Scientific Responsibility Centre INFM (INFM)

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  • Scientific Responsibility Centre INFM (INFM) (literal)
  • Centro di responsabilità scientifica INFM (INFM) (literal)
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  • L’attività di ricerca dell’INFM si svolge attraverso una rete di strutture di ricerca diffusa sul territorio nazionale composta da 10 Centri di Ricerca e Sviluppo, 2 Laboratori Nazionali, 9 Laboratori Regionali e un Gruppo Operativo a Grenoble. Ciascuna struttura ha un suo progetto scientifico focalizzato su specifici filoni tematici ed e’ diretta da uno scienziato attivo nel campo. I 10 Centri di Ricerca e Sviluppo svolgono ricerca esplorativa e applicativa, sviluppano metodologie e tecnologie avanzate, partecipano alla formazione dei ricercatori e al trasferimento tecnologico, sono attivi nella divulgazione e nel dibattito con la scuola, la società e le istituzioni sui temi di loro competenza: - BEC - Bose Einstein Condensation, a Trento, diretto da S. Stringari - COHERENTIA - Physics and Applications of Coherent phenomena in the fields of Optics and Superconductivity, a Napoli, diretto da R. Vaglio - DEMOCRITOS - DEmocritos MOdeling Center for Research In aTOmistic Simulations, a Trieste, diretto da S. Baroni - MATIS - Centre of MAterials and Technologies for the Information and communication Science, a Catania, diretto da F. Priolo - NEST - National Enterprise for Nanoscience and Nanotechnology, a Pisa, diretto da F. Beltram - NNL - National Nanotechnology Laboratory, a Lecce, diretto da R. Cingolani - S3 - nanoStructures and bioSystems at Surfaces, a Modena, diretto da E. Molinari - SMC - Statistical Mechanics and Complexity, a Roma, diretto da G. Parisi - SOFT - Complex Dynamics in Structured Systems, a Roma, diretto da G. Ruocco - ULTRAS - National Laboratory for Ultrafast and Ultraintense Optical Science, a Milano, diretto da S. De Silvestri. I due Laboratori Nazionali, istituiti con il fine di realizzare e gestire strutture di ricerca accessibili a tutta la comunità scientifica INFM, svolgono attività rilevanti a livello nazionale e internazionale, oltre a fornire supporto ai progetti nazionali di ricerca nel quadro degli obiettivi programmatici dell'Istituto: - TASC - Tecnologie Avanzate e nanoSCienza di Trieste, diretto da G. Rossi - MDM - Materiali e Dispositivi per la Microelettronica con sede presso STMicroelectronics ad Agrate Brianza (MI), diretto da M. Fanciulli. I 9 Laboratori Regionali sono nati con l’obiettivo di valorizzare le competenze scientifiche e tecnologiche principalmente attraverso la collaborazione con il sistema produttivo locale e promuovendo accordi con le istituzioni del territorio finalizzati all’alta formazione ed allo sviluppo tecnologico dell’area di riferimento: - CASTI - Scientific and Technological Assistance to Enterprises, a L’Aquila - LAMIA - Laboratory of Innovative and Artificial Materials, a Genova - LICRYL - Laboratory for Liquid Crystals and Soft Matter Applications, a Cosenza - LIT3 - Laser Innovation Technology Transfer and Training, a Bari - LUXOR - Laboratory for Ultraviolet and X-Ray Optical Research, a Padova - POLYLAB - Polymeric Industrial Application, a Pisa - SENSOR - Laboratory for Gas Sensors and Artificial Olfactive Systems, a Brescia - SUPERMAT - Superconducting New Material and Multilayers: Nanostructure, Transport and Magnetic Properties, a Salerno - SLACS - Sardinian LAboratory for Computational materials Science, a Cagliari. Un Gruppo Operativo e’ insediato permanentemente a Grenoble sul sito comune a ESRF e ILL. Le strutture scientifiche, dotate di servizi amministrativi decentrati, sono supportate da una struttura localizzata a Genova che svolge funzioni di gestione, organizzazione e coordinamento tecnico, scientifico e amministrativo. La struttura, organizzata in quattro aree di attività (Tecnico-scientifica, Amministrativa, Gestione del personale, Servizi generali), svolge funzioni di consulenza per tutta la rete di Centri e Laboratori. In particolare garantisce costante informazione ed assistenza in tema di opportunità di finanziamenti per favorire il reperimento da parte della comunità scientifica di risorse esterne su canali competitivi; fornisce supporto nella promozione delle collaborazioni volte a potenziare i rapporti tra le strutture di ricerca e il mondo produttivo; possiede competenze specifiche per l’assistenza tecnico-specialistica per la tutela e valorizzazione della proprietà intellettuale. (literal)
