Organs tranplantation and immunology institute (ITOI)

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  • Organs tranplantation and immunology institute (ITOI) (literal)
  • Istituto per i trapianti d'organo e immunocitologia (ITOI) (literal)
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  • L'Istituto per i Trapianti d’Organo e per l’Immunocitologia ha sede in L’Aquila con tre sezioni territorialmente distinte: Sezione di Bologna, Sezione di Chieti e Sezione di Roma. Nel corso di una attività ormai ventennale, l’Istituto e le sezioni territoriali hanno approfondito tematiche di ricerca applicate alla patologia dell'uomo, utilizzando a tal fine non solo modelli sperimentali ma una specifica casistica clinica disponibile grazie alle convenzioni stipulate con qualificati organismi appartenenti alla Sanità Pubblica. La sede dell’Aquila è ubicata presso il Comprensorio Ospedaliero di S. Maria di Collemaggio, ed è nata come Istituto del Consiglio Nazionale delle Ricerche ufficialmente nel 1981 con decreto n° 6969 (Statuto). L’attività di ricerca è principalmente orientata nel campo della tipizzazione HLA e delle problematiche connesse al trapianto ed alla dialisi. La sezione di Roma ha sede presso le strutture dell'Università di Roma \"Tor Vergata\" (Ospedale S.Eugenio) in convenzione con la Cattedra di Chirurgia Generale per lo studio del paziente in dialisi candidato al trapianto, per il monitoraggio clinico dei pazienti trapiantati d'organo (rene e fegato) e, nel campo più strettamente dialitico, per l'ottimizzazione delle tecniche di emodialisi, lo studio di nuove membrane e di nuove applicazioni delle tecniche dialitiche. Dal 1994 l’Istituto è accreditato dall’ American Society for Histocompatibility and Immunogenetics (ASHI); tale accreditamento certifica la qualità e la riproducibilità dei risultati ed è condizione essenziale negli Stati Uniti e nel Canada perché un laboratorio possa operare pubblicamente nel campo dell’istocompatibilità. Dal 1998 L'Istituto è accreditato anche all'European Federation for Immunogenetics (EFI). L’attività di ricerca è svolta sia nel settore della compatibilità HLA nei trapianti d’organo e di midollo che nello studio della prevenzione e progressione di malattie in campo oncologico, immunologico e neurologico. Vengono impiegate le più avanzate tecnologie di biologia molecolare per lo studio della porzione di genoma umano (sistema HLA) che è coinvolta nella determinazione e attivazione dei meccanismi biologici del rigetto. Viene pertanto definita l’esatta compatibilità donatore-ricevente che, com’è noto, costituisce il principale fattore che influenza la sopravvivenza del trapianto. Il polimorfismo genico HLA viene inoltre analizzato per studi di popolazione: le frequenze alleliche ed aplotipiche vengono confrontate in termini di distanze genetiche con quelle di altre regioni italiane e di altri paesi del Mediterraneo. La conoscenza di tali distribuzioni è utile sia per lo studio delle associazioni con malattie che per la compatibilità nei trapianti d'organo e di midollo. Nel settore oncologico, l’Istituto svolge attività di ricerca nel campo dell’immunologia dei tumori attraverso lo studio di nuovi indicatori prognostici che possano contribuire a migliorare il trattamento terapeutico del paziente. Viene effettuata la caratterizzazione immunologica del paziente neoplastico e l’analisi delle alterazioni genetiche che si correlano alla progressione neoplastica. Lo studio della risposta immune verso la neoplasia e l’immunogenetica dei trapianti hanno infatti in comune molti dei meccanismi che regolano i rapporti tra “self” e “non self”. Nel settore delle neuroscienze l’attività di ricerca è orientata allo studio delle interazioni tra sistema immune e sistema nervoso con particolare riferimento al ruolo che molecole e fattori, classicamente considerati di origine immunitaria, rivestono nell’insorgenza e nella progressione di patologie neurodegenerative sia di tipo acuto che cronico. In particolare vengono studiati gli effetti di fattori trofici e citochine proinfiammatorie sia in modelli sperimentali di stress ossidativo, quale principale responsabile di fenomeni citotossici, che in modelli di differenziamento e maturazione