Istituto di ricerca sui sistemi giudiziari (IRSIG)

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  • Istituto di ricerca sui sistemi giudiziari (IRSIG) (literal)
  • Research institute on judicial systems (IRSIG) (literal)
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  • The effectiveness, efficiency and quality of judicial systems are cornerstones of democracy and they are of paramount importance for the economic competitiveness of every country, as recently also emphasized by the “EU Justice Agenda for 2020” of the European Commission. Therefore, there is an increasing demand for “research capacity” to improve functioning and performance of justice systems, with a specific interest in efficiency, length of proceedings, quality of decisions, court management, use of information and communication technology (ICT). On these topics IRSIG enjoys an undisputed competitive advantage for knowledge production, knowledge sharing, and technical assistance. Over the years, IRSIG has become one of the leading international institutes for the study of justice systems. IRSIG enjoys a high international scientific reputation in this field, it has a solid and continuing exchange with research centres, international organizations, ministries of justice, and experts in the administration of justice and its reform. IRSIG has been repeatedly engaged in extensive empirical research. It has provided assistance in the design, implementation and monitoring of structural and procedural reforms, and in planning and testing technologies in courts and in the prosecutor’s offices in Europe, Latin America and, Asia. Training programs for judges, prosecutors, managers and clerks of court have been periodically carried out by IRSIG’s researchers and associates. The research methods are mainly empirical and comparative, with an interdisciplinary approach, which involves the intertwining of different disciplines such as law, organizational theory, political science, management, ICT, and public policy analysis. Research findings have contributed to in-depth descriptions, theoretical debates, and the development of innovative ideas regarding various issues such as: the governance of justice systems, the status of judicial personnel, the design and use of ICT, strategies for judicial reform, development of the concept of “quality”, independence and accountability, the management of courts and prosecutors’ offices, the evaluation of policies, the design and implementation of delay reduction and case management programs. (literal)
  • L’Istituto di Ricerca sui Sistemi Giudiziari (IRSIG-CNR) è stato istituito nel 1991 allo scopo di promuovere attività di ricerca e sviluppare nuove competenze professionali in un campo disciplinare tradizionalmente poco sviluppato nell’Europa continentale. Le ricerche dell’IRSIG-CNR non si limitano, infatti, allo studio delle norme che definiscono la struttura e il funzionamento dei sistemi giudiziari, seguendo il tradizionale approccio giuridico-formale, ma si pongono l’obiettivo di analizzare e valutare l’effettivo funzionamento e i risultati conseguiti dall’amministrazione della giustizia, proponendo soluzioni migliorative. Oggetto di studio sono quindi i vari organismi e le attività che caratterizzano i sistemi giudiziari, quindi i tribunali, gli uffici del pubblico ministero, gli organi di autogoverno della magistratura, i ministeri della giustizia, gli studi legali, i processi di riforma, lo sviluppo di innovazioni tecnologiche ed organizzative, il court management, le modalità di reclutamento e formazione del personale della giustizia, le politiche pubbliche in ambito giudiziario, sempre in prospettiva comparata. Nel corso degli anni, l’IRSIG-CNR ha condotto ricerche su temi in cui la rilevanza applicativa si intreccia ad aspetti teorici, come la particolare posizione istituzionale dei sistemi giudiziari nei regimi democratici e la comprensione dei loro processi di mutamento. Si sono sviluppate conoscenze sulle principali variabili che influenzano il funzionamento