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GPS: un'applicazione avanzata per la ricostruzione tridimensionale di un'area archeologica (Rocca Ricciarda) (Articolo in rivista)
- Type
- Label
- GPS: un'applicazione avanzata per la ricostruzione tridimensionale di un'area archeologica (Rocca Ricciarda) (Articolo in rivista) (literal)
- Anno
- 2009-01-01T00:00:00+01:00 (literal)
- Alternative label
Gabrielli R., Peloso D. (2009)
GPS: un'applicazione avanzata per la ricostruzione tridimensionale di un'area archeologica (Rocca Ricciarda)
in Media Aetas (Firenze); Società Editrice Fiorentina, Firenze (Italia)
(literal)
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- Gabrielli R., Peloso D. (literal)
- Pagina inizio
- Pagina fine
- Rivista
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- Note
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- Titolo
- GPS: un'applicazione avanzata per la ricostruzione tridimensionale di un'area archeologica (Rocca Ricciarda) (literal)
- Abstract
- INTRODUZIONE
L'intervento compiuto dallTTABC presso il sito di Rocca Ricciarda è stato realizzato nel corso dell'anno 2001. II contrafforte roccioso che contraddistingue l'area, si offriva come un'ottima occasione per l'applicazione di tecnologie e metodologie per l'analisi, lo studio e l'interpretazione di aree antropiche. La ricostruzione del paesaggio antico è, infatti, un obiettivo fondamentale della moderna ricerca topografica. Le indagini e le ricostruzioni realizzate sono state correlate a studi storici significativi; grazie alle numerose fonti scritte pervenute, attraverso cui è possibile ricostruire parzialmente le dinamiche insediative, la contestualizzazione e la tipologia di un insediamento medievale, la cui storia può essere facilmente letta anche attraverso le indagini archeologiche dell'Università di Firenze. Da un punto di vista archeologico, il sito presenta una tipologia insediamentale apparentemente con forti caratteri di peculiarità e che, per le sue modeste dimensioni e l'evidente funzione strategica, finalizzata al controllo dei percorsi di valico tra Valdarno e Casentine, appare differenziarsi dai più frequenti villaggi fortificati d'altura resenti in quest'area geografica (TAV LXXVI, i). Gli obiettivi principali del nostro intervento sul sito archeologico sono stati:
1. fornire gli elementi necessari al fine di collocare l'abitato oggetto di studio nel proprio contesto fisico-geografico;
2. effettuare una \"registrazione\" puntuale delle evidenze archeologiche e della morfologia del terreno all'interno dell'area
di scavo.
In questo contesto ha assunto molto importanza l'esatta georeferenziazione degli elementi, cioè la precisa collocazione degli
oggetti nello spazio mediante l'attribuzione di coordinate reali. Il trattamento della cartografia esistente, base topografica sulla
quale organizzare le informazioni relative al territorio, infatti, è stato seguito dal rilievo diretto sul terreno dei processi relativi
all'attività dell'uomo ed ai fenomeni ambientali (literal)
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