neuronale. L’Istituto di Citomorfologia Normale e Patologica, istituito con DPCNR n. 7138 del 29/12/1981, ha rappresentato per oltre 20 anni, l’unico organo del C.N.R. impegnato nel campo delle tecnologie innovative di microscopia elettronica, citochimica, autoradiografia, analisi di immagine, microscopia confocale applicato alla biologia cellulare. In tali settori ha rappresentato un punto di riferimento per altri organi del C.N.R. ed altri organismi di ricerca nazionali anche per l’addestramento di personale e per il continuo confronto per il conseguimento di metodologie avanzate. Da tempo l’Istituto si è inserito in alcuni settori cruciali della ricerca nel campo della biologia cellulare, tenendo presente la possibilità di ricadute applicative soprattutto nel campo medico-sanitario dei risultati ottenuti. Fin dalla sua istituzione, le due Sezioni di Chieti e Bologna sono state ospitate, rispettivamente, presso la Facoltà di Medicina dell’Università di Chieti e presso l’Istituto di Ricerca “Rizzoli” di Bologna, con appositi provvedimenti convenzionali. La collocazione delle due sezioni in ambiti scientifici particolarmente stimolanti in settori affini o in ambiti applicativi ha inoltre favorito lo sviluppo di numerose collaborazioni scientifiche. Tra queste le più collaudate riguardano Istituti delle Università di Chieti e di Bologna con i quali si sono affrontati studi nel campo della trasduzione del segnale e della organizzazione ultrastrutturale del nucleo e dei cromosomi. Un altro settore particolarmente attivo dell’Istituto riguarda l’attività di ricerca applicata nel campo delle miopatie su base genetica, degli osteosarcomi e delle patologie degenerative osteoarticolari. La disponibilità di materiale bioptico umano e del riscontro clinico resa possibile dalla Convenzione con gli Istituti Ortopedici Rizzoli consente ad alcuni ricercatori dell’Istituto di applicare metodologie di biologia cellulare e molecolare in settori cruciali per la salute dell’uomo. Nel campo delle indagini citogenetiche è attiva una collaborazione con l’Istituto di Biologia Generale dell’Università di Chieti e con l’Ospedale “Umberto I” di Pescara. Nell’ambito delle collaborazioni internazionali risultano particolarmente rilevanti quelle con la Jefferson University di Philadelphia nel campo dell’espressione di marker tumorali, con la Harvard University di Boston in quello della trasduzione del segnale a livello nucleare, e con il Cancer Research Institute di Indianapolis e con numerosi altri centri per scambio di visitatori, materiali e metodologie. (literal)
  • The institute of “ Trapianti d’Organo e per l’Immunocitologia “ includes the headlab of L’Aquila and Roma, Bologna, Chieti units. Through more than twenty years basic and medical investigations were performing in the all sections of the institute using not only experimental models but also clinical data available from conventions established with public health corporations. The head office and laboratories of L’Aquila, established in 1981 by DPCNR n. 6969, is located at the “S. Maria di Collemaggio” Hospital. The main research interests were aimed to investigate the HLA typing, graft and dialysis problems. The unit of Roma is located at “S.Eugenio” hospital and researchers are able to perform clinical investigations in cooperation with General Surgery Department of “Tor Vergata” University. In this context problems before and after graft (kidney and liver) as well as the improvement and updating of dialytic techniques were performing. Since 1994 the institute has gained the accreditation by the American Society For Histocompatibility And Immunogenetics (ASHI); such accreditation certifies the quality and the reproducibility of the results and is essential condition in United States and the Canada in order that a laboratory can publicly work in the hystocompatibility field. Since 1998 the Institute own the accreditation at European Federation for Immunogenetics (EFI). The investigation about HLA compatibility is not only related to the transplants of organ and medulla but also to the prevention and progression of illnesses in oncological field, immunological and neurological. The more advanced molecular biology technologies are