Istituto per i Polimeri, Compositi e Biomateriali (IPCB)

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  • Istituto per i Polimeri, Compositi e Biomateriali (IPCB) (literal)
  • Istituto per i Polimeri, Compositi e Biomateriali (IPCB) (literal)
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  • Il 10 Giugno 1968, il CNR, nel ristrutturare il “Centro Nazionale di Chimica delle Macromolecole”(CNCM), decreta la nascita a Napoli del “Laboratorio di Ricerche su Tecnologia dei Polimeri e Reologia” TPR), che, di fatto, inizia la sua attività, a partire dal 1969. Alla creazione del LTPR contribuiscono personalità di grande spicco del mondo della ricerca scientifica napoletana quali il Prof. Paolo Corradini, uno dei principali collaboratori del Premio Nobel Prof. Giulio Natta, il Prof. Alfonso Maria Liquori ed il Prof. Giovanni Astarita. Il LTPR ha sede, insieme ad altri tre istituti del CNR, ad Arco Felice (Na). Di fatto questo insieme di istituti rappresenta il primo caso in Italia di “area della ricerca”. Tra le linee guida del nascente Istituto è individuato lo sviluppo di competenze nel campo della scienza e della tecnologia dei polimeri. Questo concetto viene recepito dall’allora Comitato per le Scienze Chimiche e dagli organi deliberanti del CNR, come traspare dagli obiettivi primari sanciti dallo Statuto: \"…correlare la struttura chimica, la struttura fisica e la morfologia dei materiali polimerici con proprietà termodinamiche, termiche, meccaniche e reologiche, al fine di definire un “sistema di relazioni tra proprietà e struttura dei materiali polimerici” e quindi sviluppare una serie di studi tendenti al miglioramento di proprietà tecnologiche ed applicative dei materiali polimerici\". Nell’individuazione delle tematiche di ricerca si dovette, all’epoca, necessariamente tenere in debita considerazione il fatto che alla costituzione del LTPR contribuirono due scuole, una di tipo chimico, facente capo all’Istituto Chimico della Facoltà di Scienze dell’Università “Federico II” e l’altra di estrazione ingegneristica che afferiva all’Istituto di Ingegneria Chimica della Facoltà di Ingegneria dello stesso Ateneo. Questo dualismo trovò conferma nella composizione del primo Consiglio Scientifico (CS). Il Prof. Paolo Corradini fu nominato Presidente del CS. Il Prof. Alberto Ciferri venne chiamato a svolgere le funzioni di Direttore. In data 20 Dicembre 1979 il Laboratorio di Ricerche su Tecnologia dei Polimeri e Reologia (LTPR) viene trasformato in Istituto (ITPR). Successivamente con provvedimento del 17 dicembre 1993 la denominazione dell’Istituto di Ricerche su Tecnologia dei Polimeri e Reologia viene modificata in: “Istituto di Ricerca e Tecnologia delle Materie Plastiche” (IRTeMP). Il decreto prevedeva un nuovo Statuto con una ridefinizione del piano di ricerca e degli obiettivi che risultavano essere così riformulati: \" …L’Istituto ha lo scopo di svolgere in modo permanente attività di ricerca programmata nel campo della tecnologia delle materie plastiche in armonia con i piani generali e le direttive del CNR. “ E’ importante ricordare queste origini, perché esse rappresentano il punto di partenza ed allo stesso tempo di arrivo del nuovo Istituto dei Polimeri Compositi e Biomateriali (IPCB) nato il 1 Marzo del 2014. La sede di Catania dell’IPCB nasce nel 1981 con il nome di ICTMP (Istituto di Chimica e Tecnologia dei Materiali Polimerici) diretto inizialmente dal Prof. Giorgio Montaudo. Anche il Prof. Montaudo contribuisce in modo sostanziale allo sviluppo della scienza dei materiali polimeri. Egli può essere annoverato insieme ai Corradini, Astarita, Liguori tra i padri fondatori della scuola macromolecolare italiana che ha avuto un suo epicentro nel Sud Italia, contribuendo alla sua ascesa negli anni 60/90. Nell'ottobre del 2002, ICTMP e IRTEMP confluiscono in un unico Istituto: ICTP (Istituto di Chimica e Tecnologia dei Polimeri). L’IMCB è ufficialmente attivo dal 12 Ottobre 2001 ; infatti nell’ambito del processo di riordino dell ‘Ente, il CNR accorpa l’Istituto per la Tecnologia dei Materiali Compositi (ITMC) di Napoli ed il Centro di Studi sui Materiali Macromolecolari Polifasici e Biocompatibili di Pisa. La sede dell’Istituto è Napoli mentre Pisa e Trento (creata nell’anno 2012) ne rappresentano due UOS. L’Istituto per la Tecnologia dei Materiali Compositi (ITMC), nasceva da una forte esigenza di coordinare esperienze e conoscenze nel settore dei materiali avanzati, svolgendo le proprie attività in stretta sinergia con il Dipartimento di Ingegneria dei Materiali e della Produzione (DIMP) dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, presso cui ha avuto la sede. Le competenze consolidate presso il DIMP hanno fornito un fertile substrato culturale su cui costituire il nucleo di partenza dell’ITMC per lo sviluppo di tematiche innovative ed originali rispetto ad altre attività preesistenti in ambito CNR. Una su tutte è la scienza e tecnologia dei materiali compositi, che per oltre ventanni ha rappresentato un autentica eccellenza nella ricerca italiana proiettandola ai vertici internazionali di settori strategici quali l’aerospazio e l’automotive. Il successivo accorpamento con la UOS di Pisa ha arricchito le competenze dell’Istituto consolidandone ulteriormente la valenza scientifica, per le tematiche di ricerca trattate, in campo nazionale ed internazionale. Infine la creazione dell’UOS di Trento nel dicembre 2012 definisce l’esigenza di maturare attività di interesse del CNR , dell’Università di Trento e del substrato industriale locale. (literal)