dei sistemi giudiziari, sulle modalità con cui le tecnologie dell'informazione e della comunicazione possono incidere, sull’adozione e sull'impatto di strumenti di “public management”, sulla necessità di riconciliare le esigenze di indipendenza della magistratura con forme di responsabilità e public accountability, sulle modalità innovative di risoluzione delle controversie e la restorative justice con particolare riferimento alla giustizia minorile. Lo studio di questi fenomeni ha consentito all’IRSIG-CNR di acquisire una solida e riconosciuta posizione sul piano internazionale come l'Istituto di riferimento in Europa per lo studio dei sistemi giudiziari. Numerose sono le attività di ricerca, formazione ed assistenza tecnica svolte dai ricercatori dell’Istituto in Italia e, soprattutto, all’estero, in collaborazione con istituzioni internazionali impegnate in programmi di riforma giudiziaria in molti paesi, come la Commission for the Efficiency of Justice (CEPEJ) del Consiglio d'Europa, l'United Nation Office on Drugs and Crime (UNODC), l’United Nation Development Programme (UNDP), la World Bank, l’Organization for Security and Cooperation in Europe (OSCE), l’Open Society, l’US Agency for International Development (USAID). (literal)
Istituto esecutore di
Ha afferente
Codice
  • IRSIG (literal)
Nome
  • Research institute on judicial systems (IRSIG) (literal)
  • Istituto di ricerca sui sistemi giudiziari (IRSIG) (literal)
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Afferisce a
Collaborazioni
  • In questi anni I'IRSIG-CNR si è affermato come uno dei punti di riferimento internazionali per lo studio dei sistemi giudiziari e del loro funzionamento. Gode di un'ottima reputazione scientifica e dispone di un network di relazioni e collaborazioni che comprende istituzioni governative, commissioni di studio nazionali ed internazionali, centri di ricerca, ministeri della giustizia, studiosi universitari ed esperti che si occupano di amministrazione della giustizia e di progetti di innovazione e riforme. L'IRSIG-CNR è un'istituzione indipendente, la cui azione è ispirata ai principi di etica e di libertà della ricerca. Si elencano, qui di seguito, i principali organismi internazionali e alcune istituzioni scientifiche con cui l'IRSIG-CNR collabora. 1) COLLABORAZIONI CON ORGANISMI INTERNAZIONALI Consiglio d'Europa, European Commission for the Efficiency of Justice (CEPEJ), Strasburgo, Francia; Commissione Europea, Direzione generale Giustizia, Libertà e Sicurezza, Bruxelles, Belgio; Court of Justice of the European Communities, Lussemburgo; European Networks of Councils for the Judiciary (ENCJ, Bruxelles, Belgio); International Development Law Institute (IDLI), Roma; Organization for Security and Co-operation in Europe (OSCE), Vienna, Austria; The World Bank, Washington D.C., USA; The United Nations Office on Drugs and Crime (UNODC), Vienna, Austria; International Association for Court Administration (USA) 2) PRINCIPALI COLLABORAZIONI INTERNAZIONALI Sir Zelman Cowen Centre, Victoria University (SZCC-VU), Melbourne, Australia; Centre Emile Durkheim, Science Politique et Sociologie Comparatives, French National Center for Scientific Researc (CNRS), Bordeaux, Francia; Justice Studies Center of the Americas (JSCA), Providencia, Santiago, Cile; Universitat Autonoma de Barcelona, Spagna; Centre d'étude de la vie politique (CEVIPOL), Université Libre de Bruxelles, Faculté de Sciences Sociales et Politiques, Solvay Brussels School of Management and Economics, Bruxelles, Belgio; Centro de Estudos Sociais, Universidade de Coimbra, Portogallo; Montaigne Centre for Justice and Conflict Resolution, University of Utrecht, Faculty of Law, Economics and Governance, Utrecht, Olanda; Central European University (CEU), Budapest, Ungheria; Centro de Investigaciones en Derecho y Economia (CINDE), Madrid, Spagna; Institute of Constitutional and Administrative Law, Utrecht, NL; Institut des Hautes Etudes sur la Justice (IHEJ), Parigi Australian Institute of Judicial Administration (AIJA), Melbourne, Australia; National Center for State Courts (NCSC), Denver, USA; Legal Intersections Research Centre (LIRC), University of Wollongong, Australia; Centre for Socio-Legal Studies (CSLS), Università di Oxford, UK. Collaborazioni con i ministeri della giustizia di Francia, Cile, Finlandia, Estonia, Austria, Paesi Bassi, North-Rhein Westphalia (Germania), Spagna. 