Istituto esecutore di
Ha afferente
Codice
  • INFM (literal)
Nome
  • Scientific Responsibility Centre INFM (INFM) (literal)
  • Centro di responsabilità scientifica INFM (INFM) (literal)
Parte di
Afferisce a
Http://www.cnr.it/ontology/cnr/localizzazione.owl#via
  • Corso F. M. Perrone 24 (literal)
Cap
  • 16152 (literal)
Città
  • Genova (literal)
Http://www.cnr.it/ontology/cnr/localizzazione.owl#provincia
  • GE (literal)
Telefono
  • 0106598750 (literal)
Codice CDS
  • 110 (literal)
Email
  • mailto:sede@infm.it (literal)
  • sede@infm.it (literal)
Indirizzo
  • Corso F. M. Perrone 24 - 16152 Genova (GE) (literal)
Direttore
Missione
  • L'INFM ha il compito di effettuare, promuovere e coordinare ricerche sia di base che tecnologiche nel campo delle scienze fisiche della materia e nei campi affini, con un approccio fortemente interdisciplinare e con riferimento anche alla scienza dei materiali e alle tecnologie avanzate in genere; cura inoltre la diffusione e il trasferimento dei risultati nonché la formazione di giovani ricercatori. L’Istituto opera attraverso una rete scientifica costituita da Centri di Ricerca e Sviluppo, Laboratori nazionali e regionali ed un Gruppo Operativo a Grenoble. Ciascuna struttura ha un suo progetto scientifico focalizzato su specifici filoni tematici (vedi sezione ‘ricerca’) ed è diretta da uno scienziato attivo nel campo. Le attività si svolgono nell’ambito del Dipartimento Materiali e Dispositivi del CNR e vengono realizzate in modo fortemente integrato con il resto della comunità scientifica anche universitaria e nell’ambito della collaborazione e del confronto internazionale. Le strutture scientifiche sono supportate da una struttura di coordinamento organizzativo e gestionale, localizzata a Genova. Più precisamente, INFM: - studia i fenomeni fondamentali che sono alla base delle proprietà della materia e dei materiali e fondano campi nuovi del sapere, dalle nanobioscienze alle scienze della complessità o dell'informazione quantistica; - sviluppa nuovi concetti, metodologie, strumentazioni e infrastrutture per la ricerca e le applicazioni d'avanguardia, in campi che vanno dalle scienze e tecnologie della materia a quelle della vita e dell’informazione; - svolge formazione di giovani studenti, ricercatori e ricercatrici fortemente connessi con gli ambiti più avanzati della ricerca internazionale e capaci di interfacciarsi con diverse discipline, favorendone l’inserimento nel mondo della ricerca e del lavoro; - mette in atto progetti di ricerca applicata e industriale in settori portanti per l’economia e per il miglioramento della qualità della vita dei cittadini: dai materiali, dispositivi e sistemi innovativi per l’elettronica e le telecomunicazioni, a quelli per la medicina, il controllo ambientale, i beni culturali, la produzione e l’immagazzinamento di energia; - promuove il trasferimento delle competenze e tecnologie sviluppate verso il sistema produttivo nazionale anche nell'ambito dei distretti tecnologici regionali; - partecipa alla comunicazione e al dibattito scientifico con il pubblico, con le istituzioni e nella scuola, specialmente riguardo alla ricerca e sulle tecnologie sviluppate nei suoi laboratori. In particolare, per quanto riguarda le sue strutture scientifiche: - i Centri di Ricerca e Sviluppo svolgono ricerca esplorativa e applicativa, sviluppano metodologie e tecnologie avanzate, partecipano alla formazione dei ricercatori e al trasferimento tecnologico, sono attivi nella divulgazione e nel dibattito con la scuola, la società e le istituzioni sui temi di loro competenza; - i Laboratori Nazionali, istituiti