  • On June 10, 1968, the National Research Council (CNR) of Italy, restructuring the \"National Center for Macromolecular Chemistry\" (CNCM), decreed the creation of the \"Laboratory of Research on Polymers Technology and Rheology\" (LTPR), located in Naples, that began his activity in 1969. The lead personalities of Neapolitan scientific research, including Prof. Paolo Corradini (one of the main collaborators of the Nobel Prize laureate Prof. Giulio Natta), Prof. Alfonso Maria Liquori and Prof. Giovanni Astarita, contributed to the creation of LTPR. LTPR was headquartered in Arco Felice (Na) along with three other CNR institutes, resulting in the creation of the first “research area” of CNR in Italy. The core aim of the new institute was the development of competences in the field of science and technology of polymers. This objective was recognized by the Committee for Chemical Sciences and the deliberative bodies of CNR, as reflected by the primary objectives set out in the statute: \"... To correlate the chemical structure, the physical structure and the morphology of polymeric materials with thermodynamic, thermal, mechanical and rheological properties, in order to define a \"system of structure/property relationships in polymeric materials \" and then to develop a series of studies aiming at the improvement of technological properties and applications of polymeric materials \". To identify these research topics it was taken in account that two different schools contributed to the foundation of LTPR, one with a purely chemical background, represented by the Chemistry Institute of the Faculty of Sciences of the University \"Federico II\" and the other with an engineering background, represented by the Institute of Chemical Engineering, Faculty of Engineering, of the same university. This dualism is reflected by the composition of the first Scientific Council (CS): Prof. Paolo Corradini was appointed Chairperson of the CS while Prof. Alberto Ciferri was chosen as the Director. On December 20, 1979 the Laboratory of Research on Polymers Technology and Rheology was promoted to the rank of Institute (ITPR). Subsequently, with a decree of 17 December 1993, the name was changed to: \"Institute of Research and Technology of Plastics\" (IRTeMP). The decree included a new statute with a redefinition of the research plan and objectives that were reworded as: \"... The Institute will carry out permanent and programmed research activities in the field of technology of plastics, in harmony with the general plans and directives of the CNR.\" It is important to remember the origin of the Institute, as they represent at the same time the starting and arrival point of the new Institute of Polymers, Composites and Biomaterials (IPCB) born March 1, 2014. The branch of IPCB located in Catania was founded in 1981 with the name of ICTMP (Institute of Chemistry and Technology of Polymeric Materials) initially directed by Prof. Giorgio Montaudo. Also Prof. Montaudo contributed substantially to the development of polymer science. He can be counted, along with Corradini, Astarita and Liquori, among the founding fathers of the Italian school of macromolecular sciences that had its epicenter in southern Italy, contributing to its rise in the years 60/90. In October 2002, ICTMP and IRTEMP were merged into a single Institute: ICTP (Institute of Chemistry and Technology of Polymers). The IMCB is officially active since October 12, 2001; In fact CNR during its reorganization, merged the Institute for Technology of Composite Materials (ITMC) of Naples and the Center for the Study of Multiphasic and Biocompatible Macromolecular Materials of Pisa. The headquarter was in Naples while Pisa and Trento (created in 2012) represented two separated branches (UOS). The Institute for Technology of Composite Materials (ITMC), was created following the strong need to coordinate experience and knowledge in the field of advanced materials, carrying out its activities in close collaboration with the Department of Materials Engineering and Production (DIMP) of the University of Naples \"Federico II\", were it was hosted. The skills gained at the DIMP provided a fertile cultural substrate on which the core of the starting ITMC was based, and for the development of activities that were innovative and original with respect to many others inside CNR. An example is the science and technology of composite materials, which for over twenty years has been an authentic excellence of Italian research, projecting it at the international summit of strategic sectors such as aerospace and automotive. The subsequent combination with Pisa UOS enriched the expertise of the Institute further consolidating its scientific strengths, both nationally and internationally. Finally the creation of Trento UOS in December 2012 follows the need to combine the interest of the National Research Council, the University of Trento and the local industrial substrate. (literal)
Istituto esecutore di
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Codice
