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Visualizzazione delle traiettorie del contaminante solido in componenti oleodinamici (Contributo in atti di convegno)
- Type
- Label
- Visualizzazione delle traiettorie del contaminante solido in componenti oleodinamici (Contributo in atti di convegno) (literal)
- Anno
- 1998-01-01T00:00:00+01:00 (literal)
- Alternative label
M. Borghi, M. Milani, R. Paoluzzi, L.G. Zarotti (1998)
Visualizzazione delle traiettorie del contaminante solido in componenti oleodinamici
in 53mo Congresso nazionale ATI, Firenze, I, Settembre 15-18, 1998
(literal)
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- M. Borghi, M. Milani, R. Paoluzzi, L.G. Zarotti (literal)
- Pagina inizio
- Pagina fine
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- Atti del 53mo Congresso nazionale ATI (literal)
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- Note
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- Università di Modena, CEMOTER - C.N.R. (literal)
- Titolo
- Visualizzazione delle traiettorie del contaminante solido in componenti oleodinamici (literal)
- Abstract
- Sebbene l'utilizzo di codici di calcolo basati sul metodo degli elementi finiti per lo studio
del campo di moto interno ai componenti oleodinamici sia tutto sommato recente, le sue
potenzialità sono ormai largamente riconosciute. Nonostante il gravoso impegno in termini di
tempo di calcolo, tecniche di semplificazione dei modelli e di generalizzazione delle soluzioni,
brevemente discusse nella parte introduttiva del lavoro, unite ad un rapido miglioramento delle
prestazioni degli strumenti di calcolo, consentono in alcuni casi di ottenere un rapporto costi/
benefici decisamente favorevole, anche in un settore come quello oleodinamico, in cui il relativamente
basso valore dei componenti rende problematico l'utilizzo di tecniche di progettazione
onerose.
Scopo di questo lavoro è quello di mostrare, attraverso un caso di riferimento, come sia anche
possibile estendere ulteriormente il campo di investigazione nell'ambito di uno stesso modello,
unendo alle tradizionali analisi basate su distribuzioni di velocità, cadute di pressione ed
eventualmente effetti delle turbolenze, considerazioni riguardanti il moto prevedibile del particolato
solido inevitabilmente presente nel fluido. In questo modo viene resa possibile la predizione
qualitativa degli eventuali effetti di erosione conseguenti, almeno per la parte riguardante
l'effetto delle particelle di contaminante solido.
Il codice di calcolo utilizzato è un programma basato sul metodo degli elementi finiti (FIDAP),
che consente la soluzione delle equazioni lagrangiane del moto di particelle inserite nel
fluido a partire dalla forma della soluzione calcolata. I dati rilevati dall'analisi di uno degli
esempi mostrati sono infine paragonati qualitativamente ai risultati sperimentali ottenuti dalla
verifica degli effetti dell'erosione da contaminante solido su di una valvola di non ritorno. (literal)
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