Detection of combustion formed nanoparticles (Articolo in rivista)

Type
Label
  • Detection of combustion formed nanoparticles (Articolo in rivista) (literal)
Anno
  • 2003-01-01T00:00:00+01:00 (literal)
Alternative label
  • Sgro L.A. 1, Basile G. 1, Barone A.C. 1, D'Anna A. 1, Munitolo P. 2, Borghese A. 3, D'Alessio A. 1 (2003)
    Detection of combustion formed nanoparticles
    in Chemosphere
    (literal)
Http://www.cnr.it/ontology/cnr/pubblicazioni.owl#autori
  • Sgro L.A. 1, Basile G. 1, Barone A.C. 1, D'Anna A. 1, Munitolo P. 2, Borghese A. 3, D'Alessio A. 1 (literal)
Pagina inizio
  • 1079 (literal)
Pagina fine
  • 1090 (literal)
Http://www.cnr.it/ontology/cnr/pubblicazioni.owl#altreInformazioni
  • Il particolato nanometrico prodotto in combustione ed analizzato in questo lavoro, presenta una rilevante affinità con l’acqua, dimensioni piccole, bassa velocità di coagulazione ed elevato rapporto superficie/volume. Per queste caratteristiche, possono essere rilevanti gli effetti sulla salute ed il suo impatto sull’ambientale. In questo lavoro vengono messi a confronto diversi metodi di indagine, da metodi ottici a metodi di microscopia a forza atomica ad analisi differenziale di mobilità. La tecnica sviluppata per isolare queste particelle dalla fuliggine può essere utile per lo sviluppo di tecniche di controllo delle emissioni e di analisi tossicologica. È pubblicato su una rivista internazionale della casa editrice Pergamon: Chemosphere. Impact Factor: 1.904 Cited Half-life: 5.6 (literal)
Http://www.cnr.it/ontology/cnr/pubblicazioni.owl#numeroVolume
  • 51 (literal)
Rivista
Http://www.cnr.it/ontology/cnr/pubblicazioni.owl#descrizioneSinteticaDelProdotto
  • In questo lavoro, il particolato carbonioso prodotto in fiamme laminari premiscelate di idrocarburi è analizzato usando Light scattering ed estinzione della luce UV –visible e due tecniche di eanalisi extra- situ :atomic force microscopy (AFM)and differential mobility analysis (DMA). Tali tecniche sono state scelte perché sono in grado di rivelare la formazione di particelle con diametri <5 nm, che sono quindi troppo piccole per essere osservate con strumentazione tradizionale e commerciale. Le dimensioni determinate con AFM e DMA risultano in ottimo accordo con le misure ottiche ottenute in situ, ciò rafforza l’interpretazione e l’elaborazione dei segnali ottici, e fornisce una forte evidenza sperimentale sulla presenza di particelle con dimensioni di soli 2-4 nm in fiamme, anche in assenza di fuliggine. Misure di estinzione UV-visibile sono state usate per determinare le concentrazioni di tale classe di particolato, con d=2 –4 nm anche agli scarichi di sistemi pratici di combustione. Inoltre è stato utilizzato un modello numerico, in grado di riprodurre i risultati sperimentali sulla bassa velocità di coagulazione del particolato nanometrico rispetto alla fuliggine, per analizzare le condizioni operative in camera di combustione ed allo scarico. (literal)
Note
  • ISI Web of Science (WOS) (literal)
Http://www.cnr.it/ontology/cnr/pubblicazioni.owl#affiliazioni
  • 1. Dipartimento di Ingegneria Chimica, Università degli Studi di Napoli Federico II, Piazzale Tecchio 80, 80125 Napoli, Italy 2. Istituto di Ricerche sulla Combustione, CNR, Piazzale Tecchio 80, 80125 Napoli, Italy 3. Istituto di Motori, CNR, Via Marconi 8, 80125 Napoli, Italy (literal)
Titolo
  • Detection of combustion formed nanoparticles (literal)
Abstract
  • UV–visible extinction and scattering and two extra situ sampling techniques: atomic force microscopy (AFM) and differential mobility analysis (DMA) are used to follow the evolution of the particles formed in flames. These particle sizing techniques were chosen because of their sensitivity to detect inception particles, which have diameters, d<5 nm, too small to be observed with typical particle measurement instrumentation. The size of the particles determined by AFM and DMA compares well with the size determined by in situ optical measurements, indicating that the interpretation of the UV–visible optical signal is quite good, and strongly showing the presence of d=2–4 nm particles. UV–visible extinction measurements are also used to determine the concentration of d=2–4 nm particles at the exhausts of practical combustion systems. A numerical model, able to reproduce the experimentally observed low coagulation rate of nanoparticles with respect to soot particles, is used to investigate the operating conditions in the combustion chamber and exhaust system for which 2–4 nm particles survive the exhaust or grow to larger sizes. Combustion generated nanoparticles are suspected to affect human and environmental health because of their affinity for water, small size, low rate of coagulation, and large surface area/weight ratio. The ability to isolate nanoparticles from soot particles in hydrosols collected from combustion may be useful for future analysis by a variety of techniques and toxicological assays. (literal)
Prodotto di
Autore CNR
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