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Ideali ed intenzioni riproduttive delle donne italiane (Contributo in volume (capitolo o saggio))

Type

Prodotto della ricerca (Classe)
Contributo in volume (capitolo o saggio) (Classe)

Label

Ideali ed intenzioni riproduttive delle donne italiane (Contributo in volume (capitolo o saggio)) (literal)

Anno

2004-01-01T00:00:00+01:00 (literal)

Alternative label

Menniti Adele (2004)
Ideali ed intenzioni riproduttive delle donne italiane
Cacucci, Bari (Italia) in Donna, fecondità e salute, 2004
(literal)

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Menniti Adele (literal)

Pagina inizio

19 (literal)

Pagina fine

40 (literal)

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Bari (literal)

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Donna, fecondità e salute (literal)

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Itinerari di ricerca (literal)

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272 (literal)

Note

Google Scholar (literal)
PuMa (literal)

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Menniti Adele: IRPPS-CNR (literal)

Titolo

Ideali ed intenzioni riproduttive delle donne italiane (literal)

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Donna, fecondità e salute / a cura di Giovanna Da Molin (literal)

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8884223652 (literal)

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G. Da Molin; A. Menniti; N.Comodo; A. Lepera; G. Caggiano; F. Causio; F. Bellino; S. Godelli; V.A. Baldassarre; R. Prato; C. Germinario, E. Graps; P.L. Lopalco; C. Rizzo; M.B. Saponaro; S. Cioce; C. Napoli; C. Somma;A. Carbone; C. Napoli;A. Santulli; G. Stama; A.M. Delre (literal)

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Da Molin Giovanna (literal)

Abstract

Il contributo presenta i risultati di una serie di indagini realizzate presso un campione di donne in età 20-40 anni che hanno l'obiettivo di interpretare le tendenze della fecondità italiana, raccogliendo annualmente informazioni sulle preferenze e i comportamenti riproduttivi delle donne italiane e fornire indicazioni di policy. Insieme ad un ampliamento del \"contesto della riproduzione\" le italiane si orientano verso un'età alla prima maternità sempre più elevata e preferire un modello di famiglia a dimensione ridotta, tutte condizioni che fanno ritenere improbabile, almeno in un prossimo futuro, la rinascita di un modello di famiglia che comprenda più di due figli. Lo spettro di motivazioni che sono alla base della scelta di non avere figli nel breve periodo risulta articolato e richiama le aree dove poter intervenire e mettere a punto misure politiche di sostegno alle coppie che desiderano avere figli, ma non trovano condizioni favorevoli. L'indicazione che emerge dalla ricerca è quella di un set di interventi diversificato a seconda delle situazioni: non si può parlare di un'unica tipologia di intervento per sostenere le coppie, ma occorre un'azione che comprenda diverse misure e incida su differenti contesti affinché possa essere di effettivo aiuto alle famiglie. Se da una parte infatti è ben chiaro che sostegni di tipo economico possono essere utili ad aiutare le coppie monoreddito nelle loro decisioni procreative, appare auspicabile anche una organizzazione del lavoro più favorevole, che possa sostenere le coppie a doppio reddito, rendendogli meno gravoso l'impatto di una nuova nascita. A queste misure politiche si aggiunge la richiesta di un clima sociale più \"amichevole\" che aiuterebbe le coppie a superare le difficoltà di una prima maternità quando non sono tanto i problemi economici o lavorativi che contano, quanto tutte quelle insicurezze che emergono quando si deve prendere una decisione che produce un cambiamento importante e prolungato della propria vita e negli equilibri di coppia. Recentemente il dibattito sulla necessità di un sostegno più efficace alle coppie con figli si è rianimato nel nostro paese, ma vuoi per problemi economici, priorità nell'agenda politica e rigidità del mondo produttivo e del lavoro questa nuova attenzione verso le tematiche familiari non ha dato luogo a cambiamenti sostanziali delle politiche familiari e il carico familiare e di cura dei figli per la famiglia e, in particolare, per la donna, non sembra a tutt'oggi essersi sensibilmente alleviato. (literal)

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