Istituto per la protezione delle piante (IPP)

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  • Istituto per la protezione delle piante (IPP) (literal)
  • Plant Protection Institute (IPP) (literal)
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  • The mission of the Institute for Plant Protection (IPP) is to study plant stress factors, to understand the mechanisms of resistance to stresses, and to implement environmental-friendly methods for plant defense against biotic factors and protection against abiotic stressors. IPP activities contribute to improve agricultural production and sustainable use of plant resources. IPP holds multidisciplinary expertise in the fields of ecophysiology, biochemistry and genetics of plants and their enemies. Research has been recently focused on biocontrol of main pathogens of forests and agricultural crops, and of alien invaders. Plant protection against environmental stresses is another active area of research, especially aiming at assessing the impacts of climate change on cultivated and natural plants. Recent successful research at CNR-IPP has produced international publications on leading generalist and specialized journals, patents about clones resistant to plant pathogens, and funding by international research programs coordinated by the Institute (ESF-EUROVOL, LIFE+ and COST programs) or with IPP core-partnership (EC 7th FP). (literal)
  • La missione dell'Istituto per la Protezione delle Piante (IPP) è studiare i fattori di stress delle piante, comprendere i meccanismi di resistenza agli stress, e realizzare metodi ecologici per la difesa delle piante dagli agenti biotici e per la protezione contro i fattori di stress abiotici. Le attività dell’IPP contribuiscono a migliorare la produzione agricola e l'uso sostenibile delle risorse vegetali e ambientali. L’IPP possiede competenze multidisciplinari nei campi dell’ ecofisiologia, della biochimica e della genetica delle piante e dei loro nemici. La ricerca è stata recentemente focalizzata sul controllo biologico dei principali patogeni delle specie forestali e di interesse agrario, e delle invasioni biologiche di patogeni e insetti alieni. La protezione delle piante contro gli stress ambientali è un altro settore di ricerca molto attivo, che mira soprattutto a valutare l'impatto dei cambiamenti climatici sulle piante coltivate e naturali. Recenti ricerche del CNR-IPP hanno prodotto pubblicazioni internazionali su riviste specializzate e generaliste, leader di settore, brevetti di cloni resistenti agli agenti patogeni, e finanziamenti da parte di programmi di ricerca internazionali coordinati dall'Istituto (ESF-EUROVOL, LIFE + e programmi COST) o con partenariato IPP (EC 7 FP). (literal)
Istituto esecutore di
Prodotto
Ha afferente
Codice
  • IPP (literal)
Nome
  • Plant Protection Institute (IPP) (literal)
  • Istituto per la protezione delle piante (IPP) (literal)
Collaborazioni
  • DESCRIZIONE DELLE COLLABORAZIONI L’IPP svolge attivita’ di ricerca a livello internazionale, caratterizzata da collaborazioni con i maggiori Istituti di Ricerca internazionali, in particolar modo nei settori della fisiologia vegetale, della patologia vegetale, dell’entomologia e della pedologia. Molte di queste collaborazioni sono codificate da partecipazioni comuni a progetti Europei e a progetti bilaterali e nell’ambito dei programmi short-term mobility CNR e MAE. Si contano ad oggi piu’ di 100 collaborazioni internazionali con gli Istituti benchmark (PRI e CNRS - Montpellier) e con Universita’ ed Enti di Ricerca internazionali. (literal)
Attività di formazione
  • ATTIVITA’ DI FORMAZIONE Tutte le sedi dell’IPP hanno attivato collaborazioni con sedi locali delle Universita’ (Facolta’ di Scienze, Agraria e Biotecnologie). Queste collaborazioni hanno consentito un’ottima integrazione con i colleghi universitari, finalizzata anche ad un’ intensa attivita’ di formazione di studenti e giovani ricercatori. Ricercatori IPP partecipano ai collegi di dottorato nelle Universita’ di Firenze e Torino, e numerose tesi di laurea e di dottorato vengono svolte presso le sedi dell’IPP con tutoraggio del personale ricercatore dell’IPP. L’IPP impegna parte delle risorse da fondi esterni per la formazione di giovani nel settore della ricerca scientifica, sotto forma di borse di studio, assegni di ricerca, e specialmente borse di dottorato, in collaborazione con le suddette Universita’. Sono anche da menzionare alcune importanti iniziative in collaborazione con Universita’ estere nell’ambito di progetti di formazione Europei (Erasmus), collaborazioni bilaterali nell’ambito di progetti di ricerca internazionali che prevedono lo sviluppo di attivita’ formative (Carex), e altre collaborazioni internazionali nell’ambito delle quali l’IPP ha ospitato per stage di studio e perfezionamento studenti e giovani ricercatori (per esempio recentemente da Universita’ in Svezia, Francia, Bulgaria, Spagna e, in ambito extra-europeo, Argentina e Sud-Africa). (literal)
