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Ricostruzione del potenziale di tsunami di una frana sottomarina nel Golfo di Napoli, Tirreno meridionale (Abstract/Poster in convegno)
- Type
- Label
- Ricostruzione del potenziale di tsunami di una frana sottomarina nel Golfo di Napoli, Tirreno meridionale (Abstract/Poster in convegno) (literal)
- Anno
- 2011-01-01T00:00:00+01:00 (literal)
- Http://www.cnr.it/ontology/cnr/pubblicazioni.owl#doi
- 10.3301/ROL.2011.28 (literal)
- Alternative label
- Http://www.cnr.it/ontology/cnr/pubblicazioni.owl#autori
- Vincenzo Di Fiore; Gemma Aiello; Bruno D'Argenio (literal)
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- Rivista
- Http://www.cnr.it/ontology/cnr/pubblicazioni.owl#note
- Viene discusso un modello matematico di previsione dello tsunami generato da frane sottomarine nel Golfo di Napoli (sistema dei canyons Dohrn e Magnaghi). La morfo-batimetria e le instabilità gravitative sottomarine del canyon di Napoli sono state studiate attraverso l'interpretazione geologica di un Modello Digitale del Terreno (DEM) di alta risoluzione. I canyon Dohrn e Magnaghi sono controllati dalle interazioni tra l'attività vulcanica (complessi vulcanici dei Campi Flegrei e delle isole di Ischia e Procida) con i processi sedimentari collegati ai fiumi Sarno-Sebeto. La brusca terminazione del canale dell'Ammontatura (il prolungamento del braccio occidentale del canyon Dohrn nella piattaforma esterna di Napoli) contro il banco vulcanico di Nisida, la crescita del quale è precedente o contemporanea all'eruzione del Tufo Giallo Napoletano, suggerisce che il sistema del canyon Dohrn è più antico del Tufo Giallo Napoletano, sul quale poggia la città di Napoli. (literal)
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- Abstract e poster a convegno nazionale (literal)
- Note
- Abstract (literal)
- ISI Web of Science (WOS) (literal)
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- CNR-IAMC Sede di Napoli (literal)
- Titolo
- Ricostruzione del potenziale di tsunami di una frana sottomarina nel Golfo di Napoli, Tirreno meridionale (literal)
- Abstract
- Viene discusso un modello matematico di previsione dello tsunami generato da frane sottomarine del Golfo di Napoli (sistema dei canyons Dohrn e Magnaghi). La morfo-batimetria e le instabilità gravitative sottomarine dei canyon di Napoli sono state studiate attraverso l'interpretazione geologica di un Modello Digitale del Terreno (DEM) di alta risoluzione. I canyon Dohrn e Magnaghi sono controllati dalle interazioni tra l'attività vulcanica (complessi vulcanici dei Campi Flegrei e delle isole di Ischia e Procida) con i processi sedimentari collegati ai fiumi Sarno-Sebeto. La brusca terminazione del Canale dell'Ammontatura (il prolungamento del braccio occidentale del canyon Dohrn nella piattaaforma esterna di Napoli) contro il banco vulcanico di Nisida, la crescita del quale è precedente o contemporanea all'eruzione del Tufo Giallo Napoletano suggerisce che il sistema del canyon Dohrn è più antico del Tufo Giallo Napoletano, sul quale poggia la città di Napoli- Questo implica che la maggior parte dell'attività del canyon è precedente a 11-12 ky B.P.., età dei depositi del Tufo Giallo Napoletano. Nonostante il sistema del canyon sia attualmente inattivo, le principali instabilità sottomarine sono state identificate e cartografate intorno al braccio occidentale del canyon Dohrn, dalla testata alla metà del braccio, sulla scarpata continentale a sud del canyon Magnaghi e sulla scarpata nord-occidentale dell'alto carbonatico del Banco di Fuori. I risultati della simulazione numerica di frane sottomarine in queste aree sorgente hanno dimostrato che l'altezza dell'onda di tsunami, espressa in termini di percentuale dal fondo marino, può arrivare al 2.5% della profondità d'acqua al fondo mare. (literal)
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- Autore CNR
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