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Carta della pericolosità da frana dell?alto bacino del Fiume Tevere. Landslide hazard map for the Upper Tiber River basin. (Cartografia)
- Type
- Label
- Carta della pericolosità da frana dell?alto bacino del Fiume Tevere. Landslide hazard map for the Upper Tiber River basin. (Cartografia) (literal)
- Anno
- 2002-01-01T00:00:00+01:00 (literal)
- Alternative label
Cardinali M. 1, Carrara A. 2, Guzzetti F. 3, Reichenbach P. 4 (2002)
Carta della pericolosità da frana dell?alto bacino del Fiume Tevere. Landslide hazard map for the Upper Tiber River basin.
(literal)
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- Cardinali M. 1, Carrara A. 2, Guzzetti F. 3, Reichenbach P. 4 (literal)
- Http://www.cnr.it/ontology/cnr/pubblicazioni.owl#note
- Pubblicazione CNR GNDCI n. 2634, Scala 1:100.000. (in Italiano ed Inglese). (literal)
- Http://www.cnr.it/ontology/cnr/pubblicazioni.owl#affiliazioni
- 1,3,4 CNR-IRPI
2 CNR-IEIIT (literal)
- Titolo
- Carta della pericolosità da frana dell?alto bacino del Fiume Tevere. Landslide hazard map for the Upper Tiber River basin. (literal)
- Descrizione sintetica
- La carta mostra la pericolosità da frana nellalto bacino del Fiume Tevere. La pericolosità è espressa dalla probabilità di ricorrenza spaziale delle frane allinterno delle unità territoriali in cui il bacino è stato suddiviso. La probabilità di ricorrenza spaziale delle frane è stata determinata attraverso unanalisi statistica multivariata (analisi discriminante) a partire da informazioni litologiche, strutturali, morfologiche e di uso del suolo. Le frane utilizzate per la produzione del modello statistico sono scorrimenti, colate e scorrimenti-colata, superficiali e profondi. Le informazioni geo-ambientali sono state acquisite attraverso tecniche dindagine foto-geologica, rilevamenti di campagna, ricerche bibliografiche, indagini storiche ed elaborazioni spaziali effettuate con tecnologie GIS. Per realizzare la carta, lalto bacino del Fiume Tevere (4.098 km2) è stato suddiviso in 28.600 unità territoriali idro-morfo-litologiche, ossia in aree delimitate da confini idrologici (impluvi), morfologici (displuvi) o litologici. La suddivisione è stata eseguita utilizzando tecnologie GIS a partire da un modello digitale del terreno e dalla cartografia foto-geologica esistente. I valori di probabilità di ricorrenza spaziale delle frane sono raggruppati in 7 classi, visualizzate con tonalità di colore crescente rispettivamente di verde, per le aree predette stabili, e di rosso per le aree predette instabili. (literal)
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