used for the study of the human Genoma (HLA system) which are involved in the determination and activation of the biological mechanisms of rejection. The exact-receiving donor compatibility is therefore defined as, how it is well known, it constitutes the main survival factor that affects transplant survival. HLA polymorphism is analysed in population studies: allele and haplotype frequencies are assessed and compared to those of other Italian and Mediterranean populations. These analyses are useful in both disease association studies and transplantation. Regarding to oncological field, the institute develops research activity in the immunological aspects of tumors through the study of new prognostic indicators which can contribute to improve the patient's therapeutic treatment. The neoplastic progression is monitored by the immunologic patient's characterization and the analysis of its genetic alterations. Many of \"self\" and \"not self\" mechanisms that has been implicated in the transplants survival can also be involved in the phathophysiology of many neoplastic diseases. Moreover, the interactions between immune system and central nervous system are investigated. Particularly the role and the effects of molecules and factors, classically considered of immune origin, are studied in the etiology and progression of chronic and acute neurological diseases. In the experimental models of oxidative damage as well as in developmental neuronal model, the involvement of cytokines and trophic factors is investigated either as a primary cause or as a consequence of disease progression or physiological mechanisms. The Institute of “Citomorfologia Normale e Patologica”, established by DPCNR n. 7138 of 29/12/1981, represented through more than twenty years, the only CNR Institute engaged in the development and application of innovative technologies in the field of electron microscopy, confocal microscopy, autoradiography and image analysis applied to the cell biology. In this field it represented a landmark for the training of the staff of other CNR institutes. The main research interests of the Institute were aimed to design possible applications of these technologies in the field of human pathology. The location of the two Sections of the Institute at the “Rizzoli” Orthopedic Institute of Bologna, and at the Faculty of Medicine of the University of Chiety allowed the research staff of the Institute to utilize the clinical casuistry necessary for the clinical studies in the field of muscle dystrophies, degenerative and neoplastic diseases of the skeleton, and in rare genetic diseases. International collaborations that involve exchanges of visitors and materials have been established with the Jefferson University of Phyladelphia in the field of the expression of tumor markers, with the Harvard University, Boston for the signal transduction mechanisms involving nuclear phosphoinositides, and with the Cancer Research Institute of Indianapolis. (literal)
Istituto esecutore di
Ha afferente
Codice
  • ITOI (literal)
Nome
  • Istituto per i trapianti d'organo e immunocitologia (ITOI) (literal)
  • Organs tranplantation and immunology institute (ITOI) (literal)
Parte di
Afferisce a
Collaborazioni
  • Nell'ambito dello studio del sistema HLA e trapianti sono attive le seguenti collaborazioni: · Centro Trapianti di midollo di Pescara, (definizione della compatibilità donatore-ricevente, sia per i trapianti da fratelli identici che da donatori non consanguinei, attività di servizio). · Laboratoire d'Immunologie (K.O., R.E.A.), Institut National d'Hygiene, and Laboratoire de Biochimie (A.E.B.J.) Facultè di Sciences, Rabat-Marocco (Tipizzazione mediante SBT di popolazioni Berbere ed Arabofoniche del Marocco). · Prof. E. Albert, Munich, Immunogenetic Laboratory (Tipizzazione di locus HLA non classici (MIC-A) in popolazioni selezionate). . Cattedra di Genetica, Università di Cosenza (Tipizzazione HLA di varie popolazioni mediterranee nell'ambito di studi antropologici). . Clinica Pediatrica Ospedale Civile S.Salvatore - L'Aquila (Caratteristiche immunologiche della dermatite atopica in età pediatrica). . Centro Trapianti di Rene, Università dell'Aquila . Centro Trapianti di Rene