3) PRINCIPALI COLLABORAZIONI NAZIONALI Consiglio Superiore della Magistratura, Roma; Direzione Generale dei Sistemi Informativi Automatizzati (DGSIA), Ministero della Giustizia, Roma; Dipartimento dell'Organizzazione Giudiziaria, del Personale e dei Servizi, Ministero della Giustizia, Roma; Ufficio Formazione del Distretto di Bologna, Ministero della Giustizia; Corte d'Appello di Bologna; Banca d’Italia, Ufficio Diritto dell’Economia, Roma; CeSROG - Centro Studi e Ricerche sull’Ordinamento Giudiziario, Dipartimento di Scienza Politica, Università di Bologna; Dipartimento di Scienze Giuridiche, Università di Bologna; Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali, Università di Bologna; LUISS - Libera Università Internazionale degli Studi Sociali “Guido Carli”, Roma; Istituto di linguistica computazionale (ILC), Consiglio Nazionale delle Ricerche, Pisa; Istituto di teoria e tecniche dell'informazione giuridica (ITTIG), Consiglio Nazionale delle Ricerche; Centro Nazionale di Prevenzione e Difesa Sociale, Milano; Associazione Dirigenti della Giustizia, Roma; Organismo Unitario dell'Avvocatura Italiana, Roma; Unione Camere Penali, Roma; Osservatorio nazionale permanente sull'esercizio della giurisdizione, Consiglio Nazionale Forense; Centro internazionale ricerche sul diritto europeo, Università di Bologna Piano Strategico Metropolitano (PSM), Comune di Bologna (literal)
Attività di formazione
  • L’Istituto ha sempre cercato un forte collegamento tra attività di ricerca e formazione, confrontando costantemente i risultati del lavoro con gli operatori della giustizia anche nell’ambito di esperienze formative. Si è sviluppato così un metodo didattico distintivo, che predilige un “approccio organizzativo” ai temi della giustizia, con discussione su situazioni concrete, coinvolgimento e partecipazione dell’aula, scambio di esperienze tra i partecipanti, sperimentazione di soluzioni. I progetti di formazione offerti sono il frutto di un’esperienza pluriennale, riconosciuta anche dal conferimento di premi da parte di esperti del settore. Dal 2007 gli strumenti didattici dell’Istituto si sono arricchiti con l’adozione di un laboratorio, il Court Technology Laboratory (CTLab), per la sperimentazione e la discussione delle innovazioni in ambito giudiziario; la loro divulgazione nazionale ed internazionale attraverso convegni e seminari; la formazione e addestramento del personale della giustizia, l’uso di nuove tecnologie per la gestione dei diversi eventi processuali (courtroom technology), anche per mezzo di simulazioni di dibattimenti. Ciò consente di organizzare nuovi programmi formativi in un ambiente favorevole a promuovere l’innovazione e l’incontro tra tecnologie e persone nel settore giustizia. Anche l'Associazione Nazionale Formatori (AIF) ha riconosciuto nel CTLab uno strumento interessante per le sue potenzialità nel campo della formazione assegnando il Premio Basile 2007 (III Premio Assoluto AIF Formazione PA per la sezione Reti Formative). L'Istituto è stato inoltre coinvolto nei corsi e nell'attività di tutoring della Venice International University, di cui il CNR è partner. Inoltre, i ricercatori dell'Istituto mantengono una stretta collaborazione con le istituzioni universitarie e svolgono attività seminariali e corsi universitari sull'ordinamento giudiziario, organizzazione e comportamento giudiziario, teoria dell'organizzazioni complesse, analisi delle politiche pubbliche. L'IRSIG organizza anche stage di tirocinio curriculare per studenti universitari e brevi stage di tirocinio scuola-lavoro per studenti delle scuole superiori. (literal)
Http://www.cnr.it/ontology/cnr/localizzazione.owl#via