  • IPCB (literal)
Nome
  • Istituto per i Polimeri, Compositi e Biomateriali (IPCB) (literal)
  • Istituto per i Polimeri, Compositi e Biomateriali (IPCB) (literal)
Parte di
Afferisce a
Collaborazioni
  • Numerosi e consolidati sono i rapporti dell’IPCB con Università e Centri di Ricerca nazionali ed internazionali. In particolare, sono in corso progetti di ricerca in collaborazione con le seguenti istituzioni internazionali. I principali partners industriali dell’IPCB di Pozzuoli sono: 1.Fiat Elasis 2.Lonza Group Ltd 3.Snia Ricerche 4.Montell 5.Novamont 6.Alenia SpA 7.ICI Bioproducts and Fine Chemicals 8.Clariant International Ltd 9.ST Micrelectronics 10·General Electric 11·Essilor International 12·Indena SpA 13·SIFI SpA 14.Basell 15.Solvay 16.CEMAGREF, Division GEMO 17.PSI AB, Svezia 18.VTT Biotechnology,FINLAND 19.Faraplan SpA 20. Tecnoalimenti Accademiche (per Pozzuoli): 2. Institute of Polymer Technology and Materials Engineering, Loughborough University, Loughborough, Leic, UK; Prof. L. Mascia. 3. Centre of Molecular and Macromolecular Science, Polish Academy of Science, Lodz, Poland, Prof; A. Galeski, Prof. Kowalchuk. 4. Physics Department, Trinity College, University of Dublin, Dublin, Ireland; Prof. L. Blau. 5. Dipartimento di Chimica, Università di Torino; Prof. G. Camino 6. Dipartimento di Ingegneria dei Materiali e della Produzione, Università Federico II°, Napoli; Prof. D. Acierno, Prof. G. Mensitieri. 7. Dipartimento di Chimica, Università Federico II°, Napoli, Prof. R. Palumbo, Prof. G. Maglio, Prof. A. Roviello. 8. Dipartimento di Chimica, Università di Salerno; Prof. G. Guerra. 9. Istituto Nazionale di Fisica della Materia (INFM), c/o Dipartimento di Fisica, Università Federico II°, Napoli; Prof. U. Coscia. 10. Dipartimento di Biochimica e Biofisica “F. Cedrangolo”, Seconda Università di Napoli, Prof. A. Oliva, Prof. V. Zappia 11. Dipartimento di Chimica Farmaceutica dell’Università di Napoli Federico II, Prof. M. La Rotonda, Prof. F. Quaglia 12. Agricultural University of Athens, Agricultural Engineering Department, Prof. D. Briassoulis 13. Fachhochschule Osnabrück Fachbereich Werkstoffe und Verfahren, Prof. C. Kummerlöwe 14. Istituto di Chimica Nucleare del CNR, Roma, Prof. A.L. Segre 15. Istituto di Scienze dell’Alimentazione, CNR, Avellino, Dr. M.G. Volpe, Dr. P. De Prisco 16. Istituto di Cibernetica del CNR, Dr. P. Mormile, Dr. L. Petti 17. Istituto di Chimica Biomolecolare del CNR, Dr. B. Nicolaus 18. Istituto di Biochimica delle Proteine del CNR, Dr. P. Orlando, Dr. F. La Cara 19. Polymer Institute, Slovak Academy of Science, Bratislava, Slovacchia, Dr. E. Borsig. 21. Università di Modena, Prof. B. Focher. 22. Research Laboratory for Inorganic Chemistry, Hungarian Academy of Science, Budapest, Ungheria; Prof. M. Blazso. 23. Istituto per i Processi Chimico-Fisici del CNR - Pisa, Dr. M.C. Righetti. 24. Institut für Technik in Gartenbau und Landwirtschaft, Prof. H.J. Tantau, Universität Hannover. 25. Dipartimento di Progettazione e Gestione dei Sistemi Agro-zootecnici e Forestali, Università di Bari (PROGESA), Prof. G. Scarascia-Mugnozza, Dott. Giuliano Vox, Dott. Evelia Schettini. 26. Dipartimento di Arboricoltura, Botanica e Patologia Vegetale, Facoltà di Agraria , Università di Napoli Federico II, Prof. Giovanni Del Sorbo. 27. Polish Academy of Science (Varsavia, Polonia),Dr. P. Sajkiewicz. 28. Institute of Macromolecular Chemistry of Romanian Academy, Iasi, Romania, Prof. C. Vasile and prof. A. Chiriac. 29. Bulgarian Academy of Science, Sofia, Bulgaria Prof. R. Kotsilkova. 30. University of Bejaia, Algeria, Prof. M. Kaci. 31. Gr. T. Popa University, Iasi, Romania, Prof. M. Pascu. 32. Department of Physics, University of Rostock, 18051 Rostock, Germany, Prof. C. Schick. 33. Integrated Business Faculty, Skopje, Fyrom, MSc. A. Vasiljevic. 34. Faculty of Technology and Metallurgy, University Ss. “Cyril and Methodius” – Skopje, Fyrom, Prof. F. Popovska. 35. Bulgarian Academy of Sciences, Institute of Mechanics, Open Laboratory for Experimental Mechanics of Micro and Nanomaterials, Sofia, Bulgaria Sezione di Catania: Partners industriali: - SIFI spa. - INDENA spa. - ST Microelectronics Catania. - Milena Pharmaceuticals, Agrigento. - GGG Elettromeccanica, Catania. - Zappalà, srl, Zafferana (Catania). - Nove srl, Catania. Collaborazioni accademiche internazionali: - Polymer Institute, Slovak Academy of Sciences, Bratislava, Slovacchia. - Research Laboratory for Inorganic Chemistry, Hungarian Academy of Science, Budapest, Ungheria. - Department of Chemistry, National University of Ireland, University College Dublin, Irlanda. - University of Leuven, Belgio. Accademiche nazionali: -CNR -Istituto di Microelettronica e Microsistemi (Catania). -CNR - Istituto per i Processi Chimico-Fisici (sezione di Messina. -CNR - Istituto per i Processi Chimico-Fisici (sezione di Messina). -CNR - Istituto per lo Studio delle Macromolecole (sezione di Genova). -Università di Genova, Dipartimento di Chimica e Chimca Industriale. -Dipartimento di Chimica Organica e Biochimica Università di Napoli Federico II. -Policlinico, Università di Catania. -Dipartimento di Biochimica Biofisica e Chimica delle Macromolecole. Università di Trieste Caratterizzazione di polisaccaridi microbici. -CNR - Istituto di scienze dell’alimentazione (ISA), Avellino. -CNR - Istituto di Neuro Scienze, Sezione di Catania. -Università di Messina. -Università di Catania, Dipartimento di Scienze Chimiche. -Università di Catania,Facoltà di Ingegneria. -Università di Pisa, Dipartimento di Chimica. Sezione di Napoli/Portici: Collaborazioni Nazionali -DIMP - Università di Napoli “Federico II” Oggetto della cooperazione. -ENEA – Casaccia. -Università di Catania -Università di Salerno -ENEA – Portici (NA) -Azienda Ospedaliera Cardarelli - Napoli -Centro Ricerca Interdipartimentale sui biomateriali– Università di Napoli Federico II -Dipartimento di Scienze Chimiche – Università di Catania -Dipartimento di Scienza degli Alimenti, Università degli Studi di Napoli “Federico II” -Dipartimento Interdisciplinare, Facoltà di Agraria, Università di Modena e Reggio Emilia -Dipartimento di Scienze e Tecnologie Alimentari e Microbiologiche, Università degli Studi di Milano -Consorzio di ricerca “Ballatore” -Dipartimento di Scienze e Tecnologie Alimentari e Microbiologiche, Università degli Studi di Milano – Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia -Istituto di Cibernetica del CNR – Napoli -Dipartimento di Scienze Fisiche – Università di Napoli -DIET “Federico II” Oggetto della cooperazione: Sensori in fibra ottica -DIE Università del Sannio Oggetto della cooperazione: Sensori in fibra ottica -Università di Trento Oggetto della cooperazione: Gel per l’ingegneria dei tessuti -Università di Siena Oggetto della cooperazione: Gel per l’ingegneria dei tessuti -Istituti Ortopedici Rizzoli -Università di Milano -Università di Lecce -Centro di Cultura per l’Ingegneria delle Materie Plastiche – Politecnico di Torino, sede di Alessandria -Istituto di Scienza e Tecnologia dei Materiali Ceramici del CNR - Faenza -Dipartimento di Ingegneria Chimica, Chimica Industriale e Scienza dei Materiali - Università di Pisa Sezione di Pisa: -Dipartimento di Ingegneria delle Acque, Politecnico di Bari -CNR ISMAC, sez. Genova -CNR IRTEC, Faenza -ISTITUTO NAZIONALE PER LA RICERCA SUL CANCRO, sede in Largo Rosanna Benzi 10, 16132 Genova -Istituto di Fisiologia Clinica, Via Giuseppe Moruzzi, 1 - 56124 Pisa PI Toscana -Centro Interdipartimentale di Ricerca “E. Piaggio”, Facoltà di Ingegneria Università di Pisa -Dip.to di Chimica e Chimica Ind.le, Università di Pisa -Università di Parma -Politecnico di Torino -Dipartimento di Scienze Odontostomatologiche e Maxillo Facciali Università di Napoli Federico II -AGV -Fidia Advanced Biopolymer srl -HTP Unitex -Alenia Aerospazio -Diatech -CCPL -ELASIS -ALSTOM Ferroviaria SpA -Sistema Compositi SpA -LEVER-FABERGE’ -SEIEFFE s.r.l. -Svas Biosana -Fidia Oftal -catania -Novamont -SASIB -HYDORs.r.l. -ICIMEN2 -Ghimas -Viero Plasma Division -ST Microelectronics -Diatech -Nuova PDM -Centro Ricerche Fiat (CRF) -Ferrania Technologies -Chiron S.R.L. -Sorin Biomedica Cardio -Termo-PAIF S.p.A. -Finceramica s.r.l. -Indaco S.p.A. -Universitat Politecnica de Catalunya, Barcelona, Spain -IRC in Biomedical Materials, Queen Mary and Westfield College, London, U.K. -University of Cambridge, U.K. -ETH and University of Zurich, Switzerland -University of Basel, Switzerland -University of Manchester, United Kingdom -University of Edinburgh, United Kingdom -University of Wien, Austria -SIK, Sweden -IFR, UK -University of Pretoria, Sud Africa, -University of Mozambico, Note: partnership progetto europeo ENVIROPACK -CSIR, Sud Africa -UOM, University of Mauritius -Brunel University of West London - UK -Department of Pharmaceutical Sciences, University of Nottingham, U.K. -Department of Pharmacy, University of Brigthon, U.K. -Department of Radiation Oncology, Massachusetts General Hospital and Harvard Medical School, Boston, U.S.A. -Institute of Materials Science, University of Connecticut, Storrs, CT, U.S.A. -Institute of Pathology, Case Western Reserve University, Cleveland, Ohio, U.S.A. -Institute of Pathology, Johannes Gutenberg University Klinikum, Mainz, Germany -Laboratory of Organic Chemistry, University of Ghent, Belgium -New York Polytechnic University (USA) -International Affairs Division –University of Connecticut-Storrs USA -University of Mar del Plata (Argentina) -Office of Technology Transfer- University of Washington-Seattle USA -Department of Chemistry, State University of NewJersey, Newark, USA -Institute of Polymers, Bulgarian Academy of Sciences, Sofia, Bulgaria -Institut fur Textil-und Verfahrenstechnik, Denkendorf, Germany -Universitatsklinmikum Ulm, Germany -University of Liverpool, U.K. -CSIC, Madrid -Universitat Rovira i Virgili, Tarragona, Spain -Centre of Molecular & Macromolecular Studies, Polish Academy of Science, Lodz, Polonia -Department of Materials Science, University of Alexandria, Egypt -Institute of Polymer Technology and Engineering-Loughborough University-Loughborough UK -Institut für Umweltforschung (INFU), Universität Dortmund, Germany -Det of Chemistry & Material Engineering, Kyoto University of Technology Japan -Ceramic Physics, Laboratory & Research Institute for Nanoscience RIN), Japan -Institute of Experimental Medicine, Czech Academy of Science, Rep. Ceca -Imperial College of London, UK -Petru Poni Institute of Macromolecular Chemistry, Iasi, Romania -University of Manchester, UK -Hannover Medical School, Germania -Hubrecht Laboratory, Nederland -Endospine – Switzerland -AEROSPATIALE – Francia -BAE - United Kingdom -CASA – Spain -DASSAULT - France -SCA – Sweden -Pera Innovation Ltd., UK -IMM Research, Francia -Biocompatibles Ltd., UK -Lipotec S.A., Spagna -FDGU, Polonia -Bachem AG, Svizzera -PHARMING, Nederland -Bioprod, D.O.O., Slovenia (literal)
