesi della precedenza globale nel cebo dai cornetti (Cebus apella), testando tre individui in compiti di discriminazione in cui venivano utilizzati stimoli gerarchici e la procedura del matching-to-sample. Differentemente da quanto osservato nell’uomo, i cebi hanno dimostrato un vantaggio locale: il livello di accuratezza era migliore nelle prove in cui i soggetti dovevano prestare attenzione agli elementi locali, rispetto alle prove in cui l’attenzione doveva essere rivolta alla forma globale. Tale vantaggio spariva quando la prossimità spaziale e il numero degli elementi costituenti lo stimolo erano aumentati: il livello di accuratezza era simile sia nelle prove locali sia nelle globali. Tuttavia, quando la prossimità spaziale e il numero degli elementi locali diminuivano, i cebi non erano in grado di elaborare la configurazione globale degli stimoli. Questi risultati, che confermano quelli ottenuti nel babbuino e nello scimpanzé, rivelano importanti differenze tra l’uomo e i primati non umani nell’elaborazione delle informazioni visive. In particolare, i primati non umani dimostrano difficoltà nel raggruppare le parti in un percetto unitario (literal)
Note
  • ISI Web of Science (WOS) (literal)
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  • Maria Giovanna Spinozzi, Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione, CNR; Carlo De Lillo, Department of Psychology, University of Leicester, UK; Valentina Truppa, Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione, CNR. (literal)
Titolo
  • Global and local processing of hierarchical visual stimuli in tufted capuchin monkeys (Cebus apella) (literal)
Abstract
  • Capuchin monkeys' (Cebus apella) relative accuracy in the processing of the global shape or the local features of hierarchical visual stimuli was assessed. Three experiments are presented featuring manipulations of the arrangement and the density of the local elements of the stimuli. The results showed a clear advantage for local level processing in this species, which is robust under manipulations of the density of the local elements of the stimuli. By contrast, accuracy in global processing was linearly affected by the density of the component elements. Our results support those from other studies where a superiority for the processing of local information in hierarchical figures emerged in animals. These findings present a further challenge to the generality of early claims concerning the adaptive value of global advantage in the processing of hierarchical visual patterns. (literal)
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