Assessing the zearalenone-binding activity of adsorbent materials during passage through a dynamic in vitro gastrointestinal model. (Articolo in rivista)

Type
Label
  • Assessing the zearalenone-binding activity of adsorbent materials during passage through a dynamic in vitro gastrointestinal model. (Articolo in rivista) (literal)
Anno
  • 2003-01-01T00:00:00+01:00 (literal)
Alternative label
  • Avantaggiato G. 1, Havenaar R. 2, Visconti A. 1 (2003)
    Assessing the zearalenone-binding activity of adsorbent materials during passage through a dynamic in vitro gastrointestinal model.
    in Food and chemical toxicology
    (literal)
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  • Avantaggiato G. 1, Havenaar R. 2, Visconti A. 1 (literal)
Pagina inizio
  • 1283 (literal)
Pagina fine
  • 1290 (literal)
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  • Il presente lavoro, svolto nell’ambito di un Progetto Europeo del V Programma Quadro e di un Work Package coordinato dal nostro Istituto, ha carattere multidisciplinare e valenza internazionale. Per la sua realizzazione ci si è avvalsi della collaborazione del TNO, un Istituto di ricerca europeo di eccellenza nel campo dell’alimentazione umana e animale e dello studio della fisiologia della digestione. I risultati sono stati pubblicati su un’importante rivista internazionale nel settore tossicologico/alimentare, con impact factor 1.693. Per la prima volta, è stata dimostrata la possibilità di usare modelli gastrointestinali, validati, in studi di biodisponibilità delle micotossine. Il lavoro ha riscosso un buon successo ed è di grande utilità in quanto dimostra come questi modelli in vitro possano essere usati per condurre studi di detossificazione delle micotossine senza la necessità di dover ricorrere ad esperimenti in vivo con animali. (literal)
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  • 41 (literal)
Rivista
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  • 8 (literal)
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  • Tra i metodi di detossificazione delle derrate, ed in particolare di quelle destinate al consumo animale, l’aggiunta di adsorbenti (materiali che legano le tossine e ne riducono la biodiaponibilità) rappresenta il metodo più innovativo ed efficace per prevenire i rischi di intossicazione da micotossine. In collaborazione con un Istituto di ricerca olandese (TNO), è stato condotto uno studio per stabilire l’efficacia di due materiali adsorbenti (carbone attivo e colestirammina) a legare lo zearalenone e a ridurne l’assorbimento a livello gastrointestinale. La novità del lavoro consiste nell’aver utilizzato, per la prima volta, un modello gastrointestinale (dinamico e computerizzato) in grado di simulare l’apparato gastroenterico. Simulando la digestione del suino (animale molto sensibile all’intossicazione da zearalenone), e conducendo sia esperimenti di controllo (usando mangime contaminato senza adsorbenti) che prove con lo stesso mangime addizionato di adsorbenti a diversa concentrazione, è stato possibile misurare l’assorbimento intestinale della tossina e verificare la migliore attitudine del carbone attivo a diminuirne la biodisponibilità. (literal)
Note
  • ISI Web of Science (WOS) (literal)
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  • 1 Istituto di Scienze delle Produzioni Alimentari (ISPA) CNR 2 TNO Nutrition and Food Research, The Netherlands (literal)
Titolo
  • Assessing the zearalenone-binding activity of adsorbent materials during passage through a dynamic in vitro gastrointestinal model. (literal)
Abstract
  • A novel approach is presented herein to study the intestinal absorption of mycotoxins by using a laboratory model that mimics the metabolic processes of the gastrointestinal (GI) tract of healthy pigs. This model was used to evaluate the small-intestinal absorption of zearalenone from contaminated wheat (4.1 mg/kg) and the effectiveness of activated carbon and cholestyramine at four inclusion levels (0.25%, 0.5%, 1% and 2%) in reducing toxin absorption. Approximately 32% of ZEA intake (247 µg) was released from the food matrix during six hours of digestion and was rapidly absorbed at intestinal level. A significant reduction of intestinal absorption of ZEA was found after inclusion of activated carbon or cholestyramine, even at the lowest dose of adsorbents, with a more pronounced effect exhibited by activated carbon. In particular, when 2% of activated carbon or cholestyramine was added to the meal the ZEA intestinal absorption was lowered from 32% of ZEA intake to 5% and 16%, respectively. The sequestering effect of both adsorbents took place already during the first two hours of digestion and persisted during the rest of the experiment. The GI-model is a rapid and physiologically relevant method to test the efficacy of adsorbent materials in binding mycotoxins and can be used to pre-screen mycotoxin/adsorbent combinations as an alternative to animal experiments. (literal)
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