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Biodiversità della nematofauna come bioindicatore dello stato di conservazione del suolo (Abstract/Poster in atti di convegno)
- Type
- Label
- Biodiversità della nematofauna come bioindicatore dello stato di conservazione del suolo (Abstract/Poster in atti di convegno) (literal)
- Anno
- 2014-01-01T00:00:00+01:00 (literal)
- Alternative label
Pousis C., Troccoli A., Park B.Y., Fanelli E., D'Addabbo T., Veronico P., Radicci V., De Luca F. (2014)
Biodiversità della nematofauna come bioindicatore dello stato di conservazione del suolo
in X Convegno Nazionale sulla Biodiversità, Roma, 3-5 settembre 2014
(literal)
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- Pousis C., Troccoli A., Park B.Y., Fanelli E., D'Addabbo T., Veronico P., Radicci V., De Luca F. (literal)
- Pagina inizio
- Pagina fine
- Note
- Http://www.cnr.it/ontology/cnr/pubblicazioni.owl#affiliazioni
- Park B.Y.- Rural Development Administration of National Academy of Agricultural Science, Suwon, Republic of Korea (literal)
- Titolo
- Biodiversità della nematofauna come bioindicatore dello stato di conservazione del suolo (literal)
- Abstract
- La tutela e la gestione del suolo richiedono grande attenzione, viste le importanti funzioni ambientali, economiche, sociali e
culturali che il suolo stesso svolge. I nematodi del suolo possono costituire degli utili bioindicatori dello stato di salute di un
suolo, in quanto sono in grado di rispondere prontamente ai cambiamenti ambientali (stress e inquinamento) e pertanto
l\"analisi della loro distribuzione e attività può essere usata per stabilire lo stato di conservazione di un suolo. Il
biomonitoraggio della nematofauna può essere condotto utilizzando diversi indici ecologici strettamente correlati
all\"arricchimento di materia organica ed ai gruppi trofici dei nematodi presenti nel terreno (Maturity Index e Enrichment
Index). Nel corso del presente studio sono stati campionati tre diversi siti della regione Puglia, localizzati uno in una riserva
naturale, il secondo in prossimità di una centrale elettrica a carbone e il terzo in prossimità di una discarica, e per ciascuno
di essi è stata condotta l\"analisi della nematofauna presente utilizzando sia approcci morfologici che molecolari. Il DNA
totale della nematofauna presente in ciascun campione è stato estratto e sottoposto ad amplificazione mediante PCR. Il gene
per il 18S rRNA è stato utilizzato come marcatore molecolare in quanto in banca dati esistono molte sequenze del 18S, tali
da coprire l\"intero phylum dei nematodi. Sono state determinate circa 100 sequenze per ciascun sito. L\"analisi delle
sequenze mediante BLAST ha permesso di classificare le sequenze ottenute a livello di genere, alcune delle quali sono state
identificate anche a livello di specie. Gli indici ecologici sono stati calcolati sia per i dati morfologici che per i dati
molecolari rivelando che i risultati dei due approcci sono sovrapponibili. I siti analizzati si sono rivelati più disturbati in
corrispondenza della centrale elettrica e della discarica rispetto al sito nella riserva naturale. Questi risultati preliminari
dimostrano che i nematodi sono sicuramente dei buoni indicatori dello stato di conservazione di un suolo. (literal)
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