Attività di formazione
  • L’IPCB svolge attività di formazione di personale laureato tramite assegnazione di borse di studio e attività di docenza in corsi universitari. Notevole è anche l'attività di tutoraggio per lo svolgimento di tesi di laurea e di dottorato di ricerca presso i propri laboratori sotto la guida di ricercatori e con l’assistenza del personale tecnico, a dimostrazione della significativa collaborazione con le Università regionali e del forte radicamento dell’Istituto nel territorio. L’IPCB è anche presente nei diversi Workpackage dei Centri Regionali di Competenza (CRdC). Inoltre l’IPCB è impegnato in programmi di alta formazione nell’ambito di alcuni progetti erogati attraverso finanziamenti del MIUR. (literal)
Http://www.cnr.it/ontology/cnr/localizzazione.owl#via
  • Via Campi Flegrei, 34 (literal)
Cap
  • 80078 (literal)
Città
  • Pozzuoli (literal)
Http://www.cnr.it/ontology/cnr/localizzazione.owl#provincia
  • NA (literal)
Telefono
  • +39 081 8675076 (literal)
Codice CDS
  • 119 (literal)
Servizi
  • L’IPCB fornisce una serie di servizi integrati per ottimizzare il processo di trasferimento tecnologico dal mondo della ricerca a quello delle imprese. Individuazione delle tecniche di trasferimento, opportune per il tessuto industriale regionale, che siano in grado di potenziare il rapporto tra impresa e ricerca valutandone le ricadute occupazionali derivanti attraverso l’assistenza e la collaborazione allo sviluppo di progetti industriali che sfruttano strumenti finanziari regionali e nazionali. Aumento della crescita della cultura scientifico-tecnologica con processi formativi in grado di creare nuove figure professionali ed il miglioramento della cultura d'impresa Allo scopo l’IPCB possiede una ottima dotazione di attrezzature all’avanguardia distribuite opportunamente nei vari laboratori per destinazione. Laboratori Sede di Pozzuoli: Laboratorio microscopia elettronica (SEM, TEM): Microscopio Elettronico a Scansione (SEM) FEI Quanta 200 FEG: - Modalità operative: alto vuoto (HV), basso vuoto (LV), ambientale (ESEM) - Modulo cryo-transfer system Gatan Alto 1000E - Microtensile tester - Modulo STEM - Peltier stage - Heating stage (fino a 1000°C) - Spettrometro a dispersione di energia (EDS) Oxford Inca Energy System 250 equipaggiato con detector INCAx-act LN2-free Detectors: - Detector elettroni secondari (SED) Everhardt-Thornley - Large field detector (LFD): SED per modalità LV - Gaseous SED (GSED): SED per modalità ESEM - Detector per elettroni retrodiffusi (BSED) allo stato solido - Detector STEM - IR-CCD Microscopio Elettronico a Trasmissione (TEM) FEI Tecnai G2 Spirit TWIN 120 kV con sorgente di emissione LaB6: - Tomography holder e software Xplore3D - FEI Eagle 4k CCD camera (bottom mounted) - Olympus SIS MegaView G2 CCD Camera (side mounted) - Sputtering ad alta risoluzione Emitech K575X - Crio-ultramicrotomo Leica EM UC6/FC6 e - Trimmer Leica EM TRIM2 Laboratorio Analisi termica (DSC, TGA): - Calorimetro differenziale a scansione Mettler a flusso di calore, modello DSC 30, dotato di sistema di raffreddamento ad azoto liquido. - Calorimetro differenziale a scansione Mettler a flusso di calore, modello DSC 822e, dotato di autocampionatore e di sistema di raffreddamento ad azoto liquido . - Calorimetro differenziale a scansione TA Instruments, modello Q2000, dotato di sistema di refrigerazione RCS 90. - Analizzatore termogravimetrico TG/DTA Mettler, modello TGA/SDTA851e. - Analizzatore termogravimetrico TG/DTA Perkin-Elmer, modello Pyris Diamond TG/DTA. - Analizzatore termogravimetrico TG Perkin-Elmer, modello Pyris 1. Laboratorio analisi termica avanzata: - Calorimetro differenziale a scansione Pyris Diamond DSC, Perkin-Elmer; Descrizione caratteristiche operative: calorimetro differenziale a scansione con misura diretta dell’energia (”H) mediante il principio della compensazione di energia; due fornaci a riscaldamento indipendente in Platino/Iridio aventi massa inferiore a 1 grammo; rumore inferiore a 0.1 ¼Watt; range dinamico da 0.2 ¼W a 800 mW; intervallo di temperatura da –70 °C a +750 °C; Precisione Calorimetrica migliore di +/- 0.1%; velocità massima di riscaldamento/raffreddamento controllata fino a 500 °C/min; accuratezza della temperatura +/-0.1 °C; precisione di temperatura migliore di +/- 0.01 °C. - Bilancia analitica semimicro Sartorius Serie Competence Mod. CP225D-OCE. Laboratorio elettrospinning: - Elettrospinning, modello NF103 MECC Co., Ltd. (Fukuoka, Japan) - Phenom desktop SEM Phenom-World (Eindhoven, The Netherlands) - Permeabilimetro Multiperm 220V, 800W - Permeabilimetro PermeO2 220V, 800W Laboratorio NMR: - SPETTROMETRO FT - NMR SUPERCONDUTTORE Bruker AVANCE II 400 MHZ, EQUIPAGGIATO CON UNA SONDA CP - MAS 4mm PER SOLIDI: Intervallo di frequenze Canale 1: 1H-19F; Intervallo di frequenze Canale 2 (Broad Band): 31P-15N; Velocità di rotazione = 15.000 Hz (rotori in ZrO2) (fino a > 18.000 Hz con rotori High Speed); Intervallo