Attivazione sociale, soggetti deboli e spazio pubblico: il caso del parco di Rione Traiano in Napoli (Articolo in rivista)

Type
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  • Attivazione sociale, soggetti deboli e spazio pubblico: il caso del parco di Rione Traiano in Napoli (Articolo in rivista) (literal)
Anno
  • 2013-01-01T00:00:00+01:00 (literal)
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  • 10.6092/2281-4574/1601 (literal)
Alternative label
  • Gabriella Esposito De Vita, Stefania Ragozino (2013)
    Attivazione sociale, soggetti deboli e spazio pubblico: il caso del parco di Rione Traiano in Napoli
    in TRIA (Napoli)
    (literal)
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  • Gabriella Esposito De Vita, Stefania Ragozino (literal)
Pagina inizio
  • 173 (literal)
Pagina fine
  • 188 (literal)
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  • Rivista pubblicata anche in ed. online (ISSN 2281-4574) (literal)
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  • 10 (literal)
Rivista
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  • 16 (literal)
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  • 1 (literal)
Note
  • Google Scholar (literal)
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  • IRAT-CNR Naples, DIARC-University Federico II of Naples (literal)
Titolo
  • Attivazione sociale, soggetti deboli e spazio pubblico: il caso del parco di Rione Traiano in Napoli (literal)
Abstract
  • Civic activation, vulnerable subjects and public space: the case of the park of Rione Traiano in Naples - The woman, in every kind of human settlement, culture as well as time, plays a peculiar role in terms of active observation and multitasking actor of the urban form and their organization model. Studying urban phenomena through the filter of the gender interpretation and fostering a proactive participation of women in the process of urban planning could provide added value in terms of feasibility, effectiveness and efficiency. In this paper it was decided to dealing with this issue in the framework of public spaces through the construction of a case study centered on women-mothers and their contribution for interpreting and being proactive in a participatory process of urban regeneration. The expected result of this interactive process is twofold: developing a generalized methodology of interaction with communities for interpreting, in terms of space organization, the demand they express on the one hand as well as for dealing with specific context, with the involvement of activists and associations to define and share possible trajectories of transformation of public spaces, on the other hand. To pursue this goal we have chosen to deal with the specificities of a complex environment such as Naples and with a CEP district, the largest in Italy, whose construction was initiated in 1960: Rione Traiano. In this area has started a dialogue, with non-profit organizations operating in the area first and then with women in the community, in order to address the relationship between vulnerable people and public spaces, testing a methodology for interaction and civic activation finalized to collect, prioritize and translate into proposals instances as expressed by these subjects. The disciplinary horizon selected is the integration between established tools of community planning and project strategies typical of urban design. (literal)
  • La donna in ogni tipologia di insediamento umano, in ogni cultura ed in ogni epoca svolge un ruolo peculiare che la rende osservatore privilegiato ed attore multitasking della forma urbis e dei modelli organizzativi che la caratterizzano. Studiare i fenomeni urbani attraverso il filtro dell'interpretazione di genere ed incentivare una partecipazione propositiva delle donne nei processi di formazione del progetto urbanistico possono offrire un valore aggiunto in termini di fattibilità, efficacia e efficienza. In questa sede si è voluto inquadrare questo aspetto nella tematica degli spazi pubblici mediante la costruzione di un caso studio imperniato sulle donne-madri e sul loro contributo interpretativo e propositivo in un processo di rigenerazione urbana partecipata. Il risultato atteso di tale percorso interattivo è duplice: da un lato si sviluppa una metodologia generalizzabile per l'interazione con le comunità e l'interpretazione in termini spaziali della domanda da essi espressa e dall'altro ci si confronta con specifiche realtà, con il coinvolgimento di attivisti ed associazioni nel definire e condividere possibili traiettorie di trasformazione degli spazi pubblici. Per perseguire tale obiettivo si è scelto di misurarsi con le specificità di un contesto complesso quale quello napoletano e con un quartiere CEP, il più grande in Italia, la cui realizzazione è stata avviata nel 1960: il Rione Traiano. In tale area si è avviato un dialogo, dapprima con associazioni no-profit operanti nell'area e poi con le donne della comunità, allo scopo di affrontare il rapporto tra soggetti vulnerabili e spazi pubblici e testare una metodologia d'interazione e di attivazione finalizzata a raccogliere, gerarchizzare e tradurre in proposte d'intervento le istanze espresse da tali soggetti. L'orizzonte disciplinare è integrazione tra strumenti consolidati di community planning e la spazializzazione dei risultati mediante strategie d'intervento tipiche dell'urban design. (literal)
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