dell'Università di Roma \"Tor Vergata\" . Banca cordone ombelicale di Pescara . Banca cordone ombelicale dell'Università di Roma \"Tor Vergata Nell’ambito della linea di ricerca sulle neuroscienze sono in atto le seguenti collaborazioni · Cattedra di neurofisiologia dell’Università di L’Aquila e Dep. of Anatomy and Histology N.S.W. Retinal Dystrophy Research Centre, University of Sydney: studio di degenerazioni retiniche da stress ossidativo o trauma acuto. · Cattedra di Biologia Cellulare dell’Università di L’Aquila: studio di effetti neurotossici da accumulo di metaboliti responsabili di produzione di radicali liberi. Studio di molecole e trasduttori di segnali coinvolti in meccanismi di migrazione e maturazione neuronale. · Cattedra di Fisiologia Università di Roma “Tor Vergata”: studio degli effetti della microgravità in cellule isolate del sistema nervoso centrale. · Istituto Superiore di Sanità: studio degli effetti della microgravità in cellule isolate del sistema nervoso centrale e studio dell’espressione di molecole coinvolte nell’insorgenza e nella progressione dell’Alzheimer in modelli sperimentali di stress ossidativo. Nell'ambito dello studio immunologico sono in corso le seguenti collaborazioni . Clinica Neurologica dell'Università di Medicina e Chirurgia dell'Aquila: Valutazione funzionale delle cellule T e Dendritiche attraverso la molecola costimolatoria CD30 in pazienti affetti da Sclerosi Multipla e soggetti sani. . Ospedale S.Salvatore, Reparto di Chirurgia Generale, L'Aquila: Valutazione immunologica in pazienti affetti da adenocarcinoma del colon e studio delle cellule epiteliali nel periferico. . Croce Rossa Italiana, L'Aquila: Valutazione immunologica dei meccanismi di base in soggetti sani. La collocazione delle due Sezioni di Chieti e Bologna in ambiti scientifici particolarmente stimolanti in settori affini o in ambiti applicativi ha favorito lo sviluppo di numerose collaborazioni scientifiche. Tra queste le più collaudate riguardano · Istituti delle Università di Chieti e di Bologna con i quali si sono affrontati studi nel campo della trasduzione del segnale e della organizzazione ultrastrutturale del nucleo e dei cromosomi. · Un altro settore particolarmente attivo dell’Istituto riguarda l’attività di ricerca applicata nel campo delle miopatie su base genetica, degli osteosarcomi e delle patologie degenerative osteoarticolari. La disponibilità di materiale bioptico umano e del riscontro clinico resa possibile dalla Convenzione con gli Istituti Ortopedici Rizzoli consente ad alcuni ricercatori dell’Istituto di applicare metodologie di biologia cellulare e molecolare in settori cruciali per la salute dell’uomo. · Nel campo delle indagini citogenetiche è attiva una collaborazione con l’Istituto di Biologia Generale dell’Università di Chieti e con l’Ospedale “Umberto I” di Pescara. Nell’ambito delle collaborazioni internazionali risultano particolarmente rilevanti quelle con la · Jefferson University di Philadelphia nel campo dell’espressione di marker tumorali, con la Harvard University di Boston in quello della trasduzione del segnale a livello nucleare, e con il · Cancer Research Institute di Indianapolis e con numerosi altri centri per · scambio di visitatori, materiali e metodologie. (literal)
Attività di formazione
  • L’Istituto svolge attività di formazione in collaborazione con l’Università di Roma “Tor Vergata” e di L’Aquila per la preparazione di tesi sperimentali sia di laurea che di specializzazione. Inoltre nell’ambito delle predette collaborazioni sono attive presso l’Istituto borse di dottorato di ricerca. (literal)
Http://www.cnr.it/ontology/cnr/localizzazione.owl#via
  • Piazzale Collemaggio (literal)
Cap
  • 67100 (literal)
Città
  • L'Aquila (literal)
Http://www.cnr.it/ontology/cnr/localizzazione.owl#provincia
  • AQ (literal)
Telefono
  • 086227129 - 0862414275 (literal)
Codice CDS
  • 105 (literal)
Servizi