di T ca.: - 70°C +120°C; Espulsione automatica campione (senza necessità di estrazione probe per cambio campione); Alta sensibilità su 13C. Laboratorio Materiali Compositi e Beni Culturali: - Mulino planetario a sfere Retsch PM100 - Mulino planetario a sfere Fritsch Pulverisette 7 premium line con giara Easy GTM (monitoraggio temperatura e pressione) - Bench-top platen pressDr. Collin P 200 with cooling cassette system - Ultrasonic processor Sonics VibraCell VCX 500 - Camera climatica Climacell 222 con controllo temperatura e umidità relativa - Spettrofotometro UV/Visibile Jasco V570 - Heat thermal analyzer Applied Precision Isomet 2104 - Abrasimetro Taber 5135 - Sistema di misura di resistività elettrica di volume e superficie Keithley 6517 con camera di misura Keithley 8009 - Analizzatore automatico di fisisorbimento Micromeritics ASAP 2020 - Liofilizzatore Edwards Modulyo - Liofilizzatore Christ Alpha 2-4 LSC plus Laboratorio proprietà meccaniche: - DINAMOMETRO MECCANICO INSTRON MOD. 4505 (CARICO MASSIMO 100 KN) CORREDATO DI CAMERA TERMICA PER ESEGUIRE PROVE IN CONTROLLO DI TEMPERATURA. - DINAMOMETRO MECCANICO INSTRON MOD. 5564 (CARICO MASSIMO 1 KN) CORREDATO DI CAMERA TERMICA PER ESEGUIRE PROVE IN CONTROLLO DI TEMPERATURA. - DINAMOMETRO MECCANICO INSTRON MOD. 1122 (CARICO MASSIMO 5 KN) IN DISUSO. - DINAMOMETRO MECCANICO INSTRON MOD. 1121 (CARICO MASSIMO 5 KN) IN DISUSO. - DUE ANALIZZATORI DINAMICO-MECCANICI (DMA) MOD. PYRIS DAIMOND DELLA PERKIN ELMER INSTRUMENTS. - PENDOLO STRUMENTATO DI FRATTURA MOD. CHARPY (ENERGIA MASSIMA 50 J). - PENDOLO STRUMENTATO DI FRATTURA MOD. CHARPY (ENERGIA MASSIMA 25 J). - CAMERA TERMOSTATICA E CLIMATICA MOD. SU 250 E. - MISCELATORE PLASTOGRAPH EC MOD. 815651. - MISCELATORE HAAKE-RHEOCORD MOD. CEAST. - MACCHINA CEAST PER INTAGLIARE I PROVINI PER LA RESILIENZA D’IMPATTO. PER LA PREPARATIVA IL LABORATORIO HA INOLTRE IN DOTAZIONE: SEGATRICE CIRCOLARE, PRESSA CON PIATTI RISCALDANTI, FUSTELLE MOD. CEAST DI VARIE DIMENSIONI PER RICAVARE PROVINI AVENTI UN PROFILO DEFINITO, DUE MULINI PER LA PREPARAZIONE DI POLVERI, POMPA DA VUOTO E CONTENITORI IN ACCIAIO PER L’AZOTO LIQUIDO. Laboratorio Spettroscopia molecolare: - SPETTROMETRO IR A TRASFORMATA DI FOURIER (FTIR), PERKIN-ELMER MOD. GX. - MICROSCOPIO FTIR PERKIN-ELMER MOD. AUTOIMAGE CON STAGE MOBILE PER LA MAPPATURA COMPUTERIZZATA. - N. 2 SPETTROMETRI FTIR PERKIN-ELMER MOD. SPECTRUM 100. - SPETTROMETRO FT-RAMAN CON DOPPIO BANCO OTTICO PER MISURE NEL VICINO E NEL MEDIO INFRAROSSO, NICOLET MOD. NEXUS 670. - SPETTROMETRO DISPERSIVO RAMAN A CAMPIONAMENTO CONFOCALE EQUIPAGGIATO CON TRE SORGENTI LASER (513, 633 E 781 NM) E SISTEMA DI MAPPATURA COMPUTERIZZATA (RAMAN IMAGING). HORIBA JOBIN-IVON, MOD. LABRAM-ARAMIS. - CELLA PER MISURE FTIR DI DIFFUSIONE SOTTO STIRO DI GAS E VAPORI IN FILM E MEMBRANE POLIMERICHE EQUIPAGGIATA CON DINAMOMETRO STATICO E DINAMICO-MECCANICO. ENDURATEC-WINTEST. - CELLA DI TEMPERATURA CON CRIOSTATO DA -150°C A 250°C PER MISURE IN TRASMISSIONE SOTTO VUOTO O IN ATMOSFERA CONTROLLATA. MOD. SPECAC 80100. - MICROTOMO PER LA PREPARAZIONE DI FETTINE SOTTILI PER IL MICROSCOPIO FTIR, REICHERT-JUNG MOD. 1150 AUTOCUT. - PER LA PREPARATIVA IL LABORATORIO HA INOLTRE IN DOTAZIONE PASTICCATRICI DI VARIE DIMENSIONI, UN MULINO PER LA PREPARAZIONE DI POLVERI ULTRAFINI, 3 BAGNI TERMOSTATICI UNA POMPA DA VUOTO ROTATIVA E UNA TURBOMOLECOLARE. Laboratorio trasformazione polimeri: processo e reologia: - Estrusore bivite Haake MiniLab, 220V, 2kW - Estrusore monovite DrCollin Teachline E20T, 380V, 8kW - Estrusore bivite DrCollin ZK25T, 380V, 10kW - Pressa a iniezione CronoPlast BabyPlast, 380V, 3kW - Pressa a compressione DrCollin P400E, 380V, 18kW - Unità di raffreddamento con pompa per pressa BabyPlast, 220V, 1kW - Unità di raffreddamento con pompa per pressa P400E, 380V, 17kW - Reometro ThermoFisher MARS III, 220V, 660W - Reometro ThermoFisher RS6000, 220V, 660W - Temperature Controller Rheonaut, 220V, 600W - Stufa ventilata Binder 7200 220V, 1500W Laboratorio sintesi e caratterizzazione polimeri: - ViscotekGPC Max Vers. 2001 - TDA Viscotek - Spettrofluorimetro Perkin Elmer LS 55 - Zetasizer Malvern - Centrifuga Hermle Z323 - Centrifuga Hermle Z326K - Vibra Cell Sonics Laboratorio diffrattometria: - Generatore di raggi X PHILIPS, modello PW 1730/10 - Sistema goniometrico a geometria verticale ad alto angolo PHILIPS, modello PW 3020/00 con unità modulare a microprocessore integrata per il controllo del goniometro e l’acquisizione dati modello PW 3710 Laboratorio proprietà termiche compositi e tessuti: - VIRC – Strumento per l'analisi delle proprietà termiche di materiali e tessuti - Termocamera FLIR Systems ThermoVision™ A40M Researcher Laboratori Sezione di Napoli/Portici: Biomateriali: Caratterizzazione e progettazione di polimeri e compositi per applicazioni biomedicali. Camera Bianca (Ingegneria dei tessuti): Allestimento e mantenimento di colture cellulari (3T3, PC12, HUVEC, OVCAR). Realizzazione di costrutti cellulari in 3D con differenti matrici polimeriche sintetiche e naturali. Prove di citotossicità di vari materiali. Proprietà Meccaniche : Caratterizzazione e analisi delle proprietà meccanico-statiche e dinamiche dei materiali. Prove statiche di trazione, compressione, taglio e torsione. Prove dinamiche di creep, isteresi, stress-relaxation