Relazione finale Progetto n° 6 - C16 MIPAF VI piano triennale “Monitoraggio della pasteurellosi e vibriosi in specie ittiche di nuovo interesse per l’acquacoltura: sperimentazione di metodi diagnostici rapidi e possibili correlazioni con infezione sperime (Rapporti finali progetti di ricerca)

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  • Relazione finale Progetto n° 6 - C16 MIPAF VI piano triennale “Monitoraggio della pasteurellosi e vibriosi in specie ittiche di nuovo interesse per l’acquacoltura: sperimentazione di metodi diagnostici rapidi e possibili correlazioni con infezione sperime (Rapporti finali progetti di ricerca) (literal)
Anno
  • 2005-01-01T00:00:00+01:00 (literal)
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  • Zaccone R., Caruso G., Ciuchini F., Mancuso M., Maricchiolo G. (2005)
    Relazione finale Progetto n° 6 - C16 MIPAF VI piano triennale “Monitoraggio della pasteurellosi e vibriosi in specie ittiche di nuovo interesse per l’acquacoltura: sperimentazione di metodi diagnostici rapidi e possibili correlazioni con infezione sperime
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  • Zaccone R., Caruso G., Ciuchini F., Mancuso M., Maricchiolo G. (literal)
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  • Relazione finale Progetto n° 6 - C16 MIPAF VI piano triennale (literal)
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  • MIPAF IV piano triennale Progetto N6 -C16 (literal)
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  • Memorie interne (literal)
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  • IAMC Messina; ISS Roma (literal)
Titolo
  • Relazione finale Progetto n° 6 - C16 MIPAF VI piano triennale “Monitoraggio della pasteurellosi e vibriosi in specie ittiche di nuovo interesse per l’acquacoltura: sperimentazione di metodi diagnostici rapidi e possibili correlazioni con infezione sperime (literal)
Abstract
  • Le malattie batteriche più diffuse negli ambienti di maricoltura mediterranei sono la pasteurellosi e la vibriosi. Quest'ultima è sostenuta dal Vibrio (Listonella) anguillarum che con i suoi diversi sierotipi è risultato patogeno sia per le specie selvatiche che per quelle allevate. La pasteurellosi, sostenuta da Photobacterium damselae subsp. piscicida, è invece più patogena per le specie allevate, in particolare la spigola, meno l'orata, anche se recentemente è stata segnalata, in Mediterraneo, in cefali selvatici. Per prevenire la diffusione delle malattie infettive nelle acque degli impianti di maricoltura è necessario utilizzare metodi rapidi per una precoce determinazione dei batteri patogeni. Le metodiche utilizzate in ecologia microbica offrono grandi prospettive in questo campo, permettendo la determinazione dei batteri target, mediante immunofluorescenza indiretta (IFAT) e la discriminazione della frazione vitale della popolazione batterica (Live/dead). L'obiettivo generale del progetto di ricerca è stato quindi la messa a punto di metodologie di laboratorio rapide per la diagnosi delle malattie infettive più comuni in acquacoltura, attraverso esperimenti di infezione indotta in microcosmo. Il progetto è stato condotto da Gennaio 2003 fino a Settembre 2005 presso l'impianto sperimentale di acquacoltura dell' Istituto per l'Ambiente Marino Costiero CNR di Messina. Durante il 2003 sono stati allestiti esperimenti di infezione sperimentale con l'agente eziologico della vibriosi su spigole (Dicenthrarcus labrax), e su una specie innovativa quale la ricciola (Seriola dumerilii) allo scopo di valutare l'affidabilità di nuovi metodi di rilevamento come utile strumento per gli allevatori. I risultati hanno dimostrato che il siero immune preparato allo scopo dall'ISS-Roma, era specifico per V. anguillarum e non mostrava cross-reazioni con altri vibrioni e Aeromonas spp., Pseudomonas spp. Il metodo di IFAT permetteva l'identificazione in uno stadio precoce, dopo 1 giorno dall'infezione, alla concentrazione di 2.19x104 cell x100ml-1 la quale rappresentava lo 0.14 e 0.014% della popolazione batterica vitale e totale. Ciò indica che i pesci infetti iniziavano a diffondere