con il fine di realizzare e gestire strutture di ricerca accessibili a tutta la comunità scientifica INFM, svolgono attività su tematiche scientifiche rilevanti a livello nazionale e internazionale, oltre a fornire supporto ai progetti nazionali di ricerca nel quadro degli obiettivi programmatici dell'Istituto; - i Laboratori Regionali sono nati con l’obiettivo di valorizzare le competenze scientifiche e tecnologiche principalmente attraverso la collaborazione con il sistema produttivo locale e promuovendo accordi con le istituzioni del territorio finalizzati all’alta formazione ed allo sviluppo tecnologico dell’area di riferimento. (literal)
Attività di ricerca
  • INFM (http://www.infm.it) ha come obiettivo principale la ricerca interdisciplinare nel campo delle scienze fisiche della materia e delle loro applicazioni tecnologiche. In particolare INFM studia i fenomeni fondamentali che sono alla base delle proprietà della materia e dei materiali e che fondano campi nuovi del sapere, quali le nanobioscienze, le scienze della complessità o l'informazione quantistica. Sviluppa inoltre nuovi concetti, metodologie, strumentazioni e infrastrutture per la ricerca e le applicazioni d'avanguardia, in campi che vanno dalle scienze e tecnologie della materia a quelle della vita e dell’informazione. Le attività scientifiche vengono svolte dalle strutture - i Centri di Ricerca e Sviluppo (CRS), i Laboratori Nazionali (LN) e i Laboratori Regionali (LR). Coprono un ampio spettro di tematiche e sono inserite in tutti i 6 Progetti del Dipartimento Materiali e Dispositivi: Biofisica e soft matter, Sistemi e materiali complessi, Ottica, fotonica e plasmi, Materiali, sistemi e dispositivi magnetici e superconduttori, Microelettronica, sensori e microsistemi, Nanoscienze e nanotecnologie. I 10 Centri di Ricerca e Sviluppo svolgono ricerca esplorativa e applicativa, sviluppano metodologie e tecnologie avanzate, partecipano alla formazione dei ricercatori e al trasferimento tecnologico, sono attivi nella divulgazione e nel dibattito con la scuola, la società e le istituzioni sui temi di loro competenza. Le attività del CRS BEC - Bose Einstein Condensation (http://bec.science.unitn.it/), con sede presso l’università di Trento e diretto da S. Stringari, sono rivolte alla promozione della ricerca teorica su tutti i diversi fenomeni connessi alla condensazione di Bose-Einstein e alla fisica dei gas atomici freddi in trappole. Lo studio di gas ultrafreddi è un‘area di ricerca emergente a livello internazionale, a carattere fortemente interdisciplinare, posta alla frontiera tra discipline quali la fisica atomica e molecolare, l’ottica quantistica, la meccanica statistica e la fisica della materia condensata. La crescita di questo campo a livello internazionale, così come nel CRS BEC, è anche frutto della stretta collaborazione instaurata tra gruppi sperimentali e teorici. Per questo motivo afferisce ora a BEC anche l’attività sperimentale dell’INFM in questo campo che viene svolta a Firenze in collaborazione con il laboratorio Lens. Il CRS COHERENTIA - Physics and Applications of Coherent phenomena in the fields of Optics and Superconductivity (http://coherentia.fisica.unina.it/), situato presso il dipartimento di fisica dell’università di Napoli e diretto da R. Vaglio, si occupa dello studio di materiali innovativi per l’elettronica (materiali superconduttori e magnetici, ossidi fortemente correlati, conduttori organici) e dello sviluppo di nuovi dispositivi basati su questi materiali. Elementi chiave delle attivita’ del centro sono lo sviluppo e le applicazioni di nuove tecniche ottiche lineari, non-lineari e ultraveloci per la sintesi e la caratterizzazione di materiali. Accanto alla promozione di alcune seed activities tramite il supporto di progetti ad alto rischio in aree di ricerca emergenti, l’attività del centro è articolata in tre linee principali: deposizione e diagnostica di film sottili e materiali innovativi; questioni fondamentali nella superconduttività sotto irradiazione laser; questioni fondamentali negli ossidi