La coarticolazione e il VOT nello sviluppo fonetico: studio sperimentale su bambini dai 42 ai 47 mesi d'età (Contributo in atti di convegno)

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  • La coarticolazione e il VOT nello sviluppo fonetico: studio sperimentale su bambini dai 42 ai 47 mesi d'età (Contributo in atti di convegno) (literal)
Anno
  • 2013-01-01T00:00:00+01:00 (literal)
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  • Zmarich Claudio, Bortone Elisa, Vayra Mario, Galatà Vincenzo (2013)
    La coarticolazione e il VOT nello sviluppo fonetico: studio sperimentale su bambini dai 42 ai 47 mesi d'età
    in Multimodalità e Multilingualità: la Sfida più Avanzata della Comunicazione Orale, 9° Convegno Nazionale AISV, Università Cà Foscari - Venezia, 21-23 gennaio 2013
    (literal)
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  • Zmarich Claudio, Bortone Elisa, Vayra Mario, Galatà Vincenzo (literal)
Pagina inizio
  • 475 (literal)
Pagina fine
  • 493 (literal)
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  • http://www.istc.cnr.it/people/claudio-zmarich (literal)
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  • Multimodalità e multilingualità: la sfida più avanzata della comunicazione orale (literal)
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  • 3 (literal)
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  • 19 (literal)
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  • CNR-ISTC, Università di Bologna, Università di Bologna, CNR-ISTC (literal)
Titolo
  • La coarticolazione e il VOT nello sviluppo fonetico: studio sperimentale su bambini dai 42 ai 47 mesi d'età (literal)
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  • 978-88-7870-901-0 (literal)
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  • Galatà Vincenzo (literal)
Abstract
  • Nelle prime tappe dello sviluppo linguistico, l'aspetto relativo all'acquisizione del cor-retto controllo motorio pone al bambino una sfida altrettanto complessa e impegnativa dell'acquisizione delle categorie cognitive relative alla produzione fonologica e, più in ge-nerale, linguistica. Lo studio dell'acquisizione del controllo motorio è reso però complicato nel bambino prescolare dalla difficoltà di usare dispositivi per la rilevazione diretta dei mo-vimenti (perché richiedono soggetti collaborativi) e dalla inadeguatezza dell'analisi del per-cetto uditivo, perché basata sulla trascrizione fonetica e quindi su categorie qualitative. In questo caso la metodologia d'elezione diventa l'analisi acustica, che è in grado di quantifi-care il continuum tempo-frequenziale dei foni, e di ricavare per inferenza informazioni sui movimenti che li hanno prodotti. Il Voice Onset Time o VOT, che misura l'intervallo tem-porale che va dal rilascio dell'occlusione consonantica all'inizio di vibrazione delle corde vocali, è considerato il miglior parametro distintivo per classificare e quantificare la sonori-tà consonantica, determinata dal rapporto temporale tra l'azione glottale e l'articolazione sopraglottale. All'inizio dello sviluppo fonetico, le consonanti sorde e sonore sono tenden-zialmente realizzate come sorde non aspirate, che è il modo articolatoriamente più sempli-ce per realizzare la sincronia tra evento glottale e sopraglottale, e che solo in seguito all'ap-prendimento di manovre articolatorie supplementari i bambini giungono a realizzare le ca-tegorie di VOT richieste dalla norma della lingua nativa. Oltre che per il VOT, l'analisi a-custica risulta particolarmente utile anche per lo studio della coarticolazione. Con il termine coarticolazione ci si alla sovrapposizione temporale di gesti appartenenti a foni confinanti e agli effetti cinematici, acustici e percettivi di tale sovrapposizione (si parla, tradizionalmente, di coarticolazione perseverativa se il gesto che influenza un fono appartiene a un fono che lo precede, anticipatoria se appartiene a uno seguente. Riferendoci allo sviluppo della coarticolazione tra consonante e vocale nella sillaba CV, secondo l'ipotesi oggi più accreditata il bambino restringe progressivamente il dominio dell'organizzazione articolatoria dalla sillaba ai singoli gesti C e V, quindi la coarticolazione diminuisce e la distintività fonemica aumenta. Le informazioni sui modi e i tempi in cui i bambini apprendenti l'italiano acquisiscono il controllo motorio necessario a produrre valori di VOT e di coarticolazione C-V di tipo adulto sono scarse e limitate a pochi soggetti al di sotto dei 22 mesi. A tutt'oggi non sap-piamo cosa succede nei mesi e negli anni successivi, fino all'età di raggiungimento dei va-lori di tipo adulto. Il presente studio ha preso in esame le produzioni effettuate da 10 bam-bini (5 maschi e 5 femmine) di età compresa tra i 42 e i 47 mesi, con l'intento di valutare il loro livello di acquisizione per il VOT e la coarticolazione C-V. I 10 bambini qui esaminati producono mediamente il contrasto di sonorità differenziando le consonanti sorde dalle so-nore per le bilabiali e le dentali, ma hanno qualche difficoltà nella produzione della sonorità per le velari che in qualche caso presentano anche valori positivi (sebbene ci sia una minoranza di bambini che non produce il contrasto di sonorità non solo per le velari ma anche per gli altri luoghi articolatori). Questi casi dimostrano che la difficoltà della produzione della sonorità nelle consonanti occlusive, soprattutto velari, è ancora ben presente tra i 42 e i 47 mesi di età. Per quanto riguarda la coarticolazione, i risultati suggeriscono l'esistenza di due tipi di percorsi evolutivi, basati sui luoghi articolatori (e su strategie coarticolatorie diverse, fondate sui vincoli biomeccanici sottostanti), che riguardano le consonanti bilabiali da una parte e le consonanti dentali e velari dall'altra. (literal)
  • In order to study of the acquisition of motor control in the early stages of language development, the empirical analyses preferably rely on acoustic data, as acoustic analysis has the advantage to quantify the phonetic continuum in the time-fequency domain, and at the same time it allows to derive information - by inference - on the movements that produced the phones. The best parameter to quantify and classify the voicing contrast is Voice Onset Time or VOT, which measures the time elapsed since the release of the consonantal occlusion to the beginning of the vibration of the vocal folds. Early in phonetic development, the voiced and unvoiced consonants tend to be realized as voiceless unaspirated, which is the easier articulatory way to achieve synchronization between the glottal and supraglottal events, and only after the acquisition of articulatory maneuvers the kids come to achieve the VOT categories that characterize the native language. The acoustic analysis is also useful for the study of coarticulation, which refers to the temporal overlapping of gestures belonging to neighboring phones. According to the most influential hypothesis, in the development of coarticulation between consonant and vowel in a CV syllable, the child progressively narrows the domain of the articulatory organization from the syllable to the individual C and V gestures, with the consequence of decreasing coarticulation and increasing phonemic distinctiveness. The present study examines the syllables produced by 10 children between the ages of 42 to 47 months, to assess their level of achievement for the VOT and C-V coarticulation. Generally speaking, children are producing a voicing contrast by differentiating the voice-less bilabial and dental consonants, but have some difficulty in the production of sonority for velars. Regarding coarticulation, the present results suggest the existence of two types of evolutionary paths, based on place of articulations (and on coarticulatory strategies rooted in the underlying biomechanical constraints), i.e bilabial vs. velars and dentals. (literal)
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