Development of an innovative technology for the reduction of bio-fouling oyster culture (Wave-Brush) (Rapporti finali progetti di ricerca)

Type
Label
  • Development of an innovative technology for the reduction of bio-fouling oyster culture (Wave-Brush) (Rapporti finali progetti di ricerca) (literal)
Anno
  • 2007-01-01T00:00:00+01:00 (literal)
Alternative label
  • Lucchetti A., Sala A. (2007)
    Development of an innovative technology for the reduction of bio-fouling oyster culture (Wave-Brush)
    (literal)
Http://www.cnr.it/ontology/cnr/pubblicazioni.owl#autori
  • Lucchetti A., Sala A. (literal)
Http://www.cnr.it/ontology/cnr/pubblicazioni.owl#altreInformazioni
  • Final Report to the Marche Regional Authority, Fishery and Hunt directorate, (Project SFOP n. 01 MI030706) (literal)
Http://www.cnr.it/ontology/cnr/pubblicazioni.owl#pagineTotali
  • 47 (literal)
Http://www.cnr.it/ontology/cnr/pubblicazioni.owl#affiliazioni
  • CNR-ISMAR, U.O.S. Ancona (literal)
Titolo
  • Development of an innovative technology for the reduction of bio-fouling oyster culture (Wave-Brush) (literal)
Abstract
  • Dal punto di vista gastronomico le ostriche vengono considerate tra i molluschi più apprezzati e molte, delle circa cinquanta specie che compongono la famiglia Ostreidae, sono pescate e coltivate nei diversi mari del mondo. Nelle Marche, ma più in generale in Italia, allo stato attuale la maggior parte delle ostriche in commercio viene importata dalla Francia, dalla Spagna e dall'Olanda. La produzione nazionale italiana è inferiore a 500 t/anno, insufficiente a soddisfare la crescente domanda interna, stimata in almeno 5-10.000 t/anno. Uno dei principali problemi che possono in parte spiegare il mancato successo dell'ostreicoltura nella Regione Marche e più in generale in Italia, soprattutto in impianti sospesi, va ricercato nel biofouling, ovvero quell'insieme di organismi animali e vegetali che nel tempo vanno ad aderire alle superfici delle strutture colturali. Il biofouling è costituito da organismi sessili che si nutrono prevalentemente filtrando acqua con il duplice effetto di appesantire a lungo termine la struttura sommersa dell'impianto di allevamento (soprattutto le batterie di cestelli contenenti le ostriche) e di competere con le ostriche per il cibo e lo spazio. Per vari decenni, il metodo più comune per combattere il biofouling è stato l'uso di vernici marine antivegetative. L'industria delle vernici marine antivegetative, progettate e realizzate per minimizzare il fenomeno del biofouling sta attraversando un profondo e rapido cambiamento nella definizione delle tecnologie da utilizzare. (literal)
Prodotto di
Autore CNR

Incoming links:


Prodotto
Autore CNR di
data.CNR.it