Analisi farmacologiche di nuovi sistemi nanoparticellari per il rilascio del blu di metilene con potenziali effetti nelle malattie neurodegenerative (Abstract/Poster in convegno)

Type
Label
  • Analisi farmacologiche di nuovi sistemi nanoparticellari per il rilascio del blu di metilene con potenziali effetti nelle malattie neurodegenerative (Abstract/Poster in convegno) (literal)
Anno
  • 2013-01-01T00:00:00+01:00 (literal)
Alternative label
  • M. Marabeti, C. Cascio, A. Mazzaglia, C. Cannavà, C. A. Ventura, P. Guarneri (2013)
    Analisi farmacologiche di nuovi sistemi nanoparticellari per il rilascio del blu di metilene con potenziali effetti nelle malattie neurodegenerative
    in Biotecnologie: Ricerca di base, interdisciplinare e traslazionale in ambito biomedico, Istituto di Biomedicina e Immunologia Molecolare "Alberto Monroy" CNR-Palermo, 27-28 giugno 2013
    (literal)
Http://www.cnr.it/ontology/cnr/pubblicazioni.owl#autori
  • M. Marabeti, C. Cascio, A. Mazzaglia, C. Cannavà, C. A. Ventura, P. Guarneri (literal)
Note
  • Poster (literal)
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  • C. Cannavà - Dipartimento di Scienze del Farmaco e Prodotti per la Salute, Messina C. A. Ventura - Dipartimento di Scienze del Farmaco e Prodotti per la Salute, Messina (literal)
Titolo
  • Analisi farmacologiche di nuovi sistemi nanoparticellari per il rilascio del blu di metilene con potenziali effetti nelle malattie neurodegenerative (literal)
Http://www.cnr.it/ontology/cnr/pubblicazioni.owl#isbn
  • 9788890580543 (literal)
Abstract
  • Le malattie neurodegenerative quali, la malattia di Alzheimer (AD), il morbo di Parkinson, la Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA) ma anche alcune retinopatie neurodegenerative, caratterizzate dalla lenta e progressiva perdita di una o più funzioni neuronali, risultano ancora oggi malattie incurabili. Ostacoli rilevanti in terapia sono l'incapacità di molti farmaci di attraversarela barriera emato-encefalica o la loro biodisponibilità in termini di dose-risposta. Pertanto la ricerca di quest'ultimi anni è stata indirizzata verso lo sviluppo e la progettazione di nanosistemi altamente specializzati che possano veicolare i farmaci attraverso la barriera, migliorarne l'indice terapeutico e la compliance da parte del paziente. I polimeri naturali o sintetici sono tra i composti maggiormente utilizzati nella formulazione di sistemi nanoparticellari per il rilascio prolungato e sito-specifico di farmaci attraverso vie differenti di somministrazione. Questi polimeri, in genere caratterizzati da elevata biocompatibilità e biodegradabilità, sono in grado di incapsulare i farmaci, migliorandone alcune proprietà fisico-chimiche e proteggendoli dalla degradazione enzimatica. Il blu di metilene (MB), colorante idrofilo appartenente al gruppo delle fenotiazine e inibitore della monoammino ossidasi, è stato recentemente proposto quale agente neuroprotettivo in grado di inibire l'aggregazione delle proteine tau, ?-amiloide, prioniche e TDP43 (Hosokawa et al. 2012, Arai et al., 2010; Yamashita et al.2009), migliorare le funzioni mitocondriali e prevenire lo stress ossidativo (Schirmer et al. 2011). Il MB attraversa facilmente la barriera emato-encefalica (Peter et al., 2000), tuttavia l'assorbimento gastro-intestinale ne limita l'efficacia neuroprotettiva. In questo studio, abbiamo analizzato l'attività biologica e la tossicità di nanoparticelle di PLGA (copolimero dell'acido lattico-co-glicolico) preparate in presenza di una ciclodestrina amfifilica [2-oligo-(ethyleneoxide)-6-hexylthio)-?-CyD (SC6OH)] contenenti MB. Le nanoparticelle, recentemente preparate e caratterizzate dal Dip. di Scienze del Farmaco e dei Prodotti per la Salute dell'Università di Messina sono progettate per il targeting al SNC attraverso somministrazione nasale. Cellule di neuroblastoma umano SH-SY5Y, differenziate e indifferenziate, sono state utilizzate per i saggi di citotossicità del MB libero o incapsulato nelle nanoparticelle di PLGA/SC6OH e per la valutazione degli effetti farmacologici in seguito ad esposizioni con agenti stressogeni. I nostri risultati dimostrano che le nanoparticelle contenenti MB non sono di per sé tossiche e rappresentano una strategia promettente per il rilascio mirato e funzionale del MB, incoraggiando gli studi in vivo con modelli animali di malattie neurodegenerative. (literal)
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