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Erosione del suolo: confronto tra inerbimento e diverse modalità di lavorazione del terreno, a rittochino e di traverso - Programma regionale di ricerca, sperimentazione e dimostrazione 2008. (Rapporti finali progetti di ricerca)
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- Erosione del suolo: confronto tra inerbimento e diverse modalità di lavorazione del terreno, a rittochino e di traverso - Programma regionale di ricerca, sperimentazione e dimostrazione 2008. (Rapporti finali progetti di ricerca) (literal)
- Anno
- 2009-01-01T00:00:00+01:00 (literal)
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Cavallo Eugenio, Marcella Biddoccu (2009)
Erosione del suolo: confronto tra inerbimento e diverse modalità di lavorazione del terreno, a rittochino e di traverso - Programma regionale di ricerca, sperimentazione e dimostrazione 2008.
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- Cavallo Eugenio, Marcella Biddoccu (literal)
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- Relazione sull'attività svolta nel corso del 2008, nell'ambito del progetto finanziato dalla Regione Piemonte con Determinazione Dirigenziale del Settore Sviluppo Agricolo, n. 711 del 17/09/2008 (di cui la lettera di incarico per l'attività sperimentale da parte di Tenuta Cannona, Prot. n. 181/08) ed inviato all'ente finanziatore (literal)
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- Rapporto Interno IMAMOTER No. 8/2009 (literal)
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- Titolo
- Erosione del suolo: confronto tra inerbimento e diverse modalità di lavorazione del terreno, a rittochino e di traverso - Programma regionale di ricerca, sperimentazione e dimostrazione 2008. (literal)
- Abstract
- Rapporto Interno IMAMOTER No. 8/2009. Rapporto Interno disponibile presso la biblioteca IMAMOTER, Torino
Tra i fenomeni di degrado del suolo individuati dalla Commissione delle Comunità Europee nella \"Strategia tematica per la protezione del suolo\" (COM(2006)231), sono annoverati i processi di degradazione quali l'erosione, la compattazione e gli smottamenti. La conoscenza di tali problematiche e la definizione di un programma di misure per la lotta contro di esse, sono alla base della successiva proposta di Direttiva del Parlamento Europeo e del Consiglio per l'istituzione di un quadro per la protezione del suolo a livello europeo (COM(2006)232).
L'erosione è un processo naturale, che può essere accelerato dalle attività umane e diventare così un fattore di degrado per il suolo. La rimozione dello strato superficiale fertile del suolo provoca la diminuzione della produttività (danno indiretto) a causa della perdita di sostanza organica e principi nutritivi. In casi di erosione particolarmente intensa, durante precipitazioni eccezionali, la concentrazione del deflusso in canali può provocare allagamenti o altri danni diretti alle coltivazioni, al patrimonio o a persone.
L'erodibilità del suolo è fortemente influenzata dal clima, dall'uso del suolo e dalle pratiche agricole. In provincia di Alessandria il rischio di erosione è stato valutato compreso tra 1 e 3 t/haoanno (Fig.1.1). Una perdita di suolo annua superiore a 1 t/ha è da considerare irreversibile nel giro di 50-100 anni: un singolo temporale può provocare perdite di suolo variabili da 20 t/ha fino a 100 t/ha nel caso di eventi estremi (van der Knijff et al., 2000).
La valutazione dell'erosione del suolo è essenziale per stimarne i costi diretti ed indiretti e quindi individuare i possibili rimedi, sia a larga scala che a scala locale.
Il compattamento del suolo nei terreni agricoli è una forma di degrado fisico, dovuto all'azione delle ruote e cingoli delle macchine agricole o al calpestamento animale. Il traffico veicolare ripetuto è una delle principali cause del compattamento superficiale, negli anni anche profondo, che diviene persistente e non è agevolmente eliminabile. Questo compattamento, oltre certi livelli di intensità, può deteriorare in modo irreversibile la struttura del suolo, con aumento della densità e della resistenza a penetrazione del suolo, diminuzione della porosità e della permeabilità. La diminuzione della capacità di infiltrazione dell'acqua è correlata con l'aumento del deflusso superficiale e quindi del rischio di erosione. In provincia di Alessandria, secondo l'European Soil Bureau, la suscettibilità al compattamento è media (http://eusoils.jrc.ec.europa.eu/).
La struttura del terreno è correlata alle sue proprietà fisiche e chimiche, alla quantità di sostanza organica presente, ed è essenzialmente funzione della porosità e della dimensione degli aggregati. Pertanto determina le caratteristiche idrologiche del suolo, la quantità di acqua immagazzinata ed i suoi movimenti. Con la tecnica di gestione e con la tipologia delle macchine impiegate si influisce sulla fertilità fisica del terreno modificando le dimensioni, la forma, la continuità dei pori. Con la lavorazione tradizionale, in genere, si accresce la porosità, favorendo l'esistenza di micropori, mentre quelli di maggiori dimensioni, detti di trasmissione dell'acqua, sono più numerosi con la non lavorazione. Il compattamento, se supera il livello di \"stress\" al quale il suolo può resistere, ne modifica la porosità, producendo deformazioni irreversibili. Gli effetti negativi non si manifestano uniformemente in tutta la superficie coltivata, ma variano nello spazio, essendo correlati alle proprietà puntuali ed al livello di umidità del terreno quando viene applicata la forza di compressione.
Nei terreni declivi, e quindi nel vigneto, questo fenomeno è di notevole rilevanza, in quanto i transiti delle macchine negli interfilari sono ripetuti su percorsi fissi. Pertanto è importante conoscere la variabilità spazio-temporale di alcune caratteristiche del terreno: massa volumica, parametri idrici, forza unitaria di resistenza alla compressione, in modo da valutare la necessità di modificare la tecnica colturale ed i metodi operativi. Qualora si raggiungano i valori considerati \"limite\", in determinate condizioni ambientali, può essere necessario ricorrere a nuovi metodi di gestione degli interfilari, quali la ridotta lavorazione o l'inerbimento del vigneto. (literal)
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