perovskitici. Le ricerche svolte dal CRS DEMOCRITOS - DEmocritos MOdeling Center for Research In aTOmistic Simulations (http://www.democritos.infm.it/) ospitato dalla Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA) a Trieste e diretto da S. Baroni, coprono un ampio spettro di attivita’ che vanno dalla fenomenologia, alla fisica e chimica teorica, fino agli algoritmi e all’analisi numerica, oltre a quelle aree molto specialistiche dell’information technology rilevanti per le applicazioni computazionali. Il centro ricostituisce un forum interdisciplinare dove fisici della materia condensata, scienziati dei materiali e chimici portano avanti ricerca coordinata alla frontiera della scienza computazionale dei materiali. Il CRS MATIS - Centre of MAterials and Technologies for the Information and communication Science (http://www.matis.infm.it/), ospitato presso le università di Catania e di Padova e diretto da F. Priolo, punta all’avanzamento della ricerca di base e applicata sulla microfotonica a base di silicio e sulle problematiche chiave della microelettronica e dei sistemi coerenti quantistici necessarie per il rapido sviluppo della scienza delle comunicazioni e dell’informazione. Scopo del centro è portare avanti ricerca fondamentale nelle aree trainanti per lo sviluppo tecnologico in stretta collaborazione tra industria e mondo accademico. Le attività del centro sono organizzate secondo tre principali linee scientifiche: fotonica a base di silicio; materiali e processi per ULSI; trattamento e collegamento in rete dell’informazione nei sistemi coerenti quantistici. Il CRS NEST - National Enterprise for Nanoscience and Nanotechnology (www.nest.sns.it), creato da INFM congiuntamente con la Scuola Normale Superiore a Pisa dove è ospitato, e diretto da F. Beltram, è un centro di ricerca e formazione interdisciplinare dove gruppi di fisici computazioniali, sperimentali e teorici insieme a chimici e biologi indagano questioni scientifiche alla nanoscala. Queste conoscenze sono utilizzate per sviluppare strumentazione nanobiotecnologica innovativa e dispositivi e architetture nanoelettroniche e fotoniche. Gli obiettivi dell’attività di ricerca vanno dalla progettazione, crescita e indagine sperimentale di nanostrutture a semiconduttori/superconduttori agli studi di singola molecola nelle cellule e nei tessuti viventi. L’attività del centro comprende tre principali linee di ricerca: la nanoelettronica coerente, le nanobiotecnologie e la teoria di liquidi elettronici in nanostrutture. Il CRS NNL - National Nanotechnology Laboratory (http://www.nnl.it/), situato presso il Distretto Tecnologico ISUFI di Lecce e diretto da R. Cingolani, e’ una facility interdisciplinare sulle nanotecnologie, dedicata alla ricerca e allo sviluppo di tecnologie su scala nanometrica. Obiettivo del centro è l’esplorazione e lo sviluppo di nuove visioni e di nuovi nano-sistemi che sfruttano sia l’approccio bottom-up (self assembling e ingegneria molecolare per sistemi ibridi organico/inorganico e sistemi mesoscopici) sia quello top-down (nanotecnologie a risoluzione estrema applicate a nanostrutture a semiconduttore), nello stesso sistema. Le attivita’ sono organizzate in diverse divisioni: nuovi materiali (epitassia di nanostrutture auto-organizzate e di materiali a base di nitruro); processing e nanotecnologie (nuovi materiali, processi e strumentazione su richiesta); nanotecnologie plastiche (micro e nano-fabbricazione di strutture molecolari organiche; fotonica plastica (OLEDs, micro-ottica per illuminazione e acustica); caratterizzazione (proprietà ottiche dei semiconduttori, organici e inorganici, per applicazioni a emettitori di luce nel visibile e nell’infrarosso); nanodispositivi e strumentazione (nuove architetture, processi e strumentazione nanotecnologica); nanochimica (nanocristalli colloidali avanzati); elettronica nanobiomolecolare e nanobiotecnologie; nanotecnologie a materia soffice (nanofibre polimeriche, microfluidica e fotonica); attività teoriche e computazionali. Il CRS S3 - nanoStructures and bioSystems at Surfaces (http://www.s3.infm.it/) è situato all’interno del campus scientifico dell’Università a Modena e beneficia della stretta sinergia con i dipartimenti di fisica, chimica, ingegneria e scienze biomediche. Diretto da E. Molinari, il Centro e’ dedicato alle nanoscienze e nano(bio)tecnologie. In particolare studia, con un approccio fortemente interdisciplinare e tramite la stretta interazione tra attività teoriche e sperimentali, la relazione tra struttura microscopica e proprieta’/funzionalita’ dei nanosistemi, e il ruolo dominante che superfici ed interfacce giocano nel controllare l’aggregazione e le proprieta’ di sistemi organici, inorganici e di biosistemi su scala micro- e nano-metrica. La comprensione di questi fenomeni è utilizzata anche per lo sviluppo di diverse tecnologie d’interesse industriale. Specifiche linee di ricerca del centro riguardano i nanobiosistemi, il nanomagnetismo, le nanofabbricazioni e i fenomeni d’interfaccia, la teoria e le simulazioni dei materiali nanostrutturati. Il CRS SMC - Statistical Mechanics and Complexity, situato presso il dipartimento di fisica dell’università La Sapienza di Roma e diretto da G. Parisi, è nato con lo scopo principale di promuovere lo studio delle proprietà collettive che si sviluppano in sistemi con un grande numero di componenti, con particolare riferimento alla meccanica statistica dei sistemi con dinamica molto lenta (tipicamente vetri strutturali e vetri di spin), alla fisica dei sistemi quantistici fortemente correlati e dei superconduttori ad alta temperatura, alle strutture dinamiche (quelle che compaiono ad esempio nella turbolenza e nella crescita di superfici). L’attività del centro, utilizzando un approccio multisettoriale, è dunque rivolta ad estendere la comprensione dei sistemi complessi, del loro comportamento e del loro sviluppo in vari settori delle scienze naturali, dal cervello alle turbolenza, dal comportamento microscopico dei vetri o dei superconduttori alla distribuzione delle galassie, e a sviluppare nuovi strumenti concettuali, quali efficaci algoritmi di ottimizzazione, tecniche di estrazione dell’informazione da database estremamente grandi e analisi di reti complesse, necessari allo sviluppo di tecnologie informatiche chiave. La struttura principale del CRS SOFT - Complex Dynamics in Structured Systems (http://www.crs-soft.it/) diretto da G. Ruocco, è situata presso il dipartimento di fisica dell’università La Sapienza di Roma ma comprende anche attività presso altri laboratori localizzati in diverse università italiane e presso il gruppo OGG a Grenoble. SOFT è un centro dedicato allo studio delle dinamiche complesse in sistemi strutturati. Le ricerche del centro sono focalizzate sullo studio della dinamica in sistemi di materia soffice condensata, come, ad esempio, quei materiali che sono facilmente deformabili da campi esterni (meccanici, elettrici, magnetici) e che tipicamente posseggono strutture che sono più grandi della scala atomica o molecolare, che, insieme con la dinamica su scala mesoscopica, determinano proprietà fisiche macroscopiche inusuali. Il centro studia sia i materiali sintetici sia quelli auto-organizzati (compresi quelli biologici), così come altri sistemi fisici in cui l’interazione fra le componenti origina una dinamica complessa emergente. Le attività sono organizzate in tre principali linee di ricerca: dinamica di non equilibrio e complessità; auto-organizzazione, clusterizzazione, arresto strutturale; scattering elastico ed anelastico di raggi X e neutroni. Il CRS ULTRAS - National Laboratory for Ultrafast and Ultraintense Optical Science (http://www.dei.unipd.it/ricerca/ultras/) situato presso il dipartimento di fisica del Politecnico di Milano e diretto da S. De Silvestri, ha come obiettivo principale lo studio dell’interazione della materia con radiazione estremamente risolta in tempo (impulsi a pochi cicli ottici) e/o ad alto picco di potenza (impulsi multiterawatt) per applicazioni che vanno dalla fisica dei gas e dello stato solido, alla fisica dei plasmi, dalla scienza delle superfici alla