e fatica. Ingegneria Cellulare e Molecolare: studio di fenomeni di interazione tra biomolecole, materiali e cellule. Determinazione dei parametri fisici che regolano il trasporto di macromolecole in materiali e nel citoplasma cellulare.Progettazione, sviluppo, validazione e prototipazione di dispositivi biotecnologici per la realizzazione di materiali bio-ibridi. Proprietà Reologiche: caratterizzazione reologica di materiali polimerici, soluzioni polimeriche , idrogeli e compositi a matrice polimerica in regime oscillatorio e “steady state”. Proprietà Ottiche: caratterizzazione morfologica di materiali compositi e polimeri, analisi di immagine, valutazione quantitativa delle caratteristiche morfologiche dei campioni. Tecnologie di Processo: Studio ed ottimizzazione, in scala di laboratorio, di tecnologie di processo di polimeri e compositi: miscelazione, estrusione, calandratura, iniezione, schiumatura, termoformatura, stampaggio ad iniezione, sinterizzazione di schiume, filament winding, resin transfer molding, vacuum assisted RTM. Materiali Nanostrutturati: Sintesi e caratterizzazione di cluster metallici, semimetallici e semiconduttivi confinati in matrici polimeriche. Studio delle proprietà ottiche (spettroscopia ottica di emissione ed assorbimento in temperatura, rifrattometria, riflettanza diffusa) ed elettriche dei materiali. Cristalli Liquidi: sintesi di monomeri e polimeri. Proprietà di Trasporto: Misura delle proprietà di trasporto di massa e della termodinamica di assorbimento di sostanze a basso peso molecolare in polimeri. Proprietà Chimico-Fisiche: Analisi delle proprietà chimico-fisiche dei materiali polimerici e compositi, caratterizzazione calorimetrica, dinamico-meccanica e spettroscopica. Sistemi di Imballaggio: studio e messa a punto di materiali polimerici innovativi per imballaggio alimentare. Smart Structures: Il laboratorio di Smart Structures è dotato di: sistemi homemade in fibra ottica per misure di indice di rifrazione, temperatura e deformazioni statiche e dinamiche, microdinamometro con camera termica e stufa. L'attività consiste nella caratterizzazione ottica delle trasformazioni chimico fisiche di polimeri, realizzazione di sistemi prototipali strutturali e non integrati con sensori e/o attuatori. Snom Lab: è dotato di un complesso sistema di microscopia a scansione di sonda AFM/SNOM. Mediante il microscopio a forza atomica si è in grado di ricostruire un profilo tridimensionale della superficie di un campione con una risoluzione assiale dell’ordine di 0.1 nm ed una risoluzione trasversale dettata dal raggio di curvatura ultimo della sonda utilizzata, tipicamente 10 nm. Si possono caratterizzare campioni di qualunque natura (conduttori, semiconduttori e isolanti) e in diversi ambienti di lavoro (tipicamente in aria, ma è possibile lavorare anche in immersione di fluidi). Mediante il microscopio ottico in campo prossimo nelle modalità di emissione e di raccolta è possibile ottenere delle mappe delle proprietà ottiche di qualsiasi tipo di superficie, con una risoluzione (inferiore a 50 nm) che supera il limite di diffrazione cui è soggetta la microscopia ottica convenzionale. Utilizzando la modalità in raccolta è possibile caratterizzare la distribuzione del campo elettromagnetico in una qualsiasi guida d’onda. Laboratori Sezione di Catania: Servizi di Spettrometria di Massa: Spettrometria di massa MALDI-TOF, Analisi di polimeri SEC-MALDI, Proteolisi e identificazione di proteine da SDS-PAGE gels, Spettrometria di massa elettrospray (Mariner ESI o-TOF). Thermal analisys (DSC/TGA) e SEC/MALLS. Laboratori Sezione di Pisa: Laboratorio strumentale: caratterizzazione chimico-fisica, meccanica e morfologica di materiali polimerici. Analisi differenziale a scansione e termogravimetrica; analisi spettroscopica (Spotlight IR Chemical Imaging); analisi cromatografica; analisi al microscopio a forza atomica. Laboratorio chimico: Sintesi chimica di nuovi materiali polimerici. Preparazione di particelle polimeriche ad impronta molecolare per uso biomedico. laboratorio cellulare: Caratterizzazione biologica dei materiali ad uso biomedico mediante test di coltura cellulare in vitro. Valutazione della crescita e differenziamento di cellule staminali mesenchimali di linea continua. E’ parte integrante dell’IPCB l'ufficio di TRASFERIMENTO TECNOLOGICO. Servizio di conto terzi. (literal)
Competenze
  • Le principali competenze acquisite e consolidate nel corso degli anni si possono così sintetizzare: - Cristallizzazione, fusione, morfologia e struttura delle fasi in polimeri, copolimeri miscele, leghe e compositi. - Sintesi, modifica chimica e funzionalizzazione di polimeri. - Proprietà reologiche e viscoelastiche di omopolimeri e sistemi polimerici - Processi di miscelazione reattiva. - Tenacizzazione di polimeri termoplastici e termoindurenti. - Proprietà meccaniche e meccanismi di deformazione di sistemi polimerici e compositi. - Spettroscopia molecolare di sistemi polimerici. - Analisi termica e termogravimetrica di materiali polimerici e compositi. - Invecchiamento e proprietà di trasporto. - Caratterizzazione chimica, fisica e strutturale di sistemi fibrosi naturali e sintetici. - Realizzazione e studio di nanocompositi a matrice termoplastica e termoindurente. - Tecnologie per il riciclo meccanico delle materie plastiche. - Riciclo di materiali polimerici mediante tecniche di pirolisi. - Sintesi di polimeri cristallo liquidi per applicazioni elettroottiche. - Biodegradazione, degradazione termica, termo-ossidativa e foto-ossidativa di polimeri. - Materiali polimerici da sintesi microbiche. - Tecnologie di processo di polimeri e compositi polimerici. - Materiali polimerici e compositi con caratteristiche strutturali programmate. - Materiali polimerici e compositi con caratteristiche funzionali programmate. - Biomateriali ed Ingegneria dei Tessuti. - Technology transfer. (literal)