  • Via Zamboni, 26 (literal)
Cap
  • 40126 (literal)
Città
  • Bologna (literal)
Http://www.cnr.it/ontology/cnr/localizzazione.owl#provincia
  • BO (literal)
Telefono
  • 051 2756211 (literal)
Codice CDS
  • 108 (literal)
Servizi
  • L’Istituto ha sempre concepito la propria attività di ricerca anche come un servizio all’amministrazione della giustizia. Di volta in volta, questo obiettivo ha preso forme diverse. Analisi empiriche hanno individuato aspetti critici e l’esigenza di interventi correttivi; analisi comparate hanno individuato anomalie del nostro sistema o approcci che, in altri paesi, hanno permesso di migliorare aspetti cruciali del funzionamento della giustizia; ricerche sui processi d’innovazione hanno permesso di individuare le strategie di sviluppo tecnologico che meglio si adattano alle caratteristiche dei sistemi giudiziari. Inoltre, si è di fatto instaurato un rapporto informale di assistenza tecnica con vari organismi nazionali ed internazionali su una pluralità di tematiche relative all’amministrazione della giustizia. Alcuni esempi, Predisposiizone di linee guida a richiesta di organismi internazionali: • Technical guide for strengthening judicial integrity and capacity (UNODC) • Saturn Guidelines for judicial time management (CEPEJ) Studi specifici commissionati da organismi internazionali: • The lengths of proceedings in second instance courts (CEPEJ) • The evaluation of European judicial systems (CEPEJ) • The functioning of judicial systems and economy development (EU_COE) • The role of new technologies in the transformation of judicial systems (IADB) Alcune attività svolte in gruppi di lavoro ad invito come esperti scientifici: • Judicial performance evaluation and judicial integrity: Africa and Caucasus (GTZ/GIZ) • E-Justice development and civil procedure reform: Ministry of Justice of Chile • Commission for the Efficiency of Justice (CEPEJ) • Criminal justice reform: Vietnam (British Council) • Pacific Judicial Development Program (FCA) (literal)
Competenze
  • Sin dal reclutamento dei primi ricercatori, gli obiettivi di ricerca sono stati perseguiti con un approccio interdisciplinare. I ricercatori hanno quindi attinto da discipline come la scienza politica (sistemi giudiziari comparati, scienza dell'amministrazione, analisi delle politiche pubbliche, metodologia della ricerca), il management (teoria dell’organizzazione, organizzazione aziendale, sistemi informativi), il diritto (ordinamento giudiziario, procedura civile, procedura penale), la sociologia del diritto. Queste competenze sono poi impiegate nell'analisi comparata dei sistemi giudiziari. L’interdisciplinarità nelle ricerche promosse e condotte dall’Istituto costituisce sia un punto di forza sia un punto di debolezza. E' un punto di forza poiché ha certamente contribuito ad ottenere un “vantaggio competitivo” in Europa. Istituti come l'IRSIG, in grado di combinare diverse prospettive d'analisi nello studio dei sistemi giudiziari, operano infatti prevalentemente negli Stati Uniti ed in Australia. Nel momento in cui i sistemi giudiziari sono diventati oggetto di iniziative di riforma (strutturali, procedurali o gestionali), o di innovazione tecnologica ed organizzativa, le competenze e la “capacità di ricerca” dell'IRSIG hanno assunto un'importanza crescente, come dimostrano le collaborazioni e gli accordi con organismi internazionali come la Commissione per l'efficienza della Giustizia (CEPEJ) del Consiglio d'Europa e con l'United Nations Office on Drugs and Crimes (UNODC), l'organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE). L'interdisciplinarietà e, più in generale, l'assenza di un’unica disciplina di riferimento costituisce però anche un punto di debolezza. Sono infatti ancora poche le riviste scientifiche specializzate, il dibattito scientifico non è ancora sufficientemente ampio e strutturato, sono molto limitati i percorsi di carriera all’interno dell’università, tanto che la Nuffield Foundation di Londra ha recentemente individuato una generale “shortage of capacity” di studi empirici