Genetic variability of Tuber uncinatum and its relatedness to other black truffles (Articolo in rivista)

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  • Genetic variability of Tuber uncinatum and its relatedness to other black truffles (Articolo in rivista) (literal)
Anno
  • 2002-01-01T00:00:00+01:00 (literal)
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  • Mello A., Cantisani A., Vizzini A., Bonfante P. (2002)
    Genetic variability of Tuber uncinatum and its relatedness to other black truffles
    in Environmental microbiology (Print)
    (literal)
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  • Mello A., Cantisani A., Vizzini A., Bonfante P. (literal)
Pagina inizio
  • 584 (literal)
Pagina fine
  • 594 (literal)
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  • Collocamento internazionale del prodotto. L’immissione nelle banche dati di sequenze nucleotidiche del tartufo, contribuisce all’incremento di informazioni che possono derivare dal confronto di taxa e che sono alla base degli studi sull’evoluzione. Fattore d’impatto: 3.649. Attività di divulgazione Intervista a Paul French, giornalista di Discovery Channel, nel Novembre 2003. Questa è reperibile presso l’IPP in videocassetta. Presentazione sul tartufo nell’ambito della manifestazione “Truffles and more” a San Francisco, il 4 Novembre 2002 e a Chicago nel 2003. Carattere interdisciplinare. Per la realizzazione di questo prodotto sono state necessarie competenze di biologia molecolare e di microscopia. Congressi specifici 6th European Conference on Fungal Genetics, 6-9 April, Pisa, p 416. 8th New Phytologist Symposium-Impacts of Soil Microbes on Plant Population Dynamics and Productivity, June 9-14, Helsinki, p 02B 010. (literal)
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  • 4 (literal)
Rivista
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  • Caratterizzazione della variabilità genetica in Tuber uncinatum e relazioni filogenetiche con altre specie di Tuber. I Tuber sono funghi ascomiceti che mostrano un complesso ciclo vitale. La struttura macroscopica, nota come “tartufo”si forma in seguito ad una simbiosi tra la fase miceliare e le radici di alcune piante che, in seguito a questo evento vengono definite “micorrizate”. Tra le circa 60 specie di Tuber conosciute, alcune sono molto ricercate per il loro aroma e gusto; tuttavia - poichè molte specie non sono distinguibili con l’approccio classico della morfologia- tecniche di biologia molecolare sono state applicate ad uso diagnostico. Tali tecniche non solo permettono una facile identificazione dei tartufi durante la loro fase di sporificazione, ma sono particolarmente utili durante la fase di micorrizazione. Grazie al sequenziamento della regione ITS del DNA ribosomale nucleare è stato possibile studiare la variabilità intraspecifica di Tuber uncinatum e di definire le relazioni con un altro tartufo nero, il Tuber aestivum, morfologicamente molto simile ma meno pregiato. Nel loro insieme questi studi servono a garantire l’identità di un prodotto naturale eccezionale come il tartufo, a valorizzare l’ambiente in cui esso cresce, e ad esplorare la possibilità di proporre denominazioni di origine geografica controllata. (literal)
Note
  • ISI Web of Science (WOS) (literal)
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  • -Mello A., Cantisani A., Istituto per la Protezione delle Piante, CNR, Torino -Vizzini A., Bonfante P., Dipartimento di Biologia Vegetale, Università degli Studi di Torino (literal)
Titolo
  • Genetic variability of Tuber uncinatum and its relatedness to other black truffles (literal)
Abstract
  • Genetic variability is one of the major survival strategies developed by symbiotic fungi. We focused on the ectomycorrhizal fungus Tuber uncinatum Chatin that produces edible ascomata. In order to understand the degree of its variability and its relatedness to another morphologically-similar truffle, T. aestivum Vittad., ascomata of T. uncinatum were collected from a single natural truffle-ground located in the North of Italy and compared with samples from other Italian sites, as well as with T. aestivum ascomata from other European regions. We used multilocus approaches, such as microsatellite-primed PCR, and single locus markers, such as mitochondrial and nuclear ribosomal DNA on thirty samples. The results demonstrate that the level of genetic polymorphism among isolates of T. uncinatum was higher than in other Tuber species, like T. melanosporum. Neighbour-joining analyses were carried out on a binary data matrix on twelve ascomata of T. uncinatum and T. aestivum, and on fifteen ITS sequences of these species and five from other Tuber species. Taken together, they clustered T. uncinatum and T. aestivum in two separate groups. The mitochondrial rDNA primers, NMS1 and NMS2, were not able to differentiate morphologically-related and -unrelated truffles. Moreover, a pair of primers, intentionally designed to differentiate isolates of T. aestivum and T. uncinatum from other Tuber species, successfully amplified DNA from all the samples of T. aestivum and T. uncinatum considered in our analysis. In conclusion, different molecular approaches separate T. aestivum and T. uncinatum according to their spore reticulum and their taste and smell. (literal)
Prodotto di
Autore CNR
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