fotobiologia. ULTRAS si è guadagnato una posizione leader nel campo dei fenomeni ultrarapidi dalla generazione di impulsi ultrabrevi allo sviluppo di tecniche spettroscopiche ultraveloci, che hanno portato ad esempio nel campo dell’ottica biomedica a realizzare strumentazione allo stato dell’arte per caratterizzazione ottica non invasiva di tessuti biologici. E’ inoltre uno dei laboratori trainanti nella fisica degli attosecondi e nella produzione di impulsi ultrabrevi di raggi-X soffici prodotti da laser, che permettono di tracciare il moto nucleare in fenomeni quali le transizione di fase nei solidi, la formazione e la rottura di legami chimici nella fasi liquide e gassose, e i processi biologici. Il Laboratorio Nazionale TASC - Tecnologie Avanzate e nanoScienze (http://www.tasc-infm.it/ ), situato presso l’ Area Science Park di Trieste e diretto da G. Rossi, sviluppa numerosi programmi di ricerca avanzata per la preparazione e l'analisi fine dei materiali, e su questi temi mette a disposizione risorse strumentali anche per la comunità nazionale allargata di fisica dello stato solido e di scienze dei materiali. L’attività del TASC è rivolta inoltre allo sviluppo di strumentazione e ricerche realizzabili tramite l’utilizzo di radiazione di sincrotrone, soprattutto in collaborazione con le facilities ESRF (Grenoble) ed Elettra (Trieste). I programmi di ricerca sviluppati dai ricercatori del TASC riguardano principalmente la scienza dei materiali (crescita e caratterizzazione di semiconduttori, gas elettronici ad alta mobilità bidimensionali, ossidi isolanti, materiali nanostrutturati a base di carbonio), la scienza delle superfici e delle interfacce (struttura atomica e stati elettronici delle superfici, transizioni di fase superficiali, trattamenti plasma), la microscopia avanzata (microscopia analitica FEG-TEM, STM a temperatura variabile, STM a sezione trasversale, AFM), nanostrutturazione per mezzo di litografia elettronica, a raggi X e AFM, spettroscopie con radiazione di sincrotrone nell’intervallo UV e raggi X soffici con sorgenti a polarizzazione variabile. Il Laboratorio Nazionale MDM - Materiali e Dispositivi per la Microelettronica (http://www.mdm.infm.it/), diretto da M. Fanciulli, ha sede presso STMicroelectronics ad Agrate Brianza (MI). Le sue attività sono focalizzate su quegli aspetti della fisica degli stati condensati che sono rilevanti per la scienza e la tecnologia dei dispositivi per la microelettronica. Temi stimolanti e a carattere di sfida sia di ricerca di base che applicata generano dalla stretta interazione tra ricercatori coinvolti in applicazioni industriali e scienziati dello stato solido dedicati a studi più fondamentali. Le principali attività del laboratorio riguardano lo studio delle proprietà strutturali, elettriche e ottiche dei materiali per micro- e nano-elettronica e spintronica, così come lo sviluppo di tecniche nuove ed originali per la caratterizzazione dei dispositivi in grado di affrontare la costante riduzione della loro dimensionalità. I 9 Laboratori Regionali sono nati con l’obiettivo di valorizzare le competenze scientifiche e tecnologiche principalmente attraverso la collaborazione con il sistema produttivo locale e promuovendo accordi con le istituzioni del territorio finalizzati all’alta formazione ed allo sviluppo tecnologico dell’area di riferimento. La larga maggioranza delle risorse per il loro funzionamento provengono da fonti regionali o da altri enti finanziatori pubblici o privati. Il laboratorio CASTI - Scientific and Technological Assistance to Enterprises (http://www.aquila.infn.it/infm/Casti/Casti_Main.html), sito a L’Aquila e diretto da P. Picozzi, ha come scopo principale mettere a disposizione di aziende interessate le sue capacità nell'ambito dell’analisi e della caratterizzazione dei materiali, comprese l'analisi dei guasti, la verifica della qualità dei prodotti e lo sviluppo di processi. Il LAMIA - Laboratory of Innovative and Artificial Materials (http://www.lamia.infm.it/) a Genova, diretto da S. Siri, si occupa della sintesi di materiali