Http://www.cnr.it/ontology/cnr/localizzazione.owl#via
  • Via Madonna del Piano 10 (literal)
Cap
  • 50019 (literal)
Città
  • Sesto Fiorentino (literal)
Http://www.cnr.it/ontology/cnr/localizzazione.owl#provincia
  • FI (literal)
Telefono
  • 055/5225528 (literal)
Codice CDS
  • 064 (literal)
Servizi
  • DESCRIZIONE SERVIZI EROGATI - Servizio per lotta biologica contro il cancro del Castagno: Dott. Tullio Turchetti, 055 5225587. - Servizio per la lotta contro le malattie delle alberature in ambiente urbano: è stato anche pubblicato un CD-rom in Italiano ed in Inglese: Dott. Roberto Danti 055 5225583 e Dott. Alberto Panconesi, 055 5225588. - Laboratorio per la valutazione degli effetti di fattori abiotici sulla vegetazione arborea: Dott.ssa Elena Paoletti, 055 5225591. - Restauro e conservazione di alberature storiche: Dott. Roberto Danti, 055 5225583. - Servizio fitosanitario delle foreste: Dott. Roberto Danti 055 5225583, Dott. Alberto Panconesi, 055 5225588, Dott. Alberto Santini 055 52255586, Dott. Nicola Luchi 055 52255528 - Servizio di diagnosi precoce di malattie latenti in vivaio: Dott. Roberto Danti 055 5225583, Dott. Alberto Panconesi 055 5225588, Dott. Alberto Santini 055 52255586, Dott. Nicola Luchi 055 52255528 - Servizio produzione materiale d'élite di cipresso e di olmo: Dott. Roberto Danti 055 5225583, Dott. Paolo Raddi 055 5225582 e Dott. Alberto Santini, 055 5225586. - Analisi del terreno in pre o post-impianto per la diagnosi di nematodi vettori di virus della vite: Dott. Aurelio Ciancio, 080 5484189. - Identificazione di microrganismi del terreno. Dott. Aurelio Ciancio, 080 5484189. - Identificazione di nematodi galligeni su Solanaceae. Dott. Mauro Di Vito e Dott. Nicola Vovlas, 080 5583377. - Identificazione di nematodi cisticoli e fogliari. Dott. Nicola Greco, 080 5484186. - Identificazione di nematodi Longidoridae. Prof. Franco Lamberti 080 5484186, Dott. Francesco Roca, 080 5484188. - Punto di riferimento regionale per i problemi relativi a funghi eduli e non e a procedure di micorrizazione. Prof.ssa Paola Bonfante, 011 6502927. - Servizio per la raccolta dei tartufi in Piemonte. Prof.ssa Paola Bonfante, 011 6502927. - Servizio per la determinazione dei funghi in prodotti alimentari. Prof.ssa Paola Bonfante, 011 6502927. - Servizio per la identificazione di entomofagi. Prof. Gennaro Viggiani, Dott. Emilio Guerrieri; Dott. Paolo Alfonso Pedata, 081 7753658. - Servizio fornitura entomofagi. Dott. Umberto Bernardo e Dott. Massimo Giorgini, 081 7753658. (literal)
Competenze
  • DESCRIZIONE DELLE COMPETENZE Gli organi CNR confluiti nell’IPP hanno acquisito negli anni una competenza scientifica in vari settori della protezione delle piante agrarie e forestali tale da far considerare tali strutture come poli di riferimento a livello nazionale e internazionale, come indicato dalla partecipazione a decine di progetti di ricerca e monitoraggio. L’IPP Firenze ha competenze specifiche nei settori:- delle malattie degli alberi forestali, specialmente del cipresso, dell’olmo, della quercia, del platano e del castagno;- del miglioramento genetico degli alberi forestali per la resistenza a malattie distruttive come il cancro del cipresso e la grafiosi dell’olmo; - della variabilità allergenica dei pollini; - dell’adattamento e resistenza a stress abiotici, con particolare riferimento a inquinanti atmosferici e cambiamenti climatici. L’IPP Portici ha competenze nei settori:- dell'identificazione di antagonisti di fitopatogeni e di insetti;- del controllo biologico di agenti fitopatogeni (batteri e funghi); - del controllo biologico di insetti con l'uso di entomofagi;- dell'allevamento di insetti entomofagi; - dello studio degli effetti di fitofarmaci su artropodi utili; dell’individuazione e ottimizzazione di linee/ecotipi, tecniche e processi colturali per migliorare la crescita e la resistenza ad infezioni