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Ciclodestrine naturali per un' agricoltura sostenibile (Altro prodotto)
- Type
- Label
- Ciclodestrine naturali per un' agricoltura sostenibile (Altro prodotto) (literal)
- Anno
- 2012-01-01T00:00:00+01:00 (literal)
- Alternative label
- Http://www.cnr.it/ontology/cnr/pubblicazioni.owl#autori
- Giovanna Delogu (literal)
- Http://www.cnr.it/ontology/cnr/pubblicazioni.owl#affiliazioni
- CNR-Istituto di Chimica Biomolecolare UOS Sassari (literal)
- Titolo
- Ciclodestrine naturali per un' agricoltura sostenibile (literal)
- Descrizione sintetica
- seminario tenuto il 24 febbraio 2012 dalla Dr. Delogu nell'ambito dell'attività didattica della Scuola di Dottorato di Ricerca in Scienze e Biotecnologie dei Sistemi Agrari e Forestali e delle Produzioni Alimentari - Indirizzo Biotecnologie microbiche e agroalimentari. La Dr. Delogu è membro del collegio dei docenti della Scuola. (literal)
- Abstract
- Le ciclodestrine sono state scoperte nel 1891 da Villiers come prodotto di degradazione dell'amido ad opera del Bacilus amylobacter, oggi, la produzione di ?, ?, ?-ciclodestrina è ottenuta attraverso un processo biotecnologico che prevede la degradazione enzimatica dell'amido ad opera dell'enzima ciclodestrina glucanotransferasi (CGTase).
Le ciclodestrine sono degli oligosaccaridi ciclici costituiti da unità di ?-D-glucopiranosio legate tra loro da legami ?-(1,4). Queste unità di glucopiranosio formano un toroide conico anfipatico ovvero con l'interno lipofilico e l'esterno idrofilico. La cavità presente nella struttura delle ciclodestrine permette l'inclusione di molecole organiche (guest), generalmente aromatiche, e normalmente poco solubili in acqua: questo insieme costituisce un complesso di inclusione solubile in acqua in grado di rilasciare gradualmente il guest con benefici ambientali, economici e tossicologici.
Il complesso di inclusione ciclodestrina / molecola manifesta proprietà chimico-fisiche differenti dall'host e dal guest di partenza. La complessazione in ciclodestrina migliora la stabilità di molecole sensibili all'idrolisi, all'ossidazione, alla foto- e termodecomposizione. L'odore, il sapore, la bassa tensione di vapore, le capacità irritanti di una molecola possono variare o essere schermate dalla sua complessazione in ciclodestrina.
Grazie all'assenza o ridotta tossicità delle ciclodestrine naturali, negli ultimi decenni vi è stato un forte impulso verso l'utilizzo di queste macromolecole in diversi settori: farmacologico, alimentare, agrochimico, detergenza, fragranze, tessile, materiali, ambientale.
Il seminario tratterà aspetti teorici e applicativi delle ciclodestrine con particolare riguardo all'esperienza della Dr. Delogu nel settore agrochimico. (literal)
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