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Bioraffineria integrata da colture da fibra: come ottenere il massimo da canapa e lino. (Comunicazione a convegno)
- Type
- Label
- Bioraffineria integrata da colture da fibra: come ottenere il massimo da canapa e lino. (Comunicazione a convegno) (literal)
- Anno
- 2014-01-01T00:00:00+01:00 (literal)
- Alternative label
F. Zaccheria, I. Galasso, G. Ottolina, G. Speranza, C. Tonin, N. Ravasio (2014)
Bioraffineria integrata da colture da fibra: come ottenere il massimo da canapa e lino.
in Ecomondo, BIOBASED INDUSTRY, Rimini, 6 novembre 2014
(literal)
- Http://www.cnr.it/ontology/cnr/pubblicazioni.owl#autori
- F. Zaccheria, I. Galasso, G. Ottolina, G. Speranza, C. Tonin, N. Ravasio (literal)
- Http://www.cnr.it/ontology/cnr/pubblicazioni.owl#affiliazioni
- ISTM-CNR, Via Golgi 19, 20133 Milano;
IBBA-CNR, Via Bassini 15, 20133 Milano
ICRM-CNR, Via M. Bianco 9, 20131 Milano
Dipartimento di Chimica, Università di Milano, Via Golgi 19, 20133 Milano
ISMAC-CNR, C.so Pella 16, 13900 Biella (literal)
- Titolo
- Bioraffineria integrata da colture da fibra: come ottenere il massimo da canapa e lino. (literal)
- Abstract
- Progettare una bioraffineria integrata basata su colture tradizionalmente
note per la fibra può rappresentare un approccio innovativo. Questa
opportunità è stata recentemente investigata nell'ambito del progetto
VeLiCa finanziato da Regione Lombardia, e basato sullo studio della
possibile reintroduzione di lino e canapa nel Nord Italia. La loro
coltivazione potrebbe divenire nuovamente remunerativa sfruttando tutte
le parti della pianta per creare uno spettro di prodotti a diverso valore
aggiunto, in accordo con il concetto di bioraffineria di seconda
generazione.
Cruciale è il fatto che portando la pianta ad un livello di crescita tale da
ottenere la maturazione del seme si ottengono due principali materie
prime: olio e fibra tecnica. L'olio può essere utilizzato con successo nella
formulazione di biocarburanti e nella preparazione di prodotti chimici
quali biolubrificanti1 e poliuretani. L'elevata insaturazione dell'olio di
canapa e lino, spesso deteriore per un uso industriale, può infatti essere
ridotta con una idrogenazione selettiva messa a punto presso ISTM CNR,
atta a massimizzare le componenti monoinsature.
D'altronde la fibra tecnica, sebbene di qualità inadeguata per l'industria
tessile trova interessanti applicazioni nei compositi. In particolare durante
il progetto è stata messa a punto la preparazione di compositi di fibra
tecnica di canapa e lana di scarto per l'ottenimento di pannelli autoportanti
utilizzabili in bio-edilizia2.
Un altro elemento essenziale è che tutti gli scarti di queste due catene
produttive vengono sfruttati. Dalla frazione proteica del panello residuo
sono stati ottenuti idrolizzati con proprietà Umami, così come sono stati
individuati nelle foglie diversi metaboliti secondari ed è stata messa a
punto la preparazione di resine partendo dalla lignina contenuta negli
steli. Il concetto di bioraffineria integrata è pertanto pienamente rispettato
poiché tutte le parti della pianta verrebbero utilizzate per fornire un
ampio portfolio di prodotti, variabili dai carburanti agli esaltatori di gusto (literal)
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