virali. L’ IPP Torino ha competenze nei settori: - identificazione di funghi simbionti su basi morfologiche e molecolari;- identificazione dei funghi saprofiti del suolo;- analisi dello stato micotrofico di radici in piante di interesse agro-forestale;- analisi statistiche della biodiversità fungina;- analisi molecolari di batteri del suolo; - sviluppo di sonde molecolari per il riconoscimento di funghi;- analisi del polimorfismo genetico;- analisi di espressione genica, proteine, biologia cellulare; - produzione di piante micropropagate e di radici trasformate;- mantenimento di cellule vegetali e colture fungine;- ottenimento di sintesi micorriziche in vitro. L’IPP Bari ha tradizionali competenze nel settore della protezione delle colture agrarie da nematodi fitoparassiti ed in particolare: - metodi di difesa delle colture contro i nematodi con fumiganti e nematocidi di sintesi, sostanze organiche e compost, solarizzazione e metodi biologici; - analisi e istopatologia di tessuti radicali parassitati da nematodi;- tassonomia, identificazione e biodiversità di nematodi;- analisi di specie vettrici e trasmissioni di virus delle piante;- sviluppo di metodi diagnostici biologico-molecolari; - identificazione di fonti di resistenza a nematodi; - identificazione e caratterizzazione di proteine ed enzimi; - metodologie per analisi di residui di pesticidi e nematocidi. (literal)
Email
  • mailto:centritto@ipp.cnr.it (literal)
  • centritto@ipp.cnr.it (literal)
Indirizzo
  • Via Madonna del Piano 10 - 50019 Sesto Fiorentino (FI) (literal)
Missione
  • La missione dell'Istituto per la Protezione delle Piante (IPP) è lo studio dei fattori di stress delle piante, allo scopo di individuare meccanismi di resistenza e metodi di difesa da stress biotici e di protezione da stress abiotici che contribuiscano al miglioramento qualitativo e quantitativo delle produzioni agroalimentari e a una crescita sostenibile e rispettosa dell'ambiente. (literal)
Attività di ricerca
  • Nell’ambito del Progetto CNR “Agricoltura sostenibile”, che intende contribuire allo sviluppo delle conoscenze ed all’applicazione dei risultati della ricerca per favorire la sostenibilità delle produzioni vegetali ed animali, l’IPP è coinvolto nelle seguenti commesse: Fattori di resistenza delle piante a stress biotici ed abiotici (AG.P04.023) La commessa è finalizzata a mettere a punto strategie innovative di protezione delle piante, anche in considerazione dei cambiamenti climatici in corso, attraverso lo studio dei meccanismi di difesa e adattamento messi in atto a livello morfo-funzionale, biochimico e molecolare in risposta a stress biotici e abiotici. La selezione e l'utilizzo di genotipi resistenti o tolleranti rappresenta una soluzione di importanza strategica per salvaguardare le produzioni e garantire la qualità dell'ambiente e la salute della popolazione. Interazioni pianta-organismo-ambiente, relazioni multitrofiche e biocontrollo nella difesa delle piante (AG.P04.024) La caratterizzazione delle interazioni pianta-agenti di danno-antagonisti-simbionti, attraverso un approccio multidisciplinare e la conoscenza di come queste interazioni possano essere sfruttate per migliorare il controllo biologico degli agenti di danno, sono gli obiettivi generali della commessa. Le ricerche si concentreranno sull'uso di antagonisti nel controllo biologico e sulla resistenza della pianta agli agenti di danno. La buona conoscenza delle complesse interazioni multitrofiche e dei diversi organismi coinvolti permetterà di migliorare/ottimizzare le prestazioni di antagonisti/simbionti e di ottenere produzioni agricole a basso impatto ambientale e di alto valore commerciale. Nell'ambito dell'interazione insetto fitofago-insetto parassitoide sarà caratterizzato il ruolo delle membrane fisiologiche durante le prime fasi di sviluppo embrionale nonché il ruolo di eventuali elicitori e sostanze prodotte. L'espressione genica della pianta e del fungo saranno analizzate nelle simbiosi con funghi antagonisti del genere Trichoderma e si caratterizzerà quali- quantitativamente il metaboloma di microorganismi e piante per monitorare o determinare il ruolo di specifici geni. Biodiversità in sistemi agrari e forestali: basi genetiche, epigenetiche e molecolari (AG.P04.025) La commessa si propone di caratterizzare gli organismi che interagiscono con le piante nei sistemi naturali e agricoli (patogeni, vettori, organismi nocivi, antagonisti