Gli Impianti soggetti all'autorizzazione Integrata Ambientale e la Prevenzione dei Rischi di Incidente Rilevante (Contributo in atti di convegno)

Type
Label
  • Gli Impianti soggetti all'autorizzazione Integrata Ambientale e la Prevenzione dei Rischi di Incidente Rilevante (Contributo in atti di convegno) (literal)
Anno
  • 2004-01-01T00:00:00+01:00 (literal)
Alternative label
  • Paolo Ceci; Antonio Fardelli; Mauro Rotatori; Elena Floridi; Nicoletta Valeria Trotta (2004)
    Gli Impianti soggetti all'autorizzazione Integrata Ambientale e la Prevenzione dei Rischi di Incidente Rilevante
    in Convegno Nazionale Valutazione e Gestione del Rischio negli Insediamenti Civili ed Industriali (VGR 2004), Pisa, 19-21 Ottobre 2004
    (literal)
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  • Paolo Ceci; Antonio Fardelli; Mauro Rotatori; Elena Floridi; Nicoletta Valeria Trotta (literal)
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  • http://conference.ing.unipi.it/vgr2006/archivio/Articoli/187.pdf (literal)
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  • CNR - IIA (literal)
Titolo
  • Gli Impianti soggetti all'autorizzazione Integrata Ambientale e la Prevenzione dei Rischi di Incidente Rilevante (literal)
Abstract
  • La direttiva 96/61/CE, relativa alla prevenzione e riduzione integrate dell'inquinamento di attività industriali (IPPC), prevede misure intese ad evitare oppure, qualora non sia possibile, ridurre le emissioni delle attività soggette nell'aria, nell'acqua e nel suolo, comprese le misure relative ai rifiuti, per conseguire un livello elevato di protezione dell'ambiente nel suo complesso. Con il D.Lgs. n. 372 del 4 agosto 1999 l'Italia ha recepito la direttiva 96/61/CE, limitatamente ai soli stabilimenti esistenti. La direttiva 96/82/CE, denominata \"Seveso II\", è relativa al controllo dei pericoli di incendi rilevanti connessi con determinate sostanze pericolose ed è stata attuata dall'ordinamento italiano mediante il D.Lgs. n. 334 del 17 agosto 1999. Le discipline Seveso e IPPC presentano diverse aree di interesse comune, sia per la parziale sovrapposizione delle finalità poste nei due ambiti, sia per gli inevitabili collegamenti e ricadute reciproche che sorgono, per motivi essenzialmente intrinseci di natura tecnica e operativa, nel trattare gli stessi soggetti o parti di essi. Al fine di meglio comprendere la configurazione di questi interessi comuni e di esplicare la loro natura ed entità, nell'articolo viene riportata una prima sintetica analisi dei due decreti sopra citati - dei quali vengono tralasciati alcuni aspetti che trovano meno correlazioni con l'oggetto dell'articolo - cui segue una più dettagliata descrizione degli aspetti di collegamento tra le due normative. (literal)
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