Protocollo della tecnica FISH (Fluorescent In Situ Hybridization) per l?identificazione e la caratterizzazione in situ di biomasse miste (Risultati di valorizzazione applicativa)

Type
Label
  • Protocollo della tecnica FISH (Fluorescent In Situ Hybridization) per l?identificazione e la caratterizzazione in situ di biomasse miste (Risultati di valorizzazione applicativa) (literal)
Anno
  • 2002-01-01T00:00:00+01:00 (literal)
Alternative label
  • Simona Rossetti e Valter Tandoi (2002)
    Protocollo della tecnica FISH (Fluorescent In Situ Hybridization) per l?identificazione e la caratterizzazione in situ di biomasse miste
    (literal)
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  • Simona Rossetti e Valter Tandoi (literal)
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  • la tecnica FISH è stata applicata con successo in combinazione con altre metodiche che permettono di associare all’identificazione anche la definizione delle principali proprietà fisiologiche del microrganismo (come ad esempio l’utilizzo di substrati particolari, la capacità di denitrificare l’azoto nitrico e di crescita autotrofa etc.). Nell’ambito del Progetto europeo Dynafilm, mirato allo studio delle specie filamentose presenti nei sistemi di trattamento industriali, la tecnica FISH è stata applicata in combinazione con la microautoradiografia per definire la versatilità nutrizionale di specie microbiche non coltivabili. Inoltre la FISH e’ stata applicata anche nel caso di biomasse complesse, in cui è necessario identificare microrganismi all’interno di aggregati, utilizzando la microscopia laser confocale che permette, contrariamente alla microscopia ad epifluorescenza tradizionale, di lavorare su piani focali ben definiti e di analizzare completamente tali campioni ambientali (literal)
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  • IRSA-CNR (literal)
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  • Notevole interesse nell’applicazione della tecnica proviene dagli utilizzatori diretti quali i gestori degli impianti di trattamento ai quali tale tecnica permette l’identificazione rapida di gruppi funzionali quali i batteri nitrificanti o di microrganismi che causano gravi disfunzioni quali i batteri filamentosi (fenomeni di “bulking” e di formazione di schiume biologiche). La tecnica inoltre per le sue caratteristiche può essere applicata su matrici diverse (suolo, acqua, biofilm etc) e può pertanto essere utilizzata nei più svariati settori ambientali quali biorisamento di siti contaminati, rilevazione di patogeni in acque contaminate etc. L’IRSA-CNR in collaborazione con il la Società Italiana di Microbiologia Generale e Biotecnologie Microbiche (SIMGBM) e con la Provincia di Perugia ha organizzato due corsi internazionali di identificazione di microrganismi tramite tecnica FISH (19-21 novembre 2001 e 21-23 ottobre 2002) a cui hanno aderito sia gestori di impianti di trattamento che personale del settore della ricerca (complessivamente 100 partecipanti) (literal)
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  • Notiziario dei metodi analitici IRSA-CNR, settembre 2002 (literal)
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  • IIRSA-CNR (literal)
Titolo
  • Protocollo della tecnica FISH (Fluorescent In Situ Hybridization) per l?identificazione e la caratterizzazione in situ di biomasse miste (literal)
Descrizione sintetica
  • ottimizzazione e applicazione nel settore dei trattamenti delle acque di rifiuto del protocollo di esecuzione della tecnica FISH. Quest’ ultima, contrariamente alle tecniche tradizionali coltura-dipendenti, permette l’identificazione rapida e la quantificazione di microrganismi direttamente nei campione ambientali. L’identificazione avviene su base molecolare tramite l’utilizzo di specifici oligonucleotidi marcati con molecole fluorescenti aventi come bersaglio regioni specifiche dell’RNA ribosomiale 16 o 23S. La tecnica FISH inoltre presenta il vantaggio di permette l’identificazione contemporanea di diverse specie microbiche presenti nello stesso campione tramite l’utilizzo di sonde con specificità diversa (literal)
Prodotto di
Autore CNR
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