naturali, funghi simbionti e saprotrofi). Verrà anche valutata la struttura genetica in piante forestali. Il riconoscimento della biodiversità genetica verrà effettuato con tecniche molecolari e con lo sviluppo di tecnologie innovative nel contesto dell'Environmental Microbiology, Environmental Genomics e Metagenomics. I dati provenienti dai progetti di sequenziamento genomico terminati o al momento in corso verranno sfruttati per meglio definire la biodiversità genetica degli organismi studiati, anche in relazione alla loro provenienza, e anche la biodiversità funzionale. Per quanto riguarda quest'ultimo punto, si utilizzeranno strumenti molecolari per andare a verificare le variazioni nell'espressione genica. Parallelamente, si realizzeranno azioni di conservazione attraverso collezioni di organismi e di ospiti oltre che la costruzione di banche dati specifiche grazie all'ottenimento di un numero elevato di sequenze. Tecnologie ecosostenibili per la protezione delle piante dagli agenti di danno (AG.P04.026) Il modulo mira allo sviluppo di prodotti e processi per il settore dei biopesticidi e alla protezione delle piante con metodi a basso impatto ambientale in regime di agricoltura sostenibile. Questo obiettivo è perseguito attraverso la raccolta, identificazione, sequenziamento e selezione di antagonisti naturali di nematodi e altri agenti di danno; con l'applicazione di modelli epidemiologici o di simulazione delle interazioni ospite-antagonista e con diverse prove di lotta e studi biochimici, genetici o di campo con prodotti tradizionali o naturali o con mezzi fisici, applicabili in agricoltura sostenibile. Si studieranno microrganismi utili attraverso il sequenziamento genico, l'epidemiologia molecolare di funghi e batteri utili e l'uso di sonde diagnostiche molecolari. Saranno analizzati i geni coinvolti nella resistenza e nella biochimica di fitoparassiti. Ulteriori prove di lotta saranno realizzate per ridurre l'impatto ambientale nell'applicazione di prodotti tradizionali. Saranno inoltre selezionati e valutati in campo nuovi antagonisti o formulazioni, incluso l'uso di nematodi predatori. Utenti: industrie del settore biopesticidi e lotta, produttori, enti locali. All’interno del Progetto “Cambiamenti globali e relativi impatti” che si propone di valutare, tramite modelli e misure sperimentali, i cambiamenti a scala globale, dovuti a cause naturali ed antropiche, che influenzano il funzionamento del sistema-Terra, al fine di prevederne gli effetti sull’ambiente, il clima e gli ecosistemi terrestri e marini, la commessa cui partecipa l’IPP è: Protezione della biodiversita' negli ecosistemi naturali e forestali in risposta al cambiamento globale (TA.P02.035) La commessa raccoglie ricerche sull'impatto del cambiamento globale sulla biodiversità in ecosistemi naturali e forestali, con particolare riferimento agli ecosistemi Mediterranei. Gli obiettivi sono di identificare a) i meccanismi genetici, fisiologici ed ecologici alla base di resistenza ed adattamento all'ambiente ed ai fattori di stress biotico ed abiotico; b) l'impatto di fattori di stress di origine biotica ed abiotica sulla diversità genetica e fenotipica di varie componenti degli ecosistemi, anche per l'identificazione di adeguate strategie di conservazione e valorizzazione della biodiversità. La commessa focalizza l'attività su: studio dell'impatto di specie aliene sulla stabilità degli ecosistemi, sulla presenza di emergenze sanitarie e sull'effetto di essi nei normali rapporti tra componenti del bioma; analisi della biodiversità neutrale ed adattativa di piante forestali e degli organismi a loro associati; studio dell'influenza dell'ambiente sulle relazioni tra piante e stress biotici; studio di meccanismi fisiologici ed ecologici alla base della sopravvivenza delle piante in relazione al cambiamento climatico e ad inquinanti antropici. Nel periodo 2005-2010 l’attività dell’Istituto si è incentrata su: Biodiversità di ospiti, patogeni, vettori, organismi nocivi e funghi simbionti della rizosfera (AG.P02.012) Interazione ospite-organismo-ambiente: biologia, epidemiologia e genomica (AG.P02.016) Studio e sviluppo di strategie innovative di lotta per la protezione delle piante (AG.P02.022) Impatto economico e ambientale di fattori di stress su piante ed ecosistemi agroforestali produttivi (AG.P02.003) Biodiversità e gestione sostenibile di sistemi agroforestali (TA.P04.013) (literal)
data.CNR.it