La conservazione on farm in Basilicata, un'opportunità per la salvaguardia delle risorse genetiche vegetali. (Abstract/Poster in convegno)

Type
Label
  • La conservazione on farm in Basilicata, un'opportunità per la salvaguardia delle risorse genetiche vegetali. (Abstract/Poster in convegno) (literal)
Anno
  • 2013-01-01T00:00:00+01:00 (literal)
Alternative label
  • Lioi L., Sarli G., Montesano V., Piergiovanni A.R. (2013)
    La conservazione on farm in Basilicata, un'opportunità per la salvaguardia delle risorse genetiche vegetali.
    in Natura 2000 in Basilicata: percorsi di contaminazione tra natura, scienza, arte e cultura dei luoghi., Aliano (Mt), 4-6 aprile 2013
    (literal)
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  • Lioi L., Sarli G., Montesano V., Piergiovanni A.R. (literal)
Note
  • Abstract (literal)
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  • IBBR-CNR (literal)
Titolo
  • La conservazione on farm in Basilicata, un'opportunità per la salvaguardia delle risorse genetiche vegetali. (literal)
Abstract
  • Nella seconda metà del secolo scorso sono state intraprese diverse strategie per la conservazione delle risorse genetiche vegetali (RGV). La conservazione on farm è un tipo di conservazione in situ che riguarda in particolare le specie di interesse agrario. Tale approccio permette la prosecuzione dei processi evolutivi legati all'interazione genotipo-ambiente e tende ad assicurare il mantenimento del massimo livello di diversità genetica. Gli agricoltori assumono il fondamentale ruolo di \"custodi\" essendo demandato a loro il compito di perpetuare nel tempo la coltivazione degli agro-ecotipi negli ambienti in cui sono stati selezionati, seguendo le agrotecniche tradizionali. L'importanza di salvaguardare gli agro-ecotipi risiede nel fatto che essi sono spesso fonte di resistenza a stress biotici ed abiotici, hanno un elevato adattamento agli ambienti marginali in cui sono in grado di competere con le moderne varietà e non di rado hanno anche buone caratteristiche nutrizionali. Inoltre rivestono un ruolo importante nell'ambito del patrimonio culturale e paesaggistico di un determinato areale. Diversi studi hanno evidenziato la persistenza di numerosi agro-ecotipi autoctoni nelle aree interne della Basilicata. Tale fenomeno è particolarmente accentuato nelle piccole aziende isolate che continuano ad utilizzare metodi di coltivazione tradizionali (Montesano et al., 2012). L'accresciuta sensibilità sia degli operatori del settore che dei consumatori verso l'importanza della salvaguardia delle risorse genetiche vegetali ha portato a varie forme di tutela delle RGV regionali. Ad oggi la sopravvivenza on farm di agro-ecotipi lucani di pregio, commercializzati come prodotti di nicchia, è sostenuta dai marchi di tutela europei DOP (melanzana di Rotonda, fagioli bianchi di Rotonda), IGP (fagioli di Sarconi, peperone di Senise), marchi locali quali Prodotti tipici dell'Alto Agri e Prodotti del Parco del Pollino. In oltre un decennio l'IGV ha preso parte a numerosi progetti di ricerca volti ad acquisire informazioni sulle caratteristiche agronomiche, genetiche e nutrizionali del materiale coltivato dagli agricoltori lucani, allo scopo di dare indicazioni utili alla corretta salvaguardia e promozione di ciascun agro-ecotipo (Lioi et al., 2005). Attualmente l'IGV, attraverso il Centro Tematico di policoro (MT), è coinvolto con altri partner nell'attuazione della Misura 124 HC del PSR Basilicata 2007-2013, progetto VAL.BIO.LUC, finalizzato alla \"Tutela della biodiversità di leguminose tradizionali degli ambienti lucani\". (literal)
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