  • L’Istituto è impegnato nel coordinamento dei Centri Regionali di Riferimento per i trapianti d’organo; svolge inoltre attività di formazione e aggiornamento del personale delle rianimazioni per quanto riguarda la donazione degli organi e contribuisce, attraverso varie iniziative, alla sensibilizzazione della popolazione verso le problematiche connesse all’atto della donazione. L'istituto, in base alle convenzioni della Sezione di Roma con l'Ospedale S.Giovanni dell'Addolorata di Roma, Ospedale Bambin Gesù di Roma, con la Chirurgia Generale dell’Università di Roma “Tor Vergata”- Centro Regionale di Riferimento Trapianti, Regione Lazio e della Sede dell’Aquila con il Centro Regionale di Riferimento Trapianti Regione Abruzzo-Molise, fornisce alle strutture suddette il supporto tecnico- scientifico per: 1. Esecuzione dei test immunologico sui potenziali donatori di organi. 2. Valutazione immunologica dei pazienti in lista d'attesa per trapianto d'organo. 3. Monitoraggio immunologico post-trapianto . (literal)
Competenze
  • Le specifiche competenze dell'Istituto sono certificate dall'accreditamento a Società Scientifiche Internazionali che svolgono attività istituzionalizzata di controllo della qualità dei laboratori operanti nel settore dell'istocompatibilità. · American Society for Histocompatibility and Immunogenetics (ASHI) · European Federation for Immunogenetics (EFI). (literal)
Email
  • d.adorno@itoi.cnr.it (literal)
  • mailto:d.adorno@itoi.cnr.it (literal)
Indirizzo
  • Piazzale Collemaggio - 67100 L'Aquila (AQ) (literal)
Direttore
Missione
  • \"La ricerca è prevalentemente indirizzata all'applicabilità dei risultati, in particolare nel settore dei trapianti e nella fisiopatologia di alcune patologie invalidanti, a strutture del Servizio Sanitario Nazionale per la loro applicazione in campo preventivo,diagnostico e terapeutico. In tal senso gli obiettivi sono: 1.contribuire al chiarimento di: -meccanismi immunogenetici ed immunologici coinvolti nella fisiopatologia dei trapianti e delle patologie autoimmuni; -meccanismi biologici e molecolari responsabili di patologie neurodegenerative; -meccanismi patogenetici delle malattie degenerative muscolo-scheletriche e delle patologie HLA correlate; -meccanismi della regolazione genica pre-neoplastica. 2. Fornire il supporto tecnico-scientifico al Centri di Riferimento per i Trapianti delle Regioni Abruzzo-Molise e Lazio per l'esecuzione di test immunologici ed immunogenetici.\" (literal)
Attività di ricerca
  • L’attività scientifica dell’Istituto per i Trapianti d’Organo e l’Immunocitologia si articola attualmente sulle seguenti tematiche: TRAPIANTI, POLIMORFISMO GENICO HLA, NEUROSCIENZE, IMMUNOLOGIA e TUMORI, BASI MOLECOLARI DI PATOLOGIE MUSCOLO-SCHELETRICHE, GENETICA DI PATOLOGIE UMANE. TRAPIANTI: 1. Nell’ambito dei TRAPIANTI D’ORGANO, per quel che concerne l’alloreattività (linea 1) viene analizzata la comparsa e la specificità epitopica di anticorpi anti-HLA prodotti in seguito a presensibilizzazione e durante il trapianto di rene, al fine di valutarne la rilevanza clinica (impatto su rigetto acuto e/o cronico, perdita dell’organo, ecc.) e, quindi, di identificare possibili epitopi “permissivi” o “immunogeni” che possano rappresentare la base di nuovi e più specifici criteri di valutazione della compatibilità HLA. Inoltre viene valutato, mediante genotyping, il polimorfismo genico di citochine in coppie donatore-ricevente di trapianto di rene. Tale polimorfismo, infatti, comportando differenze inter-individuali nella produzione di citochine, può risultare in un differente rischio di rigetto o di produzione di anticorpi. 2. Nella valutazione della compatibilità HLA e modulazione dell’espressione di molecole di classe II nel trapianto di rene (linea 4) si correla la compatibilità HLA donatore-ricevente con la specificità anticorpale post-trapianto, il genotipo delle citochine e l'andamento clinico del trapianto, al fine di comprendere i meccanismi e controllare meglio la risposta immune post-trapianto. 