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Making visible the invisible, Cretan objects mentioned in the cuneiform texts of Mari and archaeological discoveries in Crete during del II millennium BC (Articolo in rivista)
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- Label
- Making visible the invisible, Cretan objects mentioned in the cuneiform texts of Mari and archaeological discoveries in Crete during del II millennium BC (Articolo in rivista) (literal)
- Anno
- 2012-01-01T00:00:00+01:00 (literal)
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Lucia Alberti (2012)
Making visible the invisible, Cretan objects mentioned in the cuneiform texts of Mari and archaeological discoveries in Crete during del II millennium BC
in Studi Micenei ed Egeo Anatolici; CNR, ICEVO, Roma (Italia)
(literal)
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- Titolo
- Making visible the invisible, Cretan objects mentioned in the cuneiform texts of Mari and archaeological discoveries in Crete during del II millennium BC (literal)
- Abstract
- In texts produced in the palace of Mari, some tablets list as 'Cretan' certain prestigious
objects, such as leather goods, weapons and metal vases. Later texts from Ugarit mention Cretan
merchants receiving tin in the course of their commercial activities. The Mariote texts are here
compared with contemporary and later archaeological material found mostly in Crete but also
on the Greek Mainland (as probable/possible imports from Crete), in order to understand the
Minoan or 'made as Minoan' items that the Mariote elite looked for. By making concrete the
items exchanged between Crete and Mari during the II millennium BC, one may both visualize
the products of the handicrafts that were perceived as exotic and useful in elite gift-exchanges,
as well as objects of personal use probably in great demand for their aesthetic values. (literal)
- Nella documentazione testuale del palazzo di Mari, alcune tavolette elencano una serie di
beni \"cretesi\" di particolare pregio, fra cui oggetti di pelletteria, armi, vasi in metallo. Altri testi
più tardi provenienti da Ugarit citano invece mercanti cretesi che ricevono quantitativi di stagno
per le loro attività commerciali. La documentazione mariota viene messa a confronto con
i materiali archeologici coevi e più tardi rinvenuti soprattutto a Creta, ma anche nel continente
greco (come possibili importazioni da Creta), per tentare di identificare quali fossero i prodotti
minoici o \"fatti alla minoica\" che le elite mariote ricercavano. \"Rendendo visibili\", per quanto
possibile, gli oggetti che furono probabilmente scambiati fra Creta e Mari durante il II millennio
a.C., si tenterà di dare forma e sostanza sia a prodotti di artigianato percepiti come esotici
ed utilizzati negli scambi di doni fra elite, sia ad oggetti di uso personale particolarmente richiesti
per il loro valore estetico. (literal)
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