innovativi e dello studio delle loro proprietà funzionali con applicazione nel campo dei superconduttori. Le principali attivita’ riguardano le applicazioni della superconduttività e trasferimento tecnologico, gli ossidi per applicazioni elettroniche e il processing dei materiali. L’attivita’ di LICRYL - Laboratory for Liquid Crystals and Soft Matter Applications (http://www.licryl.it/) a Cosenza, diretto da R. Bartolino, e’ incentrata sullo studio e sullo sviluppo di cristalli liquidi innovativi e di dispositivi per la fotonica, l’optoelettronica e le nanotecnologie. Le attivita’ del laboratorio LIT3 - Laser Innovation Technology Transfer and Training (http://www.lit3.uniba.it/) a Bari, diretto da G. Scamarcio, sono incentrate sulla ricerca e l’innovazione nel campo delle sorgenti laser e delle loro applicazioni, con particolare attenzione a soluzioni innovative nel campo della lavorazione di materiali, alla progettazione e sviluppo di sorgenti micro-laser operanti nelle regioni spettrali del medio e lontano infrarosso, allo sviluppo di sorgenti e sensori laser innovativi. LUXOR - Laboratory for Ultraviolet and X-Ray Optical Research (http://www.dei.unipd.it/luxor/Italian/main.html) a Padova, diretto da G. Tondello, si occupa principalmente di sviluppo di strumentazione ottica e spettroscopica per impieghi spaziali, strumentazione ed ottica UV-X per la fisica della materia, ottiche innovative per alta riflettivita’ nell’estremo ultravioletto e raggi X soffici, diagnostica X per impieghi industriali e ottica applicata a misure industriali e biomediche. Le ricerche di maggior rilievo sviluppate dal laboratorio POLYLAB - Polymeric Industrial Application (http://www.polylab.infm.it/) a Pisa, diretto da P. Rolla, riguardano materiali e tecnologie per il packaging, materiali biocompatibili e bioattivi, materiali biodegradabili, trasformazione di materie plastiche e elastomeri, materiali e tecnologie per il settore tessile e per il settore conciario e il trattamento e riciclo degli scarti industriali. Il laboratorio SENSOR - Laboratory for Gas Sensors and Artificial Olfactive Systems (http://sensor.ing.unibs.it/index2.php) a Brescia, diretto da G. Sberveglieri, si occupa di progettazione e sviluppo di materiali e processi per la realizzazione di sensori nel campo dell’Information and Communication Technology, della nanomedicina, nel settore alimentare e della sicurezza. SUPERMAT - Superconducting New Material and Multilayers: Nanostructure, Transport and Magnetic Properties (http://supermat.physics.unisa.it/) a Salerno, diretto da S. Pace, concentra le sue attivita’ nel campo della superconduttivita’, sia per quanto riguarda gli aspetti sperimentali sia teorici, con una particolare attenzione all’azione reciproca tra superconduttività e magnetismo e ai fenomeni di trasporto in materiali superconduttori. Il laboratorio SLACS - Sardinian LAboratory for Computational materials Science (http://www.dsf.unica.it/~slacs/) a Cagliari, diretto da V. Fiorentini, e’ dedicato alle simulazioni basate su meccaniche quantistiche e statistiche, e che hanno relazione con la comprensione e la progettazione di sistemi e processi rilevanti in vari campi della scienza dei materiali come micro e optoelettronica, biomateriali, drug design, superconduttivita’ e materiali strutturati. Nel perseguimento dei suoi obiettivi di ricerca, INFM si avvale di grandi infrastrutture dedicate all’indagine avanzata delle proprietà microscopiche della materia. Sviluppa in particolare attività di rilievo presso le facilities nazionali e internazionali per la radiazione di sincrotrone, la spettroscopia neutronica ed il calcolo scientifico ad alte prestazioni. Un Gruppo Operativo e’ insediato permanentemente a Grenoble, sul sito comune a ESRF e ILL, dove svolge programmi scientifici avanzati basati sull’utilizzo della spettroscopia neutronica e delle tecniche di indagine con radiazione di sincrotrone e fornisce, inoltre, supporto tecnico e scientifico agli utilizzatori italiani di ESRF e ILL. (literal)
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