3. Nella valutazione degli antigeni HLA di classe I e II sono stati introdotti metodi innovativi quali l’Analisi per sequenza (Ricerca Finalizzata Ministero della Sanità). Attraverso tale analisi si esaminano le combinazioni alleliche HLA di classe I responsabili della risposta alloreattiva nel trapianto di rene da cadavere. La compatibilità HLA donatore-ricevente è uno dei principali fattori che influenzano la sopravvivenza nei trapianti. La risposta umorale nel trapianto di rene può essere differentemente modulata dalla compatibilità HLA che attualmente è definita sulla base di un ridotto numero di specificità crossreattive (CREG). Questo tipo di raggruppamento antigenico può aumentare le possibilità di trapianti compatibili rispetto all'assegnazione basata sulla sola compatibilità antigenica. Nonostante esista un elevato numero di varianti alleliche, la maggior parte degli antigeni HLA differiscono solo per un limitato numero di residui aminoacidici presenti nella tasca legante il peptide, che sono responsabili dell'induzione della produzione di anticorpi anti-HLA donatore-specifici nel post-trapianto, i quali condizionano negativamente la sopravvivenza del trapianto a lungo termine. Per tale motivo viene analizzato l'impatto clinico della compatibilità HLA di classe I in coppie donatore-ricevente di trapianto renale da cadavere studiando il polimorfismo allelico mediante sequenza nucleotidica degli esoni 2, 3 e 4 dei geni dei loci HLA-A, HLA-B ed HLA-C, che sono i più polimorfici. Mettendo insieme i dati di compatibilità HLA di classe I per sequenza con quelli relativi alla specificità anticorpale HLA di classe I valutati con tecniche citofluorimetriche (FLOWPRA), si ricercano gli epitopi privati e pubblici responsabili dell'induzione anticorpale anti-HLA. Tale analisi viene effettuata su coppie sia parzialmente incompatibili (diverso gruppo antigenico CREG) che compatibili (all'interno dello stesso gruppo CREG) per la classe I. Si ricercano inoltre le combinazioni alleliche permissive ed immunogene, soprattutto nell'ambito dello stesso gruppo CREG, per individuare nuovi criteri di assegnazione dell'organo più efficaci del semplice raggruppamento per CREG, capaci di ampliare il numero dei riceventi con buona compatibilità, identificare le combinazioni potenzialmente immunogene e migliorare la sopravvivenza del trapianto. POLIMORFISMO GENICO HLA: 1. Per l’analisi del polimorfismo genico HLA di popolazioni italiane (Abruzzo) e del Marocco (Chaouya e Metalsa) effettuato tramite sequenza (linea 5), vengono calcolate le frequenze alleliche ed aplotipiche e confrontate in termini di distanze genetiche con quelle di altre regioni italiane e di altri paesi del Mediterraneo. L'analisi filogenetica si rappresenta mediante dendrogrammi costruiti utilizzando il software Dispan e la visione globale delle relazioni tra le popolazioni in termini di frequenze alleliche HLA è rappresentata mediante il \"software Vista\" di visualizzazione statistica delle differenze. Tale ricerca ha dato un contributo scientifico nell'ambito del Componente \"Anthropology/Human Genetic Diversity\" del 13th IHW. All'interno della stessa linea di ricerca si studia anche il polimorfismo genico HLA di classe I e II ad alta risoluzione su una popolazione dell’Italia centro-meridionale (Progetto Coordinato Agenzia 2000. 2. Il polimorfismo genico di loci HLA non classici ed il polimorfismo genico di citochine è analizzato in differenti gruppi etnici. Vengono studiati il locus MIC-A e ad altri marcatori correlati alla risposta immune, su popolazioni selezionate (linea 10) di diversi gruppi etnici. Sia la tipizzazione del gene MIC-A che la definizione del polimorfismo genico di citochine si effettua mediante l’impiego del \"software SCORE\", che comprende le library aggiornate per tali tipizzazioni. L'analisi delle distribuzioni e delle associazioni alleliche di tali marcatori è utile per lo studio delle associazioni con malattie e della compatibilità nei trapianti d'organo e di midollo. Lo studio della popolazione Metalsa è stata inserita nell’ambito degli studi di popolazione del 13° Histocompatibility Workshop. NEUROSCIENZE: 1. La linea di ricerca in neuroscienze è principalmente orientata allo studio del ruolo di sostanze di origine immunitaria e di fattori trofici nello sviluppo funzionale, nella genesi e protezione di neuropatologie (Linea 3).Mediante l'utilizzo di modelli sperimentali in vivo ed in vitro si studiano i meccanismi citotossici (stress ossidativo, traumi acuti)che sono principalmente coinvolti nel danno neurodegenerativo ed il ruolo che citochine o fattori di differenziamento e sviluppo rivestono in tali processi. 