SOSTANZA ORGANICA DAI REFLUI SUINI PER PRODUZIONI DI QUALITÀ- Relazione finale progetto di ricerca. Prot. IMAMOTER No. 205 del 22/07/2009 205 (Rapporti finali progetti di ricerca)

Type
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  • SOSTANZA ORGANICA DAI REFLUI SUINI PER PRODUZIONI DI QUALITÀ- Relazione finale progetto di ricerca. Prot. IMAMOTER No. 205 del 22/07/2009 205 (Rapporti finali progetti di ricerca) (literal)
Anno
  • 2009-01-01T00:00:00+01:00 (literal)
Alternative label
  • Cavallo Eugenio (2009)
    SOSTANZA ORGANICA DAI REFLUI SUINI PER PRODUZIONI DI QUALITÀ- Relazione finale progetto di ricerca. Prot. IMAMOTER No. 205 del 22/07/2009 205
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  • Cavallo Eugenio (literal)
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  • Rapporto finale di progetto di ricerca finanziato dalla Regione Piemonte di cui alla convenzione No. 13579 del repertorio della Regione Piemonte in cui viene indicato come responsabile scientifico del progetto Eugenio CAVALLO. Relazione inviata al committente in data 22/07/2009 con Prot. IMAMOTER 205 (literal)
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Titolo
  • SOSTANZA ORGANICA DAI REFLUI SUINI PER PRODUZIONI DI QUALITÀ- Relazione finale progetto di ricerca. Prot. IMAMOTER No. 205 del 22/07/2009 205 (literal)
Abstract
  • Rapporto finale di progetto di ricerca finanziato dalla Regione Piemonte di cui alla convenzione No. 13579 del repertorio della Regione Piemonte Relazione inviata in data 22/07/2009 con Prot. IMAMOTER 205 I procedimenti di abbattimento del contenuto in azoto dei liquami suini, ed in particolare i processi di separazione solido/liquido sono stati studiati in maniera approfondita da diversi gruppi di ricerca mettendone in evidenza sia gli aspetti tecnici che la convenienza economica. Attività analoga è stata svolta in merito all'utilizzazione agronomica sia del solido separato che della fase liquida. I risultati mettono in risalto il fatto che la separazione solido/liquido consente di adottare strategie di differimento temporale combinate con diversa utilizzazione agronomica dell'azoto presente nelle 2 fasi: fertirrigazione estiva in copertura per il liquido, a maggior contenuto di azoto minerale; distribuzione autunnale o primaverile in pre-aratura dei seminativi per la fase solida, con contenuto di sostanza organica e azoto organico superiori. Questa soluzione non è talvolta sufficiente per risolvere il problema del surplus di elementi nutritivi, principalmente l'azoto, prodotti dagli allevamenti rispetto alla quantità che è possibile distribuire sui terreni a disposizione osservando i limiti fissati dalla legislazione ambientale, per cui è necessario ricorrere alla cessione extra-aziendale, fino ad ora circoscritta al territorio limitrofo agli allevamenti. Lo scopo dell'azione dimostrativa è quello di promuovere il trasporto e la distribuzione del solido separato prodotto da allevamenti suini, allontanando una parte degli elementi nutritivi dalle aree vulnerabili ai nitrati, in colture specializzate collinari, la vite ed il nocciolo, dove è richiesto l'apporto di materiali organici necessari al mantenimento del contenuto di carbonio organico nel suolo e di elementi nutritivi richiesti per la loro crescita. Si tratta quindi di un'iniziativa volta alla delocalizzazione territoriale di una parte della sostanza organica e dei nutrienti contenuti nei liquami suini al di là della tradizionale area di utilizzazione, e di cui intende illustrare la fattibilità organizzativa e la sostenibilità economica. L'aspetto principale affrontato dall'attività di divulgazione messa in atto è quello dell'informazione. In prima istanza gli allevatori devono sapere che il solido separato può trovare un valido impiego in aree e per applicazioni che fino a questo momento non sono state prese in considerazione, e le imprese che operano nell'area collinare in cui prevalgono la coltivazione della vite e del nocciolo, devono essere messe al corrente dell'esistenza di questo materiale, il solido separato, che può essere utilizzato in alternativa al letame e al compost. Gli allevatori non sono correttamente ed esaurientemente informati dei problemi delle aziende collinari; queste ultime non conoscono a fondo le tecniche di trattamento dei liquami ed i vincoli di carattere ambientale a cui devono sottostare i primi. Entrambi non sanno di essere, potenzialmente, un'opportunità per la soluzione dei rispettivi problemi. In secondo luogo è necessario illustrare ai potenziali nuovi utilizzatori finali le caratteristiche intrinseche del solido separato, con cui non hanno alcuna familiarità, il campo di utilizzazione, i tempi, le tecniche e le quantità con cui questo materiale può essere utilizzato nelle colture della vite e del nocciolo. Le fonti di approvvigionamento di solido separato, gli allevamenti, sono attualmente un numero limitato e distribuito su un ampio territorio. Altrettanto si può dire dei potenziali utilizzatori. L'efficacia dell'attività divulgativa in progetto dipende dall'identificazione di un'entità di coordinamento che raccolga le richieste di materiale organico proveniente dagli utilizzatori finali, la combini con disponibilità di solido separato da parte degli allevamenti, ed organizzi il trasporto del materiale in maniera efficiente e rapida ricorrendo ad autotrasportatori specializzati. Questa struttura organizzativa, una filiera dell'utilizzazione extra-aziendale allargata del solido separato, potrà essere utile quando sarà maggiore la quantità di solido separato prodotto dagli allevamenti. Il numero degli allevamenti che farà ricorso al processo di trattamento dei liquami è in aumento oltreché per la convenienza economica ed organizzativa, anche grazie a specifici finanziamenti regionali per la loro realizzazione. Le misure agroambientali del prossimo Piano di Sviluppo Rurale introducono contribuiti economici per l'utilizzo agronomico nei suoli a ridotto contenuto in carbonio organico di matrici organiche palabili di origine zootecnica. Si tratta di interventi che si ritiene aumenteranno l'interesse per l'impiego del solido separato prodotto dagli allevamenti suini e che potranno avvalersi dell'esperienza maturata con l'azione dimostrativa in atto. (literal)
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