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Caratterizzazione di croste superficiali indotte a seguito d'irrigazione con acque salino-sodiche (Rapporti finali progetti di ricerca)
- Type
- Label
- Caratterizzazione di croste superficiali indotte a seguito d'irrigazione con acque salino-sodiche (Rapporti finali progetti di ricerca) (literal)
- Anno
- 2005-01-01T00:00:00+01:00 (literal)
- Alternative label
Tedeschi Anna, Basile Angelo, Mele Giacomo, Leone Antonio P., De Mascellis Robero (2005)
Caratterizzazione di croste superficiali indotte a seguito d'irrigazione con acque salino-sodiche
(literal)
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- Tedeschi Anna, Basile Angelo, Mele Giacomo, Leone Antonio P., De Mascellis Robero (literal)
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- Il rapporto è depositato all'ISAFOM, ed ha il Prot. N° 659 CNR-ISAFOM (literal)
- Http://www.cnr.it/ontology/cnr/pubblicazioni.owl#note
- Rendiconto scientifico alla Regione Campania relativo al finanziamento ottenuto a seguito della pubblicazione del bando sul B.U.R.C. n.3 del 20/01/2003, della Legge Regionale n°5 Annualità 2002. Prot CNR-ISAFOM N° 659 (literal)
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- Memorie interne (literal)
- Http://www.cnr.it/ontology/cnr/pubblicazioni.owl#affiliazioni
- Istituto per i sistemi agricoli e forestali del Mediterraneo (literal)
- Titolo
- Caratterizzazione di croste superficiali indotte a seguito d'irrigazione con acque salino-sodiche (literal)
- Abstract
- Obiettivo della presente ricerca era quello di studiare e caratterizzare le proprietà chimiche e fisiche delle croste superficiali formatesi a seguito di irrigazioni con acque salino-sodiche. Pertanto, su queste croste sono state effettuate, previo studio preliminare per scegliere i siti di misura che avessero bassa variabilità spaziale: a) analisi quantitative della porosità per via micromorfologica; b) misure di risposta spettrale; c) misure degli effetti dello ione sodio sul fenomeno di rigonfiamento e contrazione; d) analisi della stabilità delle croste alla dispersione in acqua; e) misure di penetrometria. I risultati hanno mostrato che le croste sodiche hanno un rapporto vuoti/umidità a saturazione inferiore rispetto a suoli non salini. Questo risultato è stato confermato dall'analisi della porosità per via micromorfologica che ha riscontrato una riduzione della porosità nelle croste sodiche. Inoltre nel caso di suoli non salini la porosità più alta e rappresentata da una ampia classe di pori. Invece nei suoli salini la porosità è inferiore e con classi di pori di dimensioni più piccole. Intermedio è il comportamento delle tesi a salinità intermedia. A conferma del diverso comportamento delle croste salino-sodiche c'è anche la diversa risposta spettrale. Il cambiamento dello stato fisico delle croste è confermato anche dai diversi indici di stabilità degli aggregati in acqua che sono sempre inferiori per le tesi saline rispetto alla non salina e dalla maggiore quantità di materiale disperso nonché dal minore tempo necessario per la sua dispersione (TMD). Questo dato conferma che un suolo sottoposto ad irrigazioni con acque salino sodiche subisce un deterioramento dello stato fisico che si traduce in una instabilità della struttura al contatto dell'acqua, con deterioramento di tutte quelle caratteristiche fisiche e di fertilità del suolo legate direttamente o indirettamente alla porosità, come il movimento dell'acqua, l'aerazione, l'approfondimento delle radici e non meno importante la formazione di croste con conseguenze negative sull'emergenza delle plantule e sull'infiltrazione dell'acqua. (literal)
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- Autore CNR
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