Email
  • segreteria@ipcb.cnr.it (literal)
  • mailto:segreteria@ipcb.cnr.it (literal)
Indirizzo
  • Via Campi Flegrei, 34 - 80078 Pozzuoli (NA) (literal)
Direttore
Missione
  • La missione dell’IPCB è sviluppare ricerca nel settore dei Materiali Polimerici , dei Compositi e Biomateriali al fine di rendere applicabili le innovazioni proposte e successivamente industrializzabili presso aziende e distretti. Le attività di ricerca confluiscono in tre grandi aree: materiali innovativi, salute e nanomedicina, sostenibilità. Le attività sono frutto del patrimonio di conoscenze dei ricercatori, maturate in quasi 50 anni di attività con collaborazioni nazionali ed internazionali, con finanziamenti industriali e con la partecipazione a progetti europei, molte volte con compiti di direzione. (literal)
Attività di ricerca
  • Con Provvedimento Ordinamentale n° 31, il 28 Febbraio 2014 il Presidente decreta la nascita dell’Istituto dei Polimeri, Compositi e Biomateriali dalla fusione dell’Istituto di Chimica e Tecnologia dei Polimeri e dell’Istituto dei Materiali Compositi e Biomedici. L’atto costitutivo prevede che il nuovo Istituto afferisca al Dipartimento di Scienze Chimiche e Tecnologie dei Materiali e che abbia sede a Pozzuoli. Le linee di attività del nascente istituto rappresentano la confluenza delle competenze degli istituti di partenze, con una visione proiettata sugli sviluppi della ricerca a livello europeo: 1 Materiali polimerici , compositi e nanostrutture con proprietà strutturali e funzionali programmate. 2 Materiali polimerici multifasici per l’ingegneria dei tessuti e la medicina rigenerativa 3 Tecnologie di trasformazione di polimeri di sintesi e di origine naturale, compositi e nanostrutture 4 Sintesi e modifiche funzionali di polimeri 5 Caratterizzazione strutturale di macromolecole di origine naturale e sviluppo di metodologie innovative per lo studio di materiali avanzati 6 Sviluppo delle conoscenze e trasferimento tecnologico. L’Istituto viene articolato con sede a Pozzuoli e UOS a Napoli/Portici, Catania, Pisa e Trento. E’ di recentissima approvazione la delibera che prevede una ulteriore UOS a Lecco. Appare quindi evidente una distribuzione delle sedi del nuovo Istituto su tutto il territorio nazionale, in tal modo configurando il nascente Istituto come un autentico punto di riferimento per la ricerca nel campo della scienza e della tecnologia di materiali polimeri, dei compositi e dei biomateriali. Attualmente le competenze dei ricercatori delle varie sedi hanno portato alla partecipazione a numerosi progetti di ricerca, finanziati dalla comunità europea, dal Ministero dello Sviluppo Economico e dal Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica, dalle Regioni di appartenenza e da molteplici aziende. La ripartizione tra le aree indica una prevalenza di progetti per il settore dei Materiali Avanzati e le Tecnologie Abilitanti, almeno in termini di numero di progetti. Per quanto riguarda la ripartizione dei progetti per sede, per l’area Materiali e Tecnologie per la salute – Nanomedicina, la sede di Napoli-Portici è la più presente. Questo primato ha radici nel passato ed è determinato dalla grossa attività sviluppata nel precedente Istituto di Materiali Compositi e Biomedici, con le ricerche portate avanti dal gruppo di ricerca coordinato inizialmente dal Presidente del CNR Prof. Luigi Nicolais e successivamente dall’attuale Capo Dipartimento, Ing. Luigi Ambrosio. Per quanto riguarda la ripartizione dei finanziamenti relativi all’area dei materiali avanzati e delle tecnologie abilitanti, persiste ancora una prevalenza della sede di Napoli-Portici, anche se in forma ridotta rispetto alla area dei materiali per la salute e nano medicina. La prevalenza della UOS Napoli-Portici è conseguenza della lunga tradizione di ricerca in settori quali l’aerospazio e l’automotive che hanno fortemente caratterizzato le linee di sviluppo dell’IMCB fin dall’inizio. Lievemente superiore è la presenza di finanziamenti per i quali c’è compartecipazione tra le varie sedi. Diversa è la distribuzione dei finanziamenti per quanto riguarda l’area della Chimica Verde. In questo caso l’insieme dei progetti finanziati per Pozzuoli e Catania è lo stesso della sede di Napoli-Portici. Tradizionalmente l’ICTP ha sempre avuto una forte vocazione per le attività di ricerca nel settore dei polimeri biodegradabili e provenienti da fonti rinnovabili e quindi questa prevalenza rimane anche nel nuovo istituto. Nel caso delle attività comuni, la partecipazione di tutte le sedi per queste linee di ricerca aumenta rispetto alle altre due macroaree. (literal)
Unità organizzativa di supporto

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