2. Nell'ambito delle neuroscienze una ulteriore linea di ricerca, finanziata dall'Agenzia Spaziale Italiana si occupa dello studio degli effetti della microgravità in colture neuronali primarie in presenza/assenza di stress neurodegenerativo. (Linea 6) Oltre a parametri elettrofunzionali, si indaga su fattori la cui attività è stata da tempo associata ad una varietà di meccanismi cellulari che vanno dallo sviluppo e differenziamento alla modulazione del danno neurodegenerativo. IMMUNOLOGIA e TUMORI: 1. Nell’ambito dell’ IMMUNOLOGIA vengono studiati i fattori regolativi coinvolti nella risposta immune (Linea 2) ed il ruolo immunoregolatorio del network delle citochine TH1/TH2 introducendo in esso la valutazione della molecola di membrana CD30 e delle cellule dendritiche per evidenziare la loro funzione nella regolazione della risposta immune. 2. Lo studio delle sequenze nucleotidiche è inoltre utilizzato per la rivelazione di alterazioni genetiche in tumori umani applicato tramite microchips (linea 7) Vengono analizzate le sequenze nucleotidiche delle varianti alleliche di classe II per la definizione del pannello di primers da utilizzare per l'individuazione dei polimorfismi di classe II da utilizzare nella analisi con DNA chips. Vengono selezionati inoltre, i campioni di DNA omozigoti ed eterozigoti a specificità HLA nota per l'ottimizzazione della scelta dei primers. BASI MOLECOLARI DI PATOLOGIE MUSCOLO-SCHELETRICHE: Riguardo alla sezione territorialmente distinta di Bologna essa ha assunto, nel corso degli anni, una sempre più articolata competenza in vari settori della biologia cellulare e molecolare applicata allo studio della fisiopatologia di alcune malattie dell’uomo, mettendo a frutto specifiche competenze in alcune tecnologie avanzate e la collaborazione con il Laboratorio di Biologia Cellulare e Microscopia Elettronica degli Istituti Ortopedici Rizzoli che dispongono della casistica clinica necessaria per la realizzazione di ricerche applicate. I settori nei quali tali ricerche si articolano sono: · Meccanismi di trasduzione del segnale coinvolti nella progressione della malignità per identificare possibili bersagli da utilizzarsi nella terapia antineoplastica atti a favorire l’apoptosi o il differenziamento. In particolare tale bersagli sono costituiti da: - isoenzimi della PKC a localizzazione nucleare (Ricerca n.1) - isoforme della PLC che risultano sovraespresse in neoplasie ad alta proliferazione (Ricerca n.2) - potenziale terapeutico di TRAIL a bassa tossicità e capace di by- passare i meccanismi di farmacoresistenza (Ricerca n.3) - effetti di campi elettromagnetici di alta frequenza sui meccanismi apoptotici p53 dipendenti e sui meccanismi di sopravvivenza cellulare (Ricerca n.5) - effetto di alcune citochine sui meccanismi apoptotici (Ricerca n.6) - studio dei triazoli quali potenziali agenti antiblastici, capaci di indurre apoptosi (Ricerca n.7) - studio di agenti capaci di inibire la via PI-3K/Akt coinvolta nell’induzione di farmacoresistenza ad ATRA e chemioterapici (Ricerca n.8) - meccanismi di farmacoresistenza negli osteosarcomi dovute a mutazione di oncogeni che riducano la sensibilità ad agenti apoptotici (Ricerca n.10) · Meccanismi fisiopatologici coinvolti in malattie neuromuscolari: - ruolo delle lamine A/C e dell’emerina in alcune malattie ereditarie, con particolare riferimento ad alcune miopatie (Ricerca n.4) - ruolo del collagene VI e delle sue interazioni con molecole della matrice extracellulare in alcune forme di miopatie ereditarie (Ricerca n.4) - ruolo di proteine capaci di legare la cistatina per definire il meccanismo di induzione dell’apoptosi dei granuli del cervelletto nella Epilessia Mioclonale (Progetto n.9) GENETICA DI PATOLOGIE UMANE: La sezione territorialmente distinta di Chieti, in collaborazione con l’Istituto di Genetica dell’Università di Chieti, ha in atto ricerche di genetica molecolare per caratterizzare alcune malattie ereditarie. · Studio di alterazioni geniche in alcune patologie umane di rilevanza sociale: - ruolo del gene DAZ nella infertilità maschile (Ricerca n.11) - ruolo del gene SHOX nella Discondrosteosi di Leri-Weill e influenza di hGH nella terapia della bassa statura idiopatica (Ricerca n.11) (literal)
Unità organizzativa di supporto

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