Innovazione tecnologica nel settore lapideo. Un’indagine sul distretto apuo-versiliese. (Articolo in rivista)

Type
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  • Innovazione tecnologica nel settore lapideo. Un’indagine sul distretto apuo-versiliese. (Articolo in rivista) (literal)
Anno
  • 2007-01-01T00:00:00+01:00 (literal)
Alternative label
  • G. Calabrese, F. Leone, S. Rolfo, G. Vitali (2007)
    Innovazione tecnologica nel settore lapideo. Un’indagine sul distretto apuo-versiliese.
    in Rapporti tecnici Ceris; CNR-CERIS, Moncalieri (Italia)
    (literal)
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  • G. Calabrese, F. Leone, S. Rolfo, G. Vitali (literal)
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  • Ceris-CNR Rapporto Tecnico N. 9 (literal)
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  • Ceris-CNR Rapporto Tecnico N. 9 (literal)
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  • 9 (literal)
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  • G. Calabrese, F. Leone, S. Rolfo, G. Vitali (literal)
Rivista
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  • G. Calabrese, F. Leone, S. Rolfo, G. Vitali (literal)
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  • 9 (literal)
Note
  • RePEc: Research Papers in Economic (literal)
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  • CNR-Ceris (literal)
Titolo
  • Innovazione tecnologica nel settore lapideo. Un’indagine sul distretto apuo-versiliese. (literal)
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  • Monografia (literal)
Abstract
  • Il distretto della lavorazione del marmo localizzato a cavallo tra le province di Massa-Carrara e di Lucca, con qualche operatore presente anche nella zona di Ortonovo (SP), rappresenta la più famosa concentrazione mondiale di imprese nella filiera del marmo. La filiera della lavorazione del marmo è molto lunga e complessa, e inizia dall'estrazione della pietra in blocchi, che devono essere movimentati e trasportati dal \"monte\" al \"piano\", dove avviene la trasformazione nel prodotto finito, che deve essere trasportato sul luogo dell'impiego e posato nel progetto edilizio. Appartengono alla filiera anche le imprese che producono macchinari per l'estrazione della materia prima e per la lavorazione, e le imprese posizionate a valle dell'attività manifatturiera, quelle che provvedono al trasporto (anche via mare dal porto di Carrara), alla commercializzazione, ai servizi di engineering e di messa in opera del prodotto finito. La complessità della filiera deriva dagli scambi orizzontali e verticali in atto tra le imprese del distretto: in ogni punto della figura 1 può avvenire uno scambio commerciale tra gli operatori del distretto, a seconda della specializzazione e dell'integrazione verticale delle imprese. Nel presente contributo si sintetizzano le caratteristiche del dibattito in corso sull'evoluzione dell'economia locale e sul futuro industriale del distretto, sulla base dei dati ottenuti dai lavori già svolti presso la Camera di Commercio di Massa-Carrara, l'Internazionale Marmi e Macchine, l'Associazione degli Industriali di Massa-Carrara e altri enti territoriali. Dalle ricerche citate e dalle numerose interviste effettuate ad imprese e testimoni privilegiati dell'area emergono utili indicazioni sulle strategie di crescita delle imprese, sul loro modello di business, sull'individuazione del vantaggio competitivo, sia in forma storica che tendenziale. Nel secondo capitolo si approfondisce il ruolo dell'innovazione nelle diverse fasi della filiera del distretto, nell'ottica che tale variabile strategica sia la più importante per facilitare l'adeguamento strutturale in corso nelle imprese, e per predisporre una adeguata politica di sviluppo locale. Si approfondiscono alcuni dati pubblici sulla ricerca e sull'innovazione condotta nelle imprese locali, anche utilizzando i dati relativi ai brevetti depositati dalle imprese del distretto e le informazioni caratterizzanti il sistema locale di innovazione. Successivamente si effettua una dettagliata analisi sulla struttura economico-finanziaria delle imprese locali, che consente di evidenziare i riflessi della trasformazione in corso nelle poste di bilancio, a conferma delle difficoltà economiche delle imprese del distretto ma anche della loro robustezza strutturale. Inoltre, si analizzano le politiche pubbliche svolte a livello distrettuale: l'integrazione di imprese locali in progetti di interesse comune - siano essi di ricerca, di internazionalizzazione o di nuova organizzazione della produzione - consente di creare esternalità positive per tutto il distretto e di ridurre gli investimenti che le singole imprese avrebbero sostenuto se avesse tentato di risolvere il problema (comune a molte di esse) da sole. Un obiettivo delle politiche pubbliche dovrebbe essere quello di valorizzare il capitale simbolico del distretto, associando la qualità del prodotto industriale alla cultura e all'arte del territorio di origine. Infine, si formulano alcune proposte di politica di sviluppo locale per puntare principalmente sull'attivazione di infrastrutture tecnologiche utili a diffondere l'innovazione all'interno del distretto. Si è infatti riscontrato come il sistema locale di innovazione sia oggi da sostenere per facilitare l'accesso delle imprese ai servizi di crescita tecnologica. L'appendice, che segue la bibliografia, contiene un esercizio di analisi condotto sui brevetti depositati dalle imprese europee, nazionali e locali nel settore dell'estrazione e della lavorazione dei minerali non metalliferi. (literal)
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