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Ruggini di piante arboree forestali ed ornamentali (Monografia o trattato scientifico)
- Type
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- Ruggini di piante arboree forestali ed ornamentali (Monografia o trattato scientifico) (literal)
- Anno
- 2007-01-01T00:00:00+01:00 (literal)
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Ragazzi A., Moricca S., Dellavalle I., (2007)
Ruggini di piante arboree forestali ed ornamentali
Patron, Bologna, 2007
(literal)
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- Ragazzi A., Moricca S., Dellavalle I., (literal)
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- L'opera presenta per la prima volta ed in forma organica il panorama, suggestivo e straordinario per gli specialisti in merito agli agenti di ruggini. Si tratta, indubbiamente, di materia complessa, ricca di interazioni ospite-parassita-ambiente, in incessante evoluzione e, conseguentemente, di un lavoro fondamentale, da molti auspicato per la micopatologia italiana, perché, fino ad ora, mai affrontato nella sua completezza. È pertanto doveroso dar atto agli Autori dell'essersi impegnati nel rendere accessibile il complesso argomento degli Urediniomycetes che infieriscono sulle piante forestali. Il volume si compone di diversi capitoli ben aggregati, che, ai cultori della materia, agli studenti universitari, e a quant'altri abbiano interesse specifico per fini professionali, offrono compiutamente:
- l'insieme di detti patogeni, con la trattazione di alcuni di essi svolta per la prima volta in un testo italiano. E ciò va a colmare un'annosa lacuna, dovuta al fatto che nei testi di Patologia vegetale generale sono state, solitamente, riportate specie di importanza storica per trascorsi epidemiologici o rilevanza dell'ospite, mentre ne sono state, per lo più, sottaciute alcune che possono divenire temibili se favorite dal mutare delle condizioni climatiche.
- la disamina dello studio della variazione intraspecifica sulle dinamiche epidemiologiche ed una enfatizzazione del ruolo delle moderne tecniche biomolecolari sugli studi di popolazione e sul rilevamento di dette variazioni (il tutto corredato da esempi efficaci pertinenti ad importanti specie, ad es. la Meldmpsora del pioppo).
- un interessante excursus sulle modalità di coltivazione in vitro degli agenti di ruggine, in coltura duale o axenica, con enucleazione dei principali tipi di metodologia e difficoltà connesse. A tal proposito si sottolinea l'importanza di questi studi per l'avanzamento della comprensione della patogenesi.
- un'analisi ben dettagliata delle modalità di penetrazione nell'ospite, sia esso primario o secondario, ad opera delle ecidiospore e delle basidiospore, e delle peculiarità epidemiologiche relative ad importanti specie di pino in Italia, analisi che ha come riferimento soprattutto il \"Cronartium complex\". A proposito di Cronartium flaccidum e di Melampsora pinitorqua, specie alle quali la Scuola fiorentina ha dedicato nel tempo, con successo, grande attenzione, gli Autori, sulla scorta sia di un'ampia rassegna di riscontri bibliografici, italiani e stranieri, sia di proprie esperienze dirette, si sono cimentati in un approfondito esame critico di alcune discrepanze riguardo alla penetrazione negli aghi di pino, da parte dei tubuli germinativi originati dalle basidiospore, mettendone in luce la prevalente modalità diretta rispetto a quella indiretta. di tale stadio del processo infettivo, che la penetrazione indiretta da parte dei propaguli derivanti dalle basidiospore sia da considerare un evento non tipico, per lo più legato alla casualità, sostanzialmente diverso dalla penetrazione indiretta da parte di quelli della fase dicariotica (ecidiospore e uredospore), la quale è invece promossa dal tigmotattismo positivo dei tubuli germinativi verso le aperture stomatiche. Altrettanto commendevole è l'ampia rassegna epidemiologica, sperimentalmente approfondita, relativa alle varie regioni italiane, dalla quale gli Autori hanno evinto che, fermo restando l'importante ruolo delle condizioni ambientali, la virulenza della ruggine vescicolosa sulle varie specie di pino dipende dalla loro origine geografica, e quindi dal loro grado di variabilità genetica, nonché dalla possibilità di completarnento del ciclo nel caso di patogeni eteroici. Infine, merita apprezzamento l'ampia e godibile panoramica storica degli Uredinali, proposta dagli Autori, che attinge sia a fonti bibliche sia alla mitologia dell'antica Roma, evidenziando come tali agenti avessero condizionato, oltre alle pratiche agricole, una consistente parte di riti e di divinità. (literal)
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- -Istituto per la Protezione delle Piante, CNR, Firenze
-Dipartimento di Biotecnologie agrarie, sez. Patologia vegetale, Firenze (literal)
- Titolo
- Ruggini di piante arboree forestali ed ornamentali (literal)
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