V. anguillarum sin dal primo giorno dopo l'infezione. Dopo la cattura degli esemplari selvatici di S. dumerilii, in estate, è stata condotta in maniera analoga l'infezione sperimentale con V. anguillarum. Durante il 2004-2005 è stato preparato il siero immune specifico per Photobacterium damselae subsp. piscicida ed è stata effettuata la relativa infezione sperimentale in D. labrax, con la dose letale al 50 % precedentemente determinata. I campioni di acqua e dei pesci infetti (sangue e organi) sono stati sottoposti ad esame microbiologico per la ricerca dei batteri patogeni con gli stessi metodi utilizzati per V. anguillarum. Poiché è stata stabilita la relazione che lega lo stato di salute alle condizioni immunologiche dei pesci, sono stati valutati ulteriori parametri capaci di fornire informazioni sulla suscettibilità alle malattie ed in particolare alcune analisi legate all'immunità aspecifica (lisozima, emolisine, emoagglutinine) e specifica (ricerca di anticorpi circolanti) nonché di parametri indicatori di stress fisiologico (cortisolo). I risultati ottenuti consentono di tracciare un quadro più ampio sulle risposte delle due specie all'infezione batterica con agenti patogeni. (literal)
  • The outbreak of diseases caused by Vibrio (Listonella) anguillarum and Photobacterium damselae subsp. piscicida represents the major threat source in marine fish farming in the Mediterranean area. Early detection of bacterial pathogens in the waters of aquaculture plants is needed to prevent the outbreak of diseases. New analytical procedures, currently in use in microbial ecology, offer wide perspectives in this field, allowing the detection of target bacteria using the fluorescent antibody technique and the discrimination of the living and dead fractions of bacterial population. The aim of our research project was the set up of rapid analytical methods for the diagnosis of the most spread infectious diseases in aquaculture, through challenge experiments performed in microcosm. The project was run from January 2003 until September 2005 at the aquaculture facilities of the CNR- Istituto per l'Ambiente Marino Costiero in Messina. During 2003, the production of the immune sera anti-V. anguillarum was carried out (at ISS-Roma). Through different steps, the challenge with V. anguillarum was carried out in specimens of Dicentrarchus labrax and in the new candidate for aquaculture Seriola dumerilii specimens, with the aim to test the feasibility of new rapid methods developed for bacterial detection as new tool with useful application for fish farmers. Results showed that the immune sera used, tested for specificity, did not show cross reactions with other vibrios and Aeromonas spp., Pseudomonas spp. The fluorescent antibody method (IFAT) identified V. anguillarum at an early stage, 1 day after fish infection, at a concentration of 2.19x104 cells x100ml-1 which represented the 0.14 and 0.014% of the living and total bacterial population, respectively. This indicated that challenged fishes started spreading V. anguillarum since the first day after the infection. Following the capture of wild S. dumerilii specimens, during summer, the challenge of S. dumerilii with V. anguillarum strain was carried out in a similar way. Successively, during the 2004-2005 period, the production of the immune sera anti- Photobacterium damselae subsp. piscicida was carried out, and on January 2005 we challenged P. damselae subsp. piscicida in specimens of D. labrax, with a lethal dose 50%, previously determined. Since the relationship linking the health status to the immunologic conditions of fish was established, the search of further parameters able to depict the susceptibility level of fish to diseases has arisen. Of particular interest is the study of the parameters related to the non-specific immune response and the research of specific antibodies by means indirect ELISA. The lysozyme content, the haemolytic, haemoagglutinating activities and cortisol were also determined in specimens of D. labrax and S. dumerilii. (literal)
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