sul diritto applicato. In questo quadro, oltre al progressivo sviluppo delle tematiche di ricerca in corso ci sono due aree ulteriori che potrebbero rappresentare opportuni ampliamenti dell'attività dell'Istituto. Una è quella della Law and Economics, con i connessi temi dei tempi e dei costi della giustizia in Italia e in Europa. Come dimostra il crescente interesse della Banca d'Italia, si tratta di argomenti molto rilevanti dal punto di vista applicativo oltre che teorico. Una seconda area di possibile sviluppo è quella legata al “settore sicurezza”, che può essere collegato alle rilevanti competenze dell’Istituto maturate nell’ambito del funzionamento degli uffici del pubblico ministero e della cooperazione giudiziaria internazionale in materia penale. (literal)
Email
  • mailto:direttore@irsig.cnr.it (literal)
  • direttore@irsig.cnr.it (literal)
Indirizzo
  • Via Zamboni, 26 - 40126 Bologna (BO) (literal)
Direttore
Missione
  • L'Istituto di Ricerca sui Sistemi Giudiziari del Consiglio Nazionale delle Ricerche si occupa di studi e ricerche sull'amministrazione della giustizia. Le attività riguardano la governance dei sistemi giudiziari, il court management, i processi di riforma e di innovazione normativa, organizzativa e tecnologica, la valutazione, le politiche pubbliche e la convergenza dei sistemi giudiziari europei. Le ricerche sono condotte con un approccio interdisciplinare, empirico e comparato. (literal)
Attività di ricerca
  • In questi anni I’IRSIG si è affermato come uno dei punti di riferimento internazionali per lo studio dei sistemi giudiziari. Si tratta di un'area di ricerca per la quale vi è una crescente domanda di competenze e di research capacity, ed attualmente in Europa l'IRSIG gode di un significativo “vantaggio competitivo”. E’ considerato uno dei principali promotori di questi studi, gode di un’ottima reputazione scientifica, dispone di relazioni consolidate con centri di ricerca, studiosi, practitioners, organismi internazionali con i quali da anni continua a collaborare. Visiting professors e visiting fellows provenienti dall’Europa, dagli Stati Uniti, dall’America Latina e dall’Australia si alternano con frequenza crescente, stimolando le attività di ricerca e lo scambio di conoscenze. Negli anni si sono incrementati i finanziamenti esterni provenienti da organismi internazionali, è aumentata la produzione scientifica, il numero di rapporti tecnici soprattutto in lingua inglese. Particolarmente significativa la continua richiesta di partecipazione ad invito a convegni, gruppi di lavoro internazionali, e le richieste di assistenza tecnica, formale ed anche informale, che testimoniano la qualità del lavoro svolto e la reputazione conquistata sul campo dai ricercatori dell’Istituto. Un discorso a parte merita il rapporto tra l’IRSIG ed il sistema giudiziario italiano. Nel corso degli anni l’Istituto è stato in grado di portare con largo anticipo nell’agenda delle riforme argomenti in precedenza scarsamente considerati. Fra questi si segnalano la governance del sistema giudiziario (ruolo dei consigli superiori della magistratura e rapporto con il Ministero della giustizia), l’assetto dell’ufficio del pubblico ministero, lo status dei magistrati (reclutamento, formazione, carriera, etica, valutazione, disciplina), l’organizzazione e la gestione degli uffici giudiziari (court e case management), il ruolo dell’innovazione tecnologica (audio e video conferenza, gestione elettronica dei procedimenti, interoperabilità, sistema di reporting e supporto ai processi decisionali), la restorative justice con strategie inedite come la mediazione penale, solo per citarne alcuni. Sempre in quest’ambito emerge la lunga collaborazione con la Scuola di Formazione del Ministero della giustizia che ha permesso la realizzazione di numerosi corsi innovativi per contenuti e metodo rivolti ai dirigenti ed al personale amministrativo e l'avvio della collaborazione con la Scuola Superiore della Magistratura. Le critiche al funzionamento del sistema giudiziario italiano