Ricerca sulla continuità assistenziale del paziente anziano (ME.P07.013.001)

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  • Ricerca sulla continuità assistenziale del paziente anziano (ME.P07.013.001) (literal)
Prodotto
Codice
  • ME.P07.013.001 (literal)
Anno di chiusura previsto
  • 2013-01-01T00:00:00+01:00 (literal)
Istituto esecutore
Abstract
  • I dati epidemiologici dimostrano che l'età avanzata comporta il rischio crescente di polipatologia, di disabilità e di scompenso psico-sociale. Tutte queste caratteristiche negative si rendono particolarmente evidenti dopo i 75 anni e sono responsabili del netto aumento del fabbisogno assistenziale e, quindi, dei costi socio-sanitari, che si osservano in questa fascia di età. Ricerche in diversi Paesi Europei e negli Stati Uniti dimostrano che gli ultrasettantacinquenni, pur costituendo una minoranza della popolazione totale – tra il 5% ed il 7% -, consumano risorse nel settore sanitario pari ad almeno il 30% della spesa totale. Uno degli aspetti più critici per il futuro dello stato sociale è, appunto, quello di riuscire a far fronte con successo al continuo lievitare della spesa sanitaria, almeno in parte attribuibile all'aumento del numero delle persone \"molto\" anziane. Diventano, così, d'obbligo: : 1) la necessità di ridurre la prevalenza di disabilità, in modo da avvicinare l'aspettativa di vita totale all'aspettativa di vita attiva; 2) la necessità di ottimizzare il profilo di cura ospedaliero e territoriale, garantendo la continuità delle cure per le malattie croniche. (literal)
Nome
  • Ricerca sulla continuità assistenziale del paziente anziano (literal)
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