non sono quindi mancate, ma sono sempre state accompagnate da proposte concrete. La questioni dell’obbligatorietà dell’azione penale, della separazione delle carriere tra giudici e pubblici ministeri, degli incarichi extragiudiziari, il ruolo del “court manager”, le possibilità offerte dalla cosiddetta “modernizzazione della giustizia”, la critica ai progetti informatici faraonici e la proposta di nuovi modelli di sviluppo incrementali, l’esigenza nuove forme di mediazione penale, di nuovi approcci per la gestione dei tempi dei procedimenti sono alcuni dei problemi e delle proposte che scaturiscono dalle nostre ricerche. Le nostre idee non sempre avuto vita facile. Talvolta sono state fortemente ostacolate, rimosse o ignorate, ma in molti casi si sono anche affermate e sono entrate nel dibattito, trasformate in riforme, o portato a cambi di strategia da parte dei policy makers. Le attività di ricerca si articolano principalmente in tre aree tematiche. 1) Nell'area tematica \"Governance degli apparati giudiziari e ruoli processuali\" si effettuano ricerche comparate sui sistemi giudiziari, con l'obiettivo di prospettare riforme e innovazioni istituzionali utili ad un loro migliore funzionamento, anche nel quadro del comune \"spazio giudiziario europeo\". L'area si articola in 4 linee di ricerca: a) Governance degli apparati giudiziari, struttura e funzionamento degli organi di autogoverno dei paesi dell'Unione Europea; b) Analisi del contenuto delle sentenze disciplinari del CSM; c) Analisi delle modifiche dell'Ordinamento Giudiziario in Italia e in altri paesi democratici. Loro conseguenze sul piano operativo; d) Analisi comparata del ruolo del pubblico ministero. 2) Le tematiche di ricerca dell'area \"Organizzazione, funzionamento e innovazione tecnologica dell'amministrazione della giustizia\" fanno riferimento ad una pluralità di linee di attività che si basano tutte su fondi esterni e che, in sintesi, sono riconducibili a due linee di ricerca principali: a) Tecnologie dell'informazione e della comunicazione per l'amministrazione della giustizia, con vari progetti fra i quali: e-Justice Communication via Online Data Exchange (e-Codex); Electronic Simple European Networked Services (e-Sens); Tecnologie per gli uffici del pubblico ministero; Rethinking Processual Law: Towards Cyberjustice; Building Interoperability for European Civil Proceedings On Line (Biepco); Videotecnologie in ambito giudiziario. b) Organizzazione e funzionamento dell'amministrazione della giustizia, con analisi e studi che riguardano la governance dei sistemi giudiziari, la riduzione dei tempi di durata dei procedimenti, il caseflow management, l'assistenza tecnica e l'analisi di progetti di riforma dell'amministrazione della giustizia in collaborazione con il Consiglio d'Europa. 3) L'area \"Qualità e valutazione dei sistemi giudiziari\" raggruppa le attività di ricerca sul tema della qualità e della valutazione dei sistemi giudiziari. Studia le politiche messe in atto nei regimi democratici per valutare e migliorare la qualità della giustizia, i loro effetti sul sistema giudiziario e favorire lo sviluppo di policy in quest'area. Le ricerche si articolano in due linee di ricerca principali: a) Valori, e metodi di valutazione, in cui vengono studiati i valori tradizionali e innovativi che stanno alla base di un corretto funzionamento della amministrazioni giudiziarie e i metodi di valutazione utilizzati; b) Studio delle policy sulla giustizia, in cui vengono analizzate e valutate le politiche pubbliche varate per migliorare la qualità della giustizia o alcuni suoi aspetti specifici. Le conoscenze generate nei progetti di ricerca si sono mostrate più volte utili in sede di riforma dei sistemi giudiziari. I ricercatori sono spesso invitati a condividere i risultati in conferenze internazionali, e sono coinvolti come esperti scientifici in varie iniziative di riforma promosse da organismi internazionali. (literal)